Il mercato della Virtus

«RIGAUDEAU sarà il nostro capitano», dice convinto Tanjevic, che invece su Becirovic spende solo un complimento («grande talento»), e non una conferma. Poi, sul tutto, informa Lombardi, contando i due fra gli arruolati, oltre a Smodis, Andersen, Frosini e Granger («ora è nostro, poi si vedrà»). Siamo a sei (non intoccabili), più «due sì che aspetto a ore, più un paio di ragazzi visti da Boscia, più il 3, il dopo Ginobili, per il quale ci vorrà invece pazienza». Il primo sì è atteso dal pivot: cioè Hizhniak, l´ucraino dello Zalgiris, se non va in Nba. Il secondo: o McDonald o un´ala. Non Radulovic, che a Tanjevic ha fatto spesso compagnia, «ma ha contratto col Villeurbanne – afferma il Dado – e quelli non si toccano». Su un sito, dove gli agenti tengono aggiornato l´elenco della mercanzia, Radulovic risulta, alla pagina di Capicchioni, della Kinder. O sbaglia Dado o sbaglia la dattilografa. Il mercato soffia nomi francesi: i talentini del Pau Diaw («non si piglia») e Michael Pietrus, non più Digbeu, ieri al Real.
«Mai trattato Gorenc», tuona ancora Lombardi. «Ci piace Parker, ma sta provando di entrare nella Nba e posso solo aprire Internet e sperare che giochi male». Parker sarebbe, nei disegni, la prima punta: speso il nome con tanta generosità, occorrerà orientarsi altrove. Il mercato offre Alphonso Ford, ex Olympiakos. «Ci piace Fucka, ma piace anche a Indiana», e lì la partita, a parte Gregor, l´ha in mano la Fortitudo, che ha sul suo contratto un´espressa clausola anti-Virtus. Infine, partirà Bonora, mentre Brkic e Barlera finiranno in prestito.