PESARO — Nonostante la distanza ravvicinata, Mike D'Antoni ha portato i suoi in riva all'Adriatico per tempo. Ieri nel primo pomeriggio la era già all'Hotel Flaminio: merendina e poi in serata allenamento al Bpa Palas. E' il segnale che Treviso, alla terza trasferta consecutiva tra coppa e campionato, cerca la concentrazione per il colpo gobbo, quello che darebbe ai verdi metà biglietto per Casalecchio. Marcelo Nicola, uomo di punta della truppa veneta, non si nasconde: «Speriamo di continuare a essere la bestia nera della Scavolini anche stasera — dice l'argentino —. Per noi è una partita decisiva, se la vinciamo cominciamo a credere che alle Final Four ci andremo noi».
Non crede che a questo punto sia il Barcellona la favorita?
«In effetti la guerra che si stanno facendo le tre italiane, che si conoscono bene e possono farsi lo sgambetto a vicenda, lo farebbe pensare. Ma la settimana prossima il Barellona dovrà venire a casa nostra e ho tutta l'impressione che questo girone si deciderà all'ultima giornata».
Rispetto alla gara d'andata, un mese fa, la Scavolini si presenta con Blair anziché con Johnson: cosa cambia per voi?
«Blair è più atletico, ha più statura e peso e ultimamente la squadra pesarese sta giocando meglio con lui, mi pare più aggressiva e più intensa. Starà a noi cercare di metterli ugualmente in difficoltà».
Dove sono finite le vostre sorprese d'inizio stagione, Chikalkin e Stojic?
«E naturale che stiano pagando chi la gioventù, chi la scarsa conoscenza del nostro campionato. In ognuno dei due casi parliamo di inesperienza, ed è altrettanto normale che la squadra si affidi ai suoi uomini più esperti nei momenti chiave. Ma la verità è che, se vogliamo essere una squadra che punta in alto e non una squadra qualsiasi, dobbiamo assolutamente ritrovarli: alla stretta finale bisogna poter contare su tutti».
In panchina, coach D'Antoni porterà undici giocatori: c'è anche Mario Stojic, acciaccato e forse non utilizzabile.
e.f.
Non crede che a questo punto sia il Barcellona la favorita?
«In effetti la guerra che si stanno facendo le tre italiane, che si conoscono bene e possono farsi lo sgambetto a vicenda, lo farebbe pensare. Ma la settimana prossima il Barellona dovrà venire a casa nostra e ho tutta l'impressione che questo girone si deciderà all'ultima giornata».
Rispetto alla gara d'andata, un mese fa, la Scavolini si presenta con Blair anziché con Johnson: cosa cambia per voi?
«Blair è più atletico, ha più statura e peso e ultimamente la squadra pesarese sta giocando meglio con lui, mi pare più aggressiva e più intensa. Starà a noi cercare di metterli ugualmente in difficoltà».
Dove sono finite le vostre sorprese d'inizio stagione, Chikalkin e Stojic?
«E naturale che stiano pagando chi la gioventù, chi la scarsa conoscenza del nostro campionato. In ognuno dei due casi parliamo di inesperienza, ed è altrettanto normale che la squadra si affidi ai suoi uomini più esperti nei momenti chiave. Ma la verità è che, se vogliamo essere una squadra che punta in alto e non una squadra qualsiasi, dobbiamo assolutamente ritrovarli: alla stretta finale bisogna poter contare su tutti».
In panchina, coach D'Antoni porterà undici giocatori: c'è anche Mario Stojic, acciaccato e forse non utilizzabile.
e.f.
Fonte: Il Resto del Carlino