FABRIANO - «Tutte le società aventi diritto a partecipare al campionato di Serie A 2002-2003 hanno adempiuto agli obblighi previsti dallo Statuto della Lega di Serie A. Tra questi figura il rispetto dell'ammontare globale dei compensi per la stagione 2001-2002, inclusi gli oneri fiscali e previdenziali, fissato dall'Assemblea della Lega». Con queste poche, ma preziosissime, parole, la Lega Basket ha dato il proprio assenso perché il Fabriano Basket partecipi alla prossima stagione agonistica. Contemporaneamente è però anche arrivata una comunicazione da parte della Commissione Tecnica di Controllo della Fip, secondo la quale Fabriano (al pari di Cantù, Napoli, Livorno, Avellino e Roseto) non sarebbe ancora in possesso di tutti i requisiti necessari per l’ammissione al campionato 2002-2003. Le società chiamate in causa hanno tempo fino al 23 luglio per chiarire alla Fip la loro posizione, ma il presidente Biondi assicura che la partecipazione di Fabriano alla prossima Serie A non è minimamente in discussione: «La nostra documentazione è perfettamente in regola, lo dimostreremo presto anche agli organi federali. Per oggi abbiamo indetto una conferenza stampa per dare il via alla fase operativa». Il primo passo sarà la nomina del nuovo allenatore, che verrà forse ufficializzato già questa sera e che, a meno di clamorose sorprese, sarà Roberto Carmenati, come conferma lo stesso presidente: «Stiamo stringendo il cerchio attorno a lui perché ci piace molto l’idea di affidare la squadra ad un coach fabrianese, e in più Carmenati, ultimamente impegnato nella USBL e nelle leghe estive americane, porta con sé una straordinaria conoscenza di giocatori americani che ci sarà molto utile in sede di costruzione della squadra». Biondi vorrebbe che nella conferenza stampa di oggi si sancisse anche il ritorno in società di Antonio Ninno: «Il Consiglio di Amministrazione ha all’unanimità respinto le sue dimissioni. Spero che Ninno rientri subito nel CdA perché non possiamo permetterci di perdere un uomo della sua esperienza e della sua professionalità». Le ultime parole del presidente illustrano il principale obiettivo della società nel prossimo periodo: «Ora come ora abbiamo a disposizione un bugdet piuttosto ridotto, perché molte imprese hanno detto di voler aspettare le nostre mosse prima di sostenerci finanziariamente. Per convincere chi è tuttora indeciso dovremo dare un esempio di efficienza e allestire una formazione competitiva a costi limitati».
Paolo Santonicola
Paolo Santonicola