PESARO – Mentre le due bolognesi, con annunci simultanei, sistemano ufficialmente le rispettive panchine prendendo Tanjevic (Virtus) e confermando Boniciolli (Fortitudo), la Vuelle è più che mai un cantiere aperto sotto la direzione tecnica dell’"ingegner" Marco Crespi.
Per il momento si demolisce e si smantella, c’è un polverone che acceca e l’assordante rumore del martello pneumatico comincia a dare sui nervi a non pochi tifosi biancorossi che sbirciano da dietro gli sbarramenti di protezione.
Si vorrebbe intravedere il nuovo edificio in costruzione, o almeno il suo... plastico, per capire dove sta andando questa Scavolini che ha già perso Melvin Booker, ha di fatto congedato Michele Maggioli e si prepara a chiudere i conti anche con Joseph Blair, che a quanto si dice fa gola allo Joventut Badalona (ma non era Pesaro “casa sua"?).
DeMarco Johnson, lui, è già lontano come un’era geologica. Dalle radioline, l’ultimo tormentone di Zucchero sembra rispondere direttamente a Lucio Zanca che invoca entusiasmo: “Son così contento che mi viene da piangere!".
A calmare la piazza in fermento c’è però proprio la presenza di Crespi: secondo un sondaggio promosso dal sito internet della Scavolini, l’81% dei tifosi è soddisfatto del suo arrivo a Pesaro e presumibilmente ha fiducia nelle sue scelte (il 9% è contrario, mentre il 10% si astiene).
Ma a segnalare il clima di fronda che sta montando ci sono altri due sondaggi: il 63% dei “votanti" contesta la decisione della società di non partecipare alla Uleb Cup e solo il 27% ritiene che la responsabilità della “fuga" di Maggioli sia “solo sua", mentre un altro 27% dice che “non è solo sua" e addirittura il 46% la giudica “non sua", mettendola dunque in conto alla dirigenza.
Insomma, c’è un’aria di attesa guardinga e piuttosto disincantata.
Questo mentre il coach vola negli States per assistere, insieme ad altri allenatori italiani, alle Summer League di Boston e Salt Lake City, un rituale che si spera quest’anno porti buone nuove anche alla Scavolini.
Ai tornei estivi statunitensi partecipano infatti molti giocatori interessanti, che anche il nostro giornale ha segnalato nei giorni scorsi con lunghe liste di obiettivi possibili.
Giancarlo Iacchini
Per il momento si demolisce e si smantella, c’è un polverone che acceca e l’assordante rumore del martello pneumatico comincia a dare sui nervi a non pochi tifosi biancorossi che sbirciano da dietro gli sbarramenti di protezione.
Si vorrebbe intravedere il nuovo edificio in costruzione, o almeno il suo... plastico, per capire dove sta andando questa Scavolini che ha già perso Melvin Booker, ha di fatto congedato Michele Maggioli e si prepara a chiudere i conti anche con Joseph Blair, che a quanto si dice fa gola allo Joventut Badalona (ma non era Pesaro “casa sua"?).
DeMarco Johnson, lui, è già lontano come un’era geologica. Dalle radioline, l’ultimo tormentone di Zucchero sembra rispondere direttamente a Lucio Zanca che invoca entusiasmo: “Son così contento che mi viene da piangere!".
A calmare la piazza in fermento c’è però proprio la presenza di Crespi: secondo un sondaggio promosso dal sito internet della Scavolini, l’81% dei tifosi è soddisfatto del suo arrivo a Pesaro e presumibilmente ha fiducia nelle sue scelte (il 9% è contrario, mentre il 10% si astiene).
Ma a segnalare il clima di fronda che sta montando ci sono altri due sondaggi: il 63% dei “votanti" contesta la decisione della società di non partecipare alla Uleb Cup e solo il 27% ritiene che la responsabilità della “fuga" di Maggioli sia “solo sua", mentre un altro 27% dice che “non è solo sua" e addirittura il 46% la giudica “non sua", mettendola dunque in conto alla dirigenza.
Insomma, c’è un’aria di attesa guardinga e piuttosto disincantata.
Questo mentre il coach vola negli States per assistere, insieme ad altri allenatori italiani, alle Summer League di Boston e Salt Lake City, un rituale che si spera quest’anno porti buone nuove anche alla Scavolini.
Ai tornei estivi statunitensi partecipano infatti molti giocatori interessanti, che anche il nostro giornale ha segnalato nei giorni scorsi con lunghe liste di obiettivi possibili.
Giancarlo Iacchini