Improvvisa tegola per l’Air Scandone Avellino. Ieri pomeriggio, sorprendendo un pò tutti gli addetti ai lavori, la Comtec (Commissione tecnica di controllo) ha inoltrato alla Federbasket una richiesta di non ammissione al prossimo campionato per sei formazioni. Si tratta di Cantù, Roseto, Fabriano, Livorno, Napoli e, incredibile a credersi, Avellino. I bilanci di queste società sono stati giudicati non in regola con le vigenti disposizioni federali. Un vero fulmine a ciel sereno. Per capire meglio la situazione bisogna fare un passo indietro di qualche mese, fino al 30 di marzo. In quella data i bilanci della Scandone non erano sicuramente in regola, ma alla società di galleria Giordano (e non solo a lei) fu dato un breve periodo di tempo per riportare la situazione in termini accettabili. Ciò che è successo dopo lo sappiamo già. I contributi economici della Regione Campania e dell'Air Spa avevano consentito alla Scandone di ripianare ogni passività, presentandosi all'ispezione della Federazione perfettamente in regola. Lo stesso ispettore della Comtec concluse la propria indagine annunciando di aver constatato l'avvenuto risanamento economico del sodalizio biancoverde. Ora, invece, la Scandone si ritrova nell'occhio del ciclone. La Comtec pare abbia riscontrato varie irregolarità. La prima riguarda proprio la suddetta verifica del 30 marzo. Ma la Scandone, come sappiamo, è riuscita a mettersi in regola entro la data di "recupero" del 30 maggio. Poi ci sarebbe la situazione patrimoniale del club. La Comtec non ha ancora diffuso i particolari, ma il contratto pluriennale di Hafnar potrebbe aver creato qualche scompenso di natura economica. Ed infine pare sia stato tirato in ballo anche l'articolo 2447 del Codice Civile, che tratta di "riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale". Ma qui c'è da tenere conto di una ricapitalizzazione ancora in corso. Già questa mattina, comunque, i dirigenti biancoverdi chiederanno alla Comtec spiegazioni più precise, anche per capire se le irregolarità riscontrate siano sostanziali oppure meramente formali. Se così fosse, ovviamente, per la Scandone non ci sarebbe alcun rischio. Nel caso il problema esistesse davvero, invece, la Scandone avrebbe tempo fino alle ore 12 del 23 di luglio per mettersi finalmente in regola o, comunque, per presentare ricorso. In galleria Giordano, la rabbia è tanta. In un comunicato ufficiale si legge che «gli addebiti mossi sono molto generici» e pertanto si chiede di «specificare nel dettaglio i rilievi effettuati». Si fa presente inoltre che «gli ispettori della COmtec, incaricati del controllo dei bilanci, non hanno sollevato prima d’ora alcuna contestazione e pertanto si resta molto sorpresi di fronte a tale comunica«ione». «I nostri bilanci - ribadisce Menotti Sanfilippo - sono perfettamente in regola. La stessa Comtec ci aveva dato l'ok per l'iscrizione al prossimo campionato. In tutto questo c'è qualcosa di davvero poco chiaro".
Raffaele Giusto
Raffaele Giusto