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Tusek non lascia ma raddoppia

Raggiunto l’accordo economico con la Scavolini, presto la firma di un biennale

PESARO – La barricata in difesa di Melvin Booker, appena smontata, è stata immediatamente ricostruita poco distante intorno a Marco Tusek, altro “intoccabile" della tifoseria biancorossa. Ma stavolta la mobilitazione dei tifosi sembra destinata al lieto fine: la Scavolini ha infatti raggiunto l’intesa economica con il giocatore sloveno e la settimana prossima, al ritorno dell’allenatore Marco Crespi dalla Summer League di Boston e del vicepresidente Lucio Zanca dal breve periodo di ferie che si è concesso per provare a smaltire lo stress degli ultimi mesi, sarà messo con ogni probabilità nero su bianco in calce a un contratto che dovrebbe essere biennale. La prudenza della Scavolini, nei confronti del Marko “cuor di leone", è dipesa finora sia dal cambio di allenatore, sia dal fatto che, con le nuove regole sugli stranieri, Tusek rientra nel ristretto numero degli “extracomunitari" consentiti (che sono 5 e non 6 come si continua a dire, poiché il sesto entrerebbe in ballo solo nel caso dell’unico “cambio" consentito, in seguito a taglio tecnico o “medico"). Ma se è vero che Tuki “occuperebbe" il posto di un americano, è anche vero che ben pochi meglio di lui corrispondono alla tipologia di giocatore gradita al nuovo coach biancorosso: un lungo pericoloso dentro l’area ma pronto anche a colpire da fuori, grintoso, entusiasta e con una volontà di ferro. In più, amatissimo dalla tifoseria pesarese alla quale – con tutto il rispetto per il lavoro e la libertà di manovra di dirigenti e tecnici – non si possono rifilare altri pesci in faccia dopo la lunga serie di dolorosi addii (Booker, Maggioli, Blair, Johnson).
E mentre si accasano in Italia (detto e fatto!) i primi italo-argentini della lista da noi pubblicata ieri, la prima mossa della Virtus “tanjevizzata" consiste stranamente (ammesso che “radio mercato" in questo caso sia attendibile) nell’inseguire “come play" quel Damon Jones che in realtà è la più classica “shooting guard", e che avrebbe potuto interessare anche Pesaro, nel caso si fosse liberata del contratto di Beric. Ma se il serbo rimane, l’unico obiettivo della Scavolini nel settore piccoli resta un forte play americano che possa rimpiazzare Booker in regia e nel cuore dei tifosi (dura, eh?). Magari un re degli assist (6 a partita) e della precisione al tiro (68% da due, 45 da tre), con un “ventello" nelle mani tipo il 26enne neocampione di Svezia Eddie Shannon...
Intanto è giunto al suo quarto giorno il “camp" di due settimane organizzato da Walter Magnifico per i giovanissimi della pallacanestro nazionale. Pesaro, anche d’estate e nei momenti di “crisi", non dimentica di essere una delle capitali del basket.
Giancarlo Iacchini
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