PESARO – Dall’alto (e non è solo una metafora) della sua esperienza, Walter Magnifico prova a spiegare ai tifosi pesaresi perché devono continuare ad avere fiducia, anche in questi momenti di... perplessità. «I dubbi li capisco. E’ normale dopo una stagione dall’esito deludente. Ma è proprio da questo dato che bisogna partire: è stata un’annata deludente, in cui non si è divertito nessuno: da qui la necessità di cambiare!». Cambiare per fare cosa? Qual è il “progetto" e... c’è un progetto? «Certo che c’è! Ma quando mai Valter Scavolini non l’ha avuto un progetto? Perfino nell’anno disgraziato della retrocessione si era cominciata la stagione in pompa magna, con grandi ambizioni... I tifosi devono solo avere pazienza. La precipitazione porta a sbagliare, e noi non possiamo permettercelo. Dobbiamo avere tutta la calma necessaria per arrivare a realizzare gli obiettivi». Che sarebbero? «Ottenere risultati e far divertire la gente». Non è facile col budget ridotto... «Dipende dai giocatori che scegliamo, perché se i tifosi vedono sul parquet gente che lotta, che suda, che si butta su ogni pallone, allora cominceranno a divertirsi». Basta insomma con la fiera estiva delle illusioni: sia il campo a “parlare"! «Esattamente. I tifosi potranno vederla e giudicarla la squadra che metteremo in piedi. Ma fino a quel momento chiedo loro di avere pazienza, anche se so bene che in questi periodi “morti" tutti vorrebbero vedere le cose già bell’e fatte; invece le scelte dobbiamo ponderarle bene». A che punto della “riflessione" vi trovate? «L’analisi sui cambiamenti necessari l’abbiamo conclusa. Adesso abbiamo una lista di giocatori da valutare nome per nome, sia dal punto di vista tecnico che da quello economico». Una lista lunga? «Molto lunga; d’altra parte servono altri quattro o cinque uomini».
Crespi fa le sue richieste? «Beh è normale. Mi ha colpito quando ha detto che non vuole “imporre" la sua filosofia di gioco, ma valorizzare e sfruttare al meglio i giocatori che ha a disposizione. Questo però non significa che una “filosofia" non ce l’abbia, anzi: le sue squadre giocano tutte in modo aggressivo e veloce, divertendo la gente. Ora è chiaro che, dovendo ancora scegliere diverse pedine, cerchiamo di pescare quelle che corrispondono alle caratteristiche tecniche e umane che il nuovo coach predilige, e cioè giocatori atletici, dinamici, duri in difesa e forti in attacco». Che impressione vi ha fatto Marco Crespi? «Molto positiva. Come coach è in crescita, uno deciso ad affermarsi e che è già stimato in tutta Europa. Ha le idee chiare e una forte volontà». E cosa pensa il “maestro" Magnifico dell’"allievo" Maggioli che sbatte la porta? «Sono sorpreso. Come può definire “ridicola" l’offerta serissima che gli ha fatto la Scavolini? E comunque perché non fa la sua controproposta per avviare una trattativa? Non capisco. Non si è comportato correttamente né nei modi né nei termini usati; poi naturalmente è libero di andare dove crede, se qualcuno gli offre la luna, ma sia chiaro che non siamo noi a volerlo mandar via». Come va il “camp"? «Benissimo, a parte i capricci del tempo. I ragazzi sono 90, provenienti da tutta Italia e per me è molto piacevole insegnare loro qualche trucco del mestiere. Insieme a Riccardo Badioli stiamo lavorando davvero bene».
G.Iac.
Crespi fa le sue richieste? «Beh è normale. Mi ha colpito quando ha detto che non vuole “imporre" la sua filosofia di gioco, ma valorizzare e sfruttare al meglio i giocatori che ha a disposizione. Questo però non significa che una “filosofia" non ce l’abbia, anzi: le sue squadre giocano tutte in modo aggressivo e veloce, divertendo la gente. Ora è chiaro che, dovendo ancora scegliere diverse pedine, cerchiamo di pescare quelle che corrispondono alle caratteristiche tecniche e umane che il nuovo coach predilige, e cioè giocatori atletici, dinamici, duri in difesa e forti in attacco». Che impressione vi ha fatto Marco Crespi? «Molto positiva. Come coach è in crescita, uno deciso ad affermarsi e che è già stimato in tutta Europa. Ha le idee chiare e una forte volontà». E cosa pensa il “maestro" Magnifico dell’"allievo" Maggioli che sbatte la porta? «Sono sorpreso. Come può definire “ridicola" l’offerta serissima che gli ha fatto la Scavolini? E comunque perché non fa la sua controproposta per avviare una trattativa? Non capisco. Non si è comportato correttamente né nei modi né nei termini usati; poi naturalmente è libero di andare dove crede, se qualcuno gli offre la luna, ma sia chiaro che non siamo noi a volerlo mandar via». Come va il “camp"? «Benissimo, a parte i capricci del tempo. I ragazzi sono 90, provenienti da tutta Italia e per me è molto piacevole insegnare loro qualche trucco del mestiere. Insieme a Riccardo Badioli stiamo lavorando davvero bene».
G.Iac.