ROSETO - Incontentabile, incontenibile, determinato ad andare avanti per la sua strada. Chiacchierata a tutto tondo con il Presidente dell'Euro Roseto, Michele Martinelli.
Presidente, Dado Lombardi allenatore di Roseto?
«No».
A livello di guida tecnica rimarrà dunque tutto com'è?
«Credo di sì. Stamattina (ieri n.d.r.) è previsto un colloquio fra Valerio Bianchini e Bruno Impaloni per fare il punto della situazione. Io non ho contattato nessun nuovo allenatore».
Secondo lei, Impaloni è ostaggio della squadra?
«Ostaggio mi sembra eccessivo. Diciamo che potrebbe avere qualche problema. Ma sono certo che lui ci dimostrerà che è un Coach autonomo».
Dica la verità, non le è mai andato giù il fatto che, dopo l'esonero di Demis Cavina, la squadra abbia chiaramente voluto Bruno Impaloni.
«Dico sempre la verità. Non è che non mi sia andato giù il fatto, ma essere sponsorizzati e caldeggiati dalla squadra può essere sia un punto di forza in quanto atto di stima e fiducia, sia un punto di debolezza se la squadra ha avuto un atteggiamento furbesco nel volere Bruno Impaloni come Coach».
Ma Impaloni ha un bilancio di 6 vinte e 5 perse. Direi che è buono. Non la soddisfa?
«Si, il bilancio è soddisfacente, ma ciò che mi preoccupa è una squadra senza personalità, carattere e continuità. Diciamo che non abbiamo vinto tutte le pertite che potevamo vincere. Voglio i play-off, ma farli da dodicesimi forse non serve a niente».
Le sue delusioni hanno un nome e un cognome?
«No, sono complessive. Dico che mi aspettavo di più e mi aspetto di più. E che sono stufo di aspettare».
Problema stipendi arretrati: una bufala?
«Una bufala clamorosa. Alcuni giocatori dovrebbero meravigliarsi di riceverlo lo stipendio, visto il loro rendimento. E poi tenga conto che io devo fare i conti con la Regione Abruzzo, che finora mi ha erogato metà dei contributi della scorsa stagione e niente di questa stagione e con il Comune di Roseto, che mi ha erogato un terzo del contributo della scorsa stagione e niente di questa stagione».
Nuovi arrivi. Se ne parla tanto. Che ci dice?
«Che arriveranno e basta».
E per quanto riguarda eventuali partenze?
«Mica siamo un aeroporto. Per ora non parte nessuno. Chi rimarrà e non si guadagnerà il posto nei 10 andrà in tribuna. E se fa tante storie può darsi anche che gli tocchi pagare il biglietto».
Luca Maggitti
Presidente, Dado Lombardi allenatore di Roseto?
«No».
A livello di guida tecnica rimarrà dunque tutto com'è?
«Credo di sì. Stamattina (ieri n.d.r.) è previsto un colloquio fra Valerio Bianchini e Bruno Impaloni per fare il punto della situazione. Io non ho contattato nessun nuovo allenatore».
Secondo lei, Impaloni è ostaggio della squadra?
«Ostaggio mi sembra eccessivo. Diciamo che potrebbe avere qualche problema. Ma sono certo che lui ci dimostrerà che è un Coach autonomo».
Dica la verità, non le è mai andato giù il fatto che, dopo l'esonero di Demis Cavina, la squadra abbia chiaramente voluto Bruno Impaloni.
«Dico sempre la verità. Non è che non mi sia andato giù il fatto, ma essere sponsorizzati e caldeggiati dalla squadra può essere sia un punto di forza in quanto atto di stima e fiducia, sia un punto di debolezza se la squadra ha avuto un atteggiamento furbesco nel volere Bruno Impaloni come Coach».
Ma Impaloni ha un bilancio di 6 vinte e 5 perse. Direi che è buono. Non la soddisfa?
«Si, il bilancio è soddisfacente, ma ciò che mi preoccupa è una squadra senza personalità, carattere e continuità. Diciamo che non abbiamo vinto tutte le pertite che potevamo vincere. Voglio i play-off, ma farli da dodicesimi forse non serve a niente».
Le sue delusioni hanno un nome e un cognome?
«No, sono complessive. Dico che mi aspettavo di più e mi aspetto di più. E che sono stufo di aspettare».
Problema stipendi arretrati: una bufala?
«Una bufala clamorosa. Alcuni giocatori dovrebbero meravigliarsi di riceverlo lo stipendio, visto il loro rendimento. E poi tenga conto che io devo fare i conti con la Regione Abruzzo, che finora mi ha erogato metà dei contributi della scorsa stagione e niente di questa stagione e con il Comune di Roseto, che mi ha erogato un terzo del contributo della scorsa stagione e niente di questa stagione».
Nuovi arrivi. Se ne parla tanto. Che ci dice?
«Che arriveranno e basta».
E per quanto riguarda eventuali partenze?
«Mica siamo un aeroporto. Per ora non parte nessuno. Chi rimarrà e non si guadagnerà il posto nei 10 andrà in tribuna. E se fa tante storie può darsi anche che gli tocchi pagare il biglietto».
Luca Maggitti