MILANO — Il nuovo che avanza, in via Caltanissetta, ha il volto di Alberti, Vanuzzo e Coldebella. E quello del giemme Gino Natali che divide il proscenio con loro durante la presentazione ufficiale.
Facce nuove e vecchie promesse: «Fare grande Milano, riportare il pubblico, ritrovare il feeling con la città». Tutto dovuto, ci mancherebbe, ma le notizie sono altre. A partire dallo sponsor tecnico il cui marchio campeggia sulle candide magliette dei tre boys al fianco della soubrette Natali.
L'Olimpia vestirà Asics per la prossima stagione, segnando il definitivo addio a Tacchini e alle sue aziende. E poi ecco le indicazioni sulla squadra e la sua composizione. Oltre al trio dei nuovi, in organico ci sono Rancik e Gallea, la giovane ala prodotto del vivaio che farà esperienza in fondo alla panca.
Restano cinque slot da riempire e nessuno di questi sarà occupato da Marco Mordente. Con lui Natali le ha provate tutte ma il golden-boy di Teramo ha deciso di cambiare aria e non ne vuole sapere di restare a Milano. Pare non sia una questione di soldi piuttosto, forse, della ruggine rimasta dalla passata stagione in cui Mordente non si è per niente trovato a suo agio in Olimpia. A questo punto, data quasi per scontata la firma con Sconocchini - la trattativa è avviata restano da definire gli euro sull'assegno mensile - e la corte a Warren Kidd, mancano tre posti da riempire con giovanotti, si spera, americani. A meno che, come sembra sempre più probabile, il Coni decida nella giunta di mercoledì prossimo di usare il machete fra gli extracomunitari del basket così come fatto nel calcio.
Secondo indiscrezioni, saranno solo tre, ora sono cinque, più uno, i giocatori provenienti da paesi non appartenenti all'Unione Europea che si potranno tesserare. E con lo slovacco Rancik in roster, per Milano sarebbero guai grossi.
Maurizio Trezzi
Facce nuove e vecchie promesse: «Fare grande Milano, riportare il pubblico, ritrovare il feeling con la città». Tutto dovuto, ci mancherebbe, ma le notizie sono altre. A partire dallo sponsor tecnico il cui marchio campeggia sulle candide magliette dei tre boys al fianco della soubrette Natali.
L'Olimpia vestirà Asics per la prossima stagione, segnando il definitivo addio a Tacchini e alle sue aziende. E poi ecco le indicazioni sulla squadra e la sua composizione. Oltre al trio dei nuovi, in organico ci sono Rancik e Gallea, la giovane ala prodotto del vivaio che farà esperienza in fondo alla panca.
Restano cinque slot da riempire e nessuno di questi sarà occupato da Marco Mordente. Con lui Natali le ha provate tutte ma il golden-boy di Teramo ha deciso di cambiare aria e non ne vuole sapere di restare a Milano. Pare non sia una questione di soldi piuttosto, forse, della ruggine rimasta dalla passata stagione in cui Mordente non si è per niente trovato a suo agio in Olimpia. A questo punto, data quasi per scontata la firma con Sconocchini - la trattativa è avviata restano da definire gli euro sull'assegno mensile - e la corte a Warren Kidd, mancano tre posti da riempire con giovanotti, si spera, americani. A meno che, come sembra sempre più probabile, il Coni decida nella giunta di mercoledì prossimo di usare il machete fra gli extracomunitari del basket così come fatto nel calcio.
Secondo indiscrezioni, saranno solo tre, ora sono cinque, più uno, i giocatori provenienti da paesi non appartenenti all'Unione Europea che si potranno tesserare. E con lo slovacco Rancik in roster, per Milano sarebbero guai grossi.
Maurizio Trezzi