LIVORNO. Ed ora seguiamo la rotta. Le coordinate per la prossima traversata della Livorno Basket nel mare periglioso della serie A1 sono state date ufficialmente ieri pomeriggio, nel corso della tanto attesa assemblea dei soci: rinnovo delle cariche e stanziamento del budget da investire per la stagione 2002-2003 erano i nodi da sciogliere.
Tutto è filato liscio, a partire del rinnovo alla carica di presidente per l'avvocato Giuseppe Nieri ed a quelle di team manager nonchè nomina di consigliere delegato con potere di voto durante le riunioni di Lega per Massimo Faraoni. Oltre al duo di timonieri in via Pera, anche un equipaggio rinnovato almeno nella struttura: allo scopo di snellire le procedure di decisione, si è deciso di istituire un comitato esecutivo, una sorta di rappresentanza ristretta degli azionisti che presenzierà ad ogni riunione con presidente e team manager. Questo nuovo organo amaranto sarà composto da quattro persone: Claudio Evangelisti, Filiberto Bitossi, Andrea Casali e Piero Bottoni.
«Un buon budget»: così ha definito il rieletto presidente la cifra stanziata durante l'assemblea. Parole che suonano ancor più rassicuranti quando sono sinonimi di denaro utile per muoversi da subito sul mercato. Lo scarso movimento finora registrato sul grafico acquisti potrà farsi certamente frizzante già dalle prossime ore a venire. Segnali incoraggianti, con la speranza di portare a casa quei due tasselli da oltreoceano che farebbero dell'organico italiano (con la conferma di Elliot) una squadra capace di centrare la salvezza in modo sereno.
Luca Banchi è già in missione esplorativa, servono guardia e pivot dalla faccia nuova, i quali andrebbero a completare il mercato estero Mabo. «Ma la materia è sempre in via di definizione, basta vedere ciò che sta accadendo nel calcio» precisa Nieri. Nulla è escluso quindi e ulteriori sviluppi sono soprattutto legati a nuove partnership in via di rafforzamento: si intensificano, anche grazie alla spinta del sindaco, i contatti tra società e un'azienda portavoce, capofila di tutte le altre impegnate nell'apertura di attività nel nuovo complesso di Porta a Terra.
«Stringere i denti ancora per una stagione per poi allargare ancora di più le prospettive» è il motto dichiarato: inquadrati in quest'ottica, i tentativi di rinnovare il contratto del «ribelle» Garri, con via di fuga secondaria legata ad una sua cessione in caso di mancato accordo per non trovarsi costretti a regalare poi il pivot a parametro zero a giugno 2003 e la conferma certo di Sambugaro «sesto uomo» ma imprescindibile. Faraoni conferma: «Lui è a conoscenza della situazione e d'accordo con la scelta tecnica dell'allenatore. L'arrivo di una guardia estera non cambia nulla. Una panchina competitiva è elemento essenziale se si punta ad un campionato tranquillo».
Tutto è filato liscio, a partire del rinnovo alla carica di presidente per l'avvocato Giuseppe Nieri ed a quelle di team manager nonchè nomina di consigliere delegato con potere di voto durante le riunioni di Lega per Massimo Faraoni. Oltre al duo di timonieri in via Pera, anche un equipaggio rinnovato almeno nella struttura: allo scopo di snellire le procedure di decisione, si è deciso di istituire un comitato esecutivo, una sorta di rappresentanza ristretta degli azionisti che presenzierà ad ogni riunione con presidente e team manager. Questo nuovo organo amaranto sarà composto da quattro persone: Claudio Evangelisti, Filiberto Bitossi, Andrea Casali e Piero Bottoni.
«Un buon budget»: così ha definito il rieletto presidente la cifra stanziata durante l'assemblea. Parole che suonano ancor più rassicuranti quando sono sinonimi di denaro utile per muoversi da subito sul mercato. Lo scarso movimento finora registrato sul grafico acquisti potrà farsi certamente frizzante già dalle prossime ore a venire. Segnali incoraggianti, con la speranza di portare a casa quei due tasselli da oltreoceano che farebbero dell'organico italiano (con la conferma di Elliot) una squadra capace di centrare la salvezza in modo sereno.
Luca Banchi è già in missione esplorativa, servono guardia e pivot dalla faccia nuova, i quali andrebbero a completare il mercato estero Mabo. «Ma la materia è sempre in via di definizione, basta vedere ciò che sta accadendo nel calcio» precisa Nieri. Nulla è escluso quindi e ulteriori sviluppi sono soprattutto legati a nuove partnership in via di rafforzamento: si intensificano, anche grazie alla spinta del sindaco, i contatti tra società e un'azienda portavoce, capofila di tutte le altre impegnate nell'apertura di attività nel nuovo complesso di Porta a Terra.
«Stringere i denti ancora per una stagione per poi allargare ancora di più le prospettive» è il motto dichiarato: inquadrati in quest'ottica, i tentativi di rinnovare il contratto del «ribelle» Garri, con via di fuga secondaria legata ad una sua cessione in caso di mancato accordo per non trovarsi costretti a regalare poi il pivot a parametro zero a giugno 2003 e la conferma certo di Sambugaro «sesto uomo» ma imprescindibile. Faraoni conferma: «Lui è a conoscenza della situazione e d'accordo con la scelta tecnica dell'allenatore. L'arrivo di una guardia estera non cambia nulla. Una panchina competitiva è elemento essenziale se si punta ad un campionato tranquillo».
