La Skipper Fortitudo cerca a Barcellona il riscatto dopo la caduta nel derby, e soprattutto la vittoria che rilancerebbe le chances di qualificarsi alla Final Four di Eurolega. Chances che, dopo la sconfitta di sette giorni fa con la Scavolini, appaiono ora in ribasso, facendo diventare ora fondamentale la partita esterna contro la squadra allenata da Aito, che ha trovato nei tiri sulla sirena di Jasikevicius le ultime due vittorie consecutive a Pesaro e contro la Benetton. Compito difficilissimo, quello dei biancoblù, contro una delle squadre più forti e complete d’Europa: vincere domani sera al Palau Blau Grana (palla a due alle ore 20.30, diretta tv su Tele+nero e diretta audio su Radio Bruno e Fortitudo.it) significherebbe agganciare il Barca, perdere ritrovarsi a meno quattro, praticamente fuori. Purtroppo, anche a Barcellona, la Skipper dovrà però fare di necessità virtù a causa di una situazione fisica molto precaria, e per questo la squadra di coach Boniciolli dovrà far leva su tutta la propria determinazione e sull’orgoglio che ha dimostrato con i fatti di possedere in questa stagione. La Skipper parte questa mattina dall’Aeroporto Marconi di Bologna con un volo diretto per Barcellona, dove si allenerà questa sera dalle 19 alle 21 e domani mattina per un’ora di tiro. Il rientro a Bologna è previsto per venerdì, nella tarda mattinata.
IL PUNTO ALL’INTERNO DEL GIRONE… Respingendo l’assalto della Benetton, il Barcellona ha raggiunto proprio i trevigiani a quota 4 punti in testa al girone, con 2 vittorie e 1 sconfitta sulle tre partite d’andata: i catalani, in dettaglio, hanno perso con la Skipper a Bologna, per poi vincere in volata a Pesaro (una vittoria esterna che potrebbe rivelarsi preziosissima con questa formula) e ancora in volata in casa contro la Benetton, grazie a due rimonte nel finale di gara. La Skipper insegue a 2 punti, alla pari della Scovolini, con 1 vittoria e 2 sconfitte per parte: i biancoblù hanno vinto al Paladozza con il Barcellona, per poi perdere in volata a Treviso e in modo invece più netto nel ko interno contro la Scavolini. All’andata, come detto, vittoria della Skipper sul Barcellona per 97-93, con una prova d’autore di Andrea Meneghin, 25 punti con 5/7 da due, 3/6 da tre, 6/6 nei liberi, ma anche con un Kovacic determinante sotto le plance con 18 punti e 11 rimbalzi, e con il micidiale Marcelic a firmare la vittoria con 16 punti e 4/5 da tre, nella serata che aveva visto anche un ottimo rilancio di Goldwire, 15 punti con 6/7 da due. Nella squadra blaugrana, priva di Jasikevicius tenuto in panchina per tutti i 40’ essendo ancora convalescente dopo un infortunio, 23 punti di un Navarro scatenato nella seconda parte di gara, 15 di Okulaja, 14 di Digbeu e 10 di Duenas.
LA SITUAZIONE IN CASA BIANCOBLU’… Molto lavoro per lo staff medico biancoblù, in quest’ultimo periodo. Rimangono quelli di Basile e Kovacic i casi più difficili: Gianluca ha effettuato ieri pomeriggio il primo allenamento dopo tre settimane dall’infortunio di Treviso (una forte distorsione alla caviglia destra): l’obiettivo è averlo in campo a Barcellona, anche le se la sua condizione non potrà che risentire del lungo periodo di inattività. Anche per quanto riguarda Emilio, l’obiettivo è quello di riuscire ad averlo a disposizione in Spagna, cercando di rimediare con il riposo di questi giorni e con le ripetute terapie al problema della discopatia, che richiederebbe invece un tempo più lungo di stop assoluto, ed anche lui ha provato a lavorare parzialmente ieri sera e farà altrettanto questa sera a Barcellona, sperando di poter risultare utile almeno in parte nella partita di domani. Permangono i problemi anche per molti altri biancoblù: Pilutti soffre per una contusione al piatto tibiale del ginocchio destro, subita nella partita con la Scavolini di giovedì scorso e che lo ha costretto a restare a riposo nei giorni precedenti al derby ed anche lunedì, lavorando parzialmente ieri. Meneghin accusa ancora problemi all’anca, infortunio che va trascinandosi da qualche settimana e che nell’ultimo periodo lo ha costretto ad allenarsi a singhiozzo. Sta meglio invece Goldwire, dopo la distorsione alla caviglia accusata venerdì scorso alla vigilia del derby, al quale aveva preso ugualmente parte ricorrendo ad un’infiltrazione) e il playmaker americano si è potuto allenare regolarmente da lunedì in avanti.
LE PAROLE DI MATTEO BONICIOLLI… Ci tiene a tornare su quella sconfitta rimediata nel derby, il coach biancoblù Matteo Boniciolli, ci tiene a sottolineare le responsabilità sue e del gruppo intero nei confronti della proprietà e del pubblico, e del Barcellona parla come dell’occasione di dare sul campo quella reazione che ora ci si deve attendere, all’ennesima partita verità. “La prestazione che abbiamo offerto nel derby, e che va al di là del risultato, ha indotto nel proprietario, nei tifosi e in tutti coloro che vogliono bene alla Fortitudo una grandissima delusione, di cui dobbiamo sentirci pienamente responsabili io e la squadra. Nessuno, credo, avrebbe contestato una sconfitta ottenuta con le armi che ci sono state proprie per tutta la stagione, ovvero giocando in modo combattivo e consapevole dei propri mezzi, è stato invece il nostro atteggiamento che ha offeso tutti e ripeto, di questo siamo noi stessi i responsabili. Ho avuto la fortuna, in questi tre anni da capo allenatore, dei gruppi che hanno fatto della combattività la propria arma fondamentale, purtroppo però a volte accadono passi falsi come questo. L’unica strategia da approntare, ora, è dunque quello di ricominciare a comportarci da persone normali come avevamo fatto fino ad ora, guadagnandoci una credibilità e ponendo rimedio a una ferita che era stata aperta negli anni scorsi, riuscendo a chiuderla. Ora, è come se improvvisamente si fosse riaperta, ma sono fiducioso nel fatto che questo gruppo, così come era riuscito a comportarsi in modo importante fino a qualche settimana fa, ora superi tutti i propri problemi fisici e condizionamenti e torni a produrre quel tipo di intensità. In quanto alla partita con il Barcellona, sarà una sfida decisiva, ma quest’anno non è certo la prima volta che i accade. Ora, sperando di poter recuperare Basile che si è allenato ieri per la prima volta, andiamo a Barcellona contando su tutte le forze che potremo produrre. Con fiducia e, al di là di quello che potrà essere il risultato finale, con la spinta di giocare con quelle armi e caratteristiche che avevano contraddistinto la parte migliore della nostra stagione e che ora dobbiamo ritrovare”.
LE PAROLE DI GIANLUCA BASILE… Ha dovuto sopportare di assistere alle sconfitte della propria squadra seduto ai bordi della panchina, senza poter far nulla, ed ora Gianluca Basile vuole riuscire a rientrare in campo in tempo per dare tutto il suo apporto alla Skipper. “Mi sento un po’ meglio, e a Barcellona voglio esserci, sperando così di poter dare una mano alla Fortitudo, anche se non potrò essere al meglio. E’ un momento difficile, nel quale dobbiamo riuscire a recuperare salute e fiducia, e quella di Barcellona sarà una partita decisiva, ci sarà bisogno di tutti, ed anche chi non sta bene stringerà i denti. Non credo che il mio ingresso in campo nel derby avrebbe cambiato granché, è stata una partita completamente storta per noi, ma ora non dobbiamo pensarci più: dobbiamo pensare invece soltanto a giocare una grande partita a Barcellona, la migliore dell’anno perlomeno sul piano della determinazione, servirà soprattutto in questo momento di precaria condizione tirare fuori il meglio di sé stessi, per raggiungere l’obiettivo a qualunque costo. Ci importa soltanto vincere, adesso, e facciamo affidamento sulla nostra voglia di riuscirci. Già nella Prima Fase ci siamo trovati a dover vincere una serie di spareggi, ci siamo già passati e speriamo di saperci quindi ripetere, è presto per arrenderci e vogliamo continuare a crederci. Per battere il Barcellona, occorrerà soprattutto una grande partita difensiva, in attacco hanno tantissimo talento e giocatori eccellenti, addirittura troppi, se è vero che a volte hanno faticato ad esprimere sul campo tutto il loro potenziale, mancando di continuità. Anche nelle due vittoria contro Scavolini e Benetton hanno sofferto, riuscendo però a venire fuori alla fine, ma noi dovremo essere capaci di saper soffrire e resistere ancora di più. Jasikevicius è fortissimo, forse uno dei playmaker europei più forti per capacità offensive, così come Navarro già all’andata giocò una grandissima partita. Poi, tra gli altri, ci sarà Karnisovas, che sarà motivatissimo per rifarsi dopo la prestazione negativa di Bologna, e tanti altri. Se vogliamo vincere, dovremo sudare in difesa, non mollare un centimetro, essere pronti a giocare una partita energica, da duri. Spero di riuscire ad essere utile, anche se sono fermo da tempo, non mi tirerò indietro ed ho fiducia che la squadra reagirà e lotterà fino in fondo”.
LE PAROLE DI MARKO MILIC… Per Marko Milic, l’anno scorso il derby si chiamava non Virtus-Fortitudo, ma Real Madrid-Barcellona, e con la maglia madridista diede vita a vere battaglie contro i blaugrana. “Ma quel Barcellona era una squadra diversa rispetto all’attuale, soprattutto perché poteva contare su Pau Gasol, che ritengo a tutti gli effetti il giocatore più forte d’Europa. Quest’anno, però, Jasikevicius ha accresciuto notevolmente il proprio rendimento, sarà lui sicuramente una delle punte della squadra, se non la prima in assoluto, ma fermarlo non dovrà essere un compito esclusivo di Goldwire o Basile, bensì della difesa di tutta la squadra. Anche perché il Barcellona non sarà soltanto lui ma tantissimi altri giocatori importanti, da Navarro a Karnisovas a Digbeu, ed è proprio giocando di squadra che dovremo riuscire a ripresentarci su un livello che avevamo raggiunto, ma è purtroppo andato smarrito nelle ultime due partite, con Scavolini e Kinder: ora non dobbiamo pensare più a quelle due sconfitte, ma unicamente a guardare avanti, perché l’Eurolega ci impone di andare a Barcellona con l’unico scopo di vincere, o saremo tagliati fuori. Non è un buon momento, è vero, ma vogliamo recuperare e abbiamo cercato di sfruttare al meglio questi ultimi giorni di allenamento. Andiamo a Barcellona per provarci con tutte le nostre forze”.
IL CAMMINO NEI RISPETTIVI PAESI… Il Barcellona è in testa solitario alla Liga spagnola con 20 vittorie e 5 sconfitte, nell’ultimo turno ha travolto il Gran Canaria di Vincenzino Esposito per 98-70, con 21 punti di Rentzias, 18 di Jasikevicius (per l’occasione anche 9 rimbalzi) 17 (e 9 assist) di Rodriguez, 15 di Digbeu. In Eurolega, nella Prima Fase il Barca era arrivato secondo nel girone della Kinder, in totale fin qui 12 vittorie e 5 sconfitte. In Coppa del Re, infine, i blaugrana hanno perso in finale contro lo scatenato Tau. La Skipper è prima in Campionato con un record di 23 vittorie e 5 sconfitte, in Eurolega vanta invece 9 vittorie e 8 sconfitte, dopo aver ottenuto il terzo posto nella Prima Fase.
I PRECEDENTI TRA FORTITUDO E BARCELLONA… E’ la quinta volta che Fortitudo e Barcellona si sfidano in Eurolega. Il bilancio vede finora una perfetta parità, 2-2: il precedente incrocio era avvenuto infatti nella stagione ’96/97, nei quarti di finale, con la vittoria Fortitudo in gara 1 a Bologna per 70-65, il pareggio della serie del Barcellona al ritorno per 75-73 con tanto di “giallo” finale che fece gridare allo scandalo la Fortitudo, e blaugrana che dominarono poi la bella a Bologna per 87-62 con grandi prove di Djordjevic, Karnisovas ed Esteller.
KARNISOVAS, L’EX BIANCOBLU’… Arturas Karnisovas ha disputato due stagioni in maglia Fortitudo, da1998 al 2000. In biancoblù ha vinto la SuperCoppa ’98, risultando decisivo nella finale secca con la Virtus, e soprattutto lo scudetto 2000, il primo della storia, anche se dovette saltare la finale per un infortunio al ginocchio che lo costrinse ad un’operazione in estate e a saltare le Olimpiadi di Sydney. Tra gli altri momenti belli, la conquista della Final Four d’Eurolega di Monaco ’99, oltre a tre derby decisi praticamente da lui. In totale, 65 presenze, 1.015 punti (15,6 gara, 14,7 il primo anno, 16,4 con un eccellente 46,3% da tre il secondo), 2.029 minuti in biancoblù (31,1 a gara). Sulla sponda opposta, due gli ex dei blaugrana oggi in biancoblù: Anthony Goldwire e Zoran Savic, quest’ultimo vincitore dello scudetto della Liga la scorsa primavera a Barcellona.
IL PUNTO ALL’INTERNO DEL GIRONE… Respingendo l’assalto della Benetton, il Barcellona ha raggiunto proprio i trevigiani a quota 4 punti in testa al girone, con 2 vittorie e 1 sconfitta sulle tre partite d’andata: i catalani, in dettaglio, hanno perso con la Skipper a Bologna, per poi vincere in volata a Pesaro (una vittoria esterna che potrebbe rivelarsi preziosissima con questa formula) e ancora in volata in casa contro la Benetton, grazie a due rimonte nel finale di gara. La Skipper insegue a 2 punti, alla pari della Scovolini, con 1 vittoria e 2 sconfitte per parte: i biancoblù hanno vinto al Paladozza con il Barcellona, per poi perdere in volata a Treviso e in modo invece più netto nel ko interno contro la Scavolini. All’andata, come detto, vittoria della Skipper sul Barcellona per 97-93, con una prova d’autore di Andrea Meneghin, 25 punti con 5/7 da due, 3/6 da tre, 6/6 nei liberi, ma anche con un Kovacic determinante sotto le plance con 18 punti e 11 rimbalzi, e con il micidiale Marcelic a firmare la vittoria con 16 punti e 4/5 da tre, nella serata che aveva visto anche un ottimo rilancio di Goldwire, 15 punti con 6/7 da due. Nella squadra blaugrana, priva di Jasikevicius tenuto in panchina per tutti i 40’ essendo ancora convalescente dopo un infortunio, 23 punti di un Navarro scatenato nella seconda parte di gara, 15 di Okulaja, 14 di Digbeu e 10 di Duenas.
LA SITUAZIONE IN CASA BIANCOBLU’… Molto lavoro per lo staff medico biancoblù, in quest’ultimo periodo. Rimangono quelli di Basile e Kovacic i casi più difficili: Gianluca ha effettuato ieri pomeriggio il primo allenamento dopo tre settimane dall’infortunio di Treviso (una forte distorsione alla caviglia destra): l’obiettivo è averlo in campo a Barcellona, anche le se la sua condizione non potrà che risentire del lungo periodo di inattività. Anche per quanto riguarda Emilio, l’obiettivo è quello di riuscire ad averlo a disposizione in Spagna, cercando di rimediare con il riposo di questi giorni e con le ripetute terapie al problema della discopatia, che richiederebbe invece un tempo più lungo di stop assoluto, ed anche lui ha provato a lavorare parzialmente ieri sera e farà altrettanto questa sera a Barcellona, sperando di poter risultare utile almeno in parte nella partita di domani. Permangono i problemi anche per molti altri biancoblù: Pilutti soffre per una contusione al piatto tibiale del ginocchio destro, subita nella partita con la Scavolini di giovedì scorso e che lo ha costretto a restare a riposo nei giorni precedenti al derby ed anche lunedì, lavorando parzialmente ieri. Meneghin accusa ancora problemi all’anca, infortunio che va trascinandosi da qualche settimana e che nell’ultimo periodo lo ha costretto ad allenarsi a singhiozzo. Sta meglio invece Goldwire, dopo la distorsione alla caviglia accusata venerdì scorso alla vigilia del derby, al quale aveva preso ugualmente parte ricorrendo ad un’infiltrazione) e il playmaker americano si è potuto allenare regolarmente da lunedì in avanti.
LE PAROLE DI MATTEO BONICIOLLI… Ci tiene a tornare su quella sconfitta rimediata nel derby, il coach biancoblù Matteo Boniciolli, ci tiene a sottolineare le responsabilità sue e del gruppo intero nei confronti della proprietà e del pubblico, e del Barcellona parla come dell’occasione di dare sul campo quella reazione che ora ci si deve attendere, all’ennesima partita verità. “La prestazione che abbiamo offerto nel derby, e che va al di là del risultato, ha indotto nel proprietario, nei tifosi e in tutti coloro che vogliono bene alla Fortitudo una grandissima delusione, di cui dobbiamo sentirci pienamente responsabili io e la squadra. Nessuno, credo, avrebbe contestato una sconfitta ottenuta con le armi che ci sono state proprie per tutta la stagione, ovvero giocando in modo combattivo e consapevole dei propri mezzi, è stato invece il nostro atteggiamento che ha offeso tutti e ripeto, di questo siamo noi stessi i responsabili. Ho avuto la fortuna, in questi tre anni da capo allenatore, dei gruppi che hanno fatto della combattività la propria arma fondamentale, purtroppo però a volte accadono passi falsi come questo. L’unica strategia da approntare, ora, è dunque quello di ricominciare a comportarci da persone normali come avevamo fatto fino ad ora, guadagnandoci una credibilità e ponendo rimedio a una ferita che era stata aperta negli anni scorsi, riuscendo a chiuderla. Ora, è come se improvvisamente si fosse riaperta, ma sono fiducioso nel fatto che questo gruppo, così come era riuscito a comportarsi in modo importante fino a qualche settimana fa, ora superi tutti i propri problemi fisici e condizionamenti e torni a produrre quel tipo di intensità. In quanto alla partita con il Barcellona, sarà una sfida decisiva, ma quest’anno non è certo la prima volta che i accade. Ora, sperando di poter recuperare Basile che si è allenato ieri per la prima volta, andiamo a Barcellona contando su tutte le forze che potremo produrre. Con fiducia e, al di là di quello che potrà essere il risultato finale, con la spinta di giocare con quelle armi e caratteristiche che avevano contraddistinto la parte migliore della nostra stagione e che ora dobbiamo ritrovare”.
LE PAROLE DI GIANLUCA BASILE… Ha dovuto sopportare di assistere alle sconfitte della propria squadra seduto ai bordi della panchina, senza poter far nulla, ed ora Gianluca Basile vuole riuscire a rientrare in campo in tempo per dare tutto il suo apporto alla Skipper. “Mi sento un po’ meglio, e a Barcellona voglio esserci, sperando così di poter dare una mano alla Fortitudo, anche se non potrò essere al meglio. E’ un momento difficile, nel quale dobbiamo riuscire a recuperare salute e fiducia, e quella di Barcellona sarà una partita decisiva, ci sarà bisogno di tutti, ed anche chi non sta bene stringerà i denti. Non credo che il mio ingresso in campo nel derby avrebbe cambiato granché, è stata una partita completamente storta per noi, ma ora non dobbiamo pensarci più: dobbiamo pensare invece soltanto a giocare una grande partita a Barcellona, la migliore dell’anno perlomeno sul piano della determinazione, servirà soprattutto in questo momento di precaria condizione tirare fuori il meglio di sé stessi, per raggiungere l’obiettivo a qualunque costo. Ci importa soltanto vincere, adesso, e facciamo affidamento sulla nostra voglia di riuscirci. Già nella Prima Fase ci siamo trovati a dover vincere una serie di spareggi, ci siamo già passati e speriamo di saperci quindi ripetere, è presto per arrenderci e vogliamo continuare a crederci. Per battere il Barcellona, occorrerà soprattutto una grande partita difensiva, in attacco hanno tantissimo talento e giocatori eccellenti, addirittura troppi, se è vero che a volte hanno faticato ad esprimere sul campo tutto il loro potenziale, mancando di continuità. Anche nelle due vittoria contro Scavolini e Benetton hanno sofferto, riuscendo però a venire fuori alla fine, ma noi dovremo essere capaci di saper soffrire e resistere ancora di più. Jasikevicius è fortissimo, forse uno dei playmaker europei più forti per capacità offensive, così come Navarro già all’andata giocò una grandissima partita. Poi, tra gli altri, ci sarà Karnisovas, che sarà motivatissimo per rifarsi dopo la prestazione negativa di Bologna, e tanti altri. Se vogliamo vincere, dovremo sudare in difesa, non mollare un centimetro, essere pronti a giocare una partita energica, da duri. Spero di riuscire ad essere utile, anche se sono fermo da tempo, non mi tirerò indietro ed ho fiducia che la squadra reagirà e lotterà fino in fondo”.
LE PAROLE DI MARKO MILIC… Per Marko Milic, l’anno scorso il derby si chiamava non Virtus-Fortitudo, ma Real Madrid-Barcellona, e con la maglia madridista diede vita a vere battaglie contro i blaugrana. “Ma quel Barcellona era una squadra diversa rispetto all’attuale, soprattutto perché poteva contare su Pau Gasol, che ritengo a tutti gli effetti il giocatore più forte d’Europa. Quest’anno, però, Jasikevicius ha accresciuto notevolmente il proprio rendimento, sarà lui sicuramente una delle punte della squadra, se non la prima in assoluto, ma fermarlo non dovrà essere un compito esclusivo di Goldwire o Basile, bensì della difesa di tutta la squadra. Anche perché il Barcellona non sarà soltanto lui ma tantissimi altri giocatori importanti, da Navarro a Karnisovas a Digbeu, ed è proprio giocando di squadra che dovremo riuscire a ripresentarci su un livello che avevamo raggiunto, ma è purtroppo andato smarrito nelle ultime due partite, con Scavolini e Kinder: ora non dobbiamo pensare più a quelle due sconfitte, ma unicamente a guardare avanti, perché l’Eurolega ci impone di andare a Barcellona con l’unico scopo di vincere, o saremo tagliati fuori. Non è un buon momento, è vero, ma vogliamo recuperare e abbiamo cercato di sfruttare al meglio questi ultimi giorni di allenamento. Andiamo a Barcellona per provarci con tutte le nostre forze”.
IL CAMMINO NEI RISPETTIVI PAESI… Il Barcellona è in testa solitario alla Liga spagnola con 20 vittorie e 5 sconfitte, nell’ultimo turno ha travolto il Gran Canaria di Vincenzino Esposito per 98-70, con 21 punti di Rentzias, 18 di Jasikevicius (per l’occasione anche 9 rimbalzi) 17 (e 9 assist) di Rodriguez, 15 di Digbeu. In Eurolega, nella Prima Fase il Barca era arrivato secondo nel girone della Kinder, in totale fin qui 12 vittorie e 5 sconfitte. In Coppa del Re, infine, i blaugrana hanno perso in finale contro lo scatenato Tau. La Skipper è prima in Campionato con un record di 23 vittorie e 5 sconfitte, in Eurolega vanta invece 9 vittorie e 8 sconfitte, dopo aver ottenuto il terzo posto nella Prima Fase.
I PRECEDENTI TRA FORTITUDO E BARCELLONA… E’ la quinta volta che Fortitudo e Barcellona si sfidano in Eurolega. Il bilancio vede finora una perfetta parità, 2-2: il precedente incrocio era avvenuto infatti nella stagione ’96/97, nei quarti di finale, con la vittoria Fortitudo in gara 1 a Bologna per 70-65, il pareggio della serie del Barcellona al ritorno per 75-73 con tanto di “giallo” finale che fece gridare allo scandalo la Fortitudo, e blaugrana che dominarono poi la bella a Bologna per 87-62 con grandi prove di Djordjevic, Karnisovas ed Esteller.
KARNISOVAS, L’EX BIANCOBLU’… Arturas Karnisovas ha disputato due stagioni in maglia Fortitudo, da1998 al 2000. In biancoblù ha vinto la SuperCoppa ’98, risultando decisivo nella finale secca con la Virtus, e soprattutto lo scudetto 2000, il primo della storia, anche se dovette saltare la finale per un infortunio al ginocchio che lo costrinse ad un’operazione in estate e a saltare le Olimpiadi di Sydney. Tra gli altri momenti belli, la conquista della Final Four d’Eurolega di Monaco ’99, oltre a tre derby decisi praticamente da lui. In totale, 65 presenze, 1.015 punti (15,6 gara, 14,7 il primo anno, 16,4 con un eccellente 46,3% da tre il secondo), 2.029 minuti in biancoblù (31,1 a gara). Sulla sponda opposta, due gli ex dei blaugrana oggi in biancoblù: Anthony Goldwire e Zoran Savic, quest’ultimo vincitore dello scudetto della Liga la scorsa primavera a Barcellona.