IL prossimo 8 agosto arriverà a Bologna Marvin O´Connor, classe '78, 1.92 per 90 chili, e proverà a convincere Tanjevic e Lombardi a farlo diventare la futura prima punta della Virtus. O´Connor ha accettato di provare qualche giorno per le Vu Nere proprio prima del ritiro a Porretta. Non è uno sconosciuto, ma recentemente si è rotto l´alluce sinistro e quindi la sua reale condizione sarà valutata direttamente da Tanjevic. Marvin ha appena chiuso la sua carriera universitaria con gli Hawks di St. Joseph e ora sta giocando la Summer League di Boston: tre partite per lui sin qui, con 13 punti (6/11) in 38´, non è ancora al massimo e si vede.
È una guardia, che nelle ultime tre stagioni ha viaggiato tra un minimo di 16.6 e un massimo di 22.1 punti di media, con il 43% dal campo e il 33% da 3, provandoci molto dall´arco. Considerato un realizzatore, il leader offensivo di St. Joseph, non è entrato nel giro delle scelte anche per una statura non eccelsa, più da regista che da bomber. Non è un nome da copertina assoluta, ma viene definito, traducendo direttamente dalla stampa specializzata Usa, come «uno dei più esplosivi realizzatori dei college dell´Est», quindi numeri dovrebbe averne. Quello che non ha sicuramente è il ruolo e la stessa sagoma di Ginobili, anche se non manca di personalità a quanto si dice di lui: usa giocare con la fascia in testa alla Iverson. In sintesi non si tratta di un signor nessuno. Qua dovrà confermare il suo buon pedigree e convincere Boscia della sua utilità nel basket nostrano. Intanto Anthony Parker non sta andando bene con i New York Knicks nella stessa Summer League: per lui tre partite 52 minuti totali, 8 punti con 3/9 dal campo. Non brillantissimo, anzi tutt´altro, per lui la via rimane aperta, anche se per McDonald qualche passo in più è stato fatto. Per Hizhniak la faccenda è in dirittura d´arrivo, e tutto fa pensare che il centro ucraino sarà il quarto lungo della Virtus, anche non c´è al momento nero su bianco. La situazione sta per essere definita per quando riguarda alcuni benefits che sono davvero le ultime questioni da sistemare.
Nell´estate degli addii illustri da Bologna anche per Andrea Meneghin, una delle grandi incompiute delle ultime stagioni, potrebbe essere arrivato il momento di salutare Basket City. Il suo ingaggio e la durata del contratto non lo rendono attualmente un fattore sostenibile per la Fortitudo, che ovviamente da tempo sta cercando di trovargli una collocazione. In Italia dato l´andazzo è un problema piuttosto grosso, davvero poco probabile l´approdo a Milano ventilato negli scorsi giorni e tantomeno anche un ritorno a Varese: da lì però arriva una mano per trovare una soluzione. I Bulgheroni, che hanno lasciato la proprietà della Pallacanestro Varese, ma vantano ancora interessi diretti su Andrea, stanno proponendo una possibilità per piazzarlo, anche in questo caso oltreoceano. Sono infatti in ottimi rapporti con i Colangelo, ovvero la dirigenza dei Phoenix Suns, dove a metà degli anni '90 andò a provare Stefano Rusconi. Con la settimana entrante comincerà una Summer League all´Ovest, nello Utah, e per Meneghin ci sarebbe l´invito. Prima dovrebbe sostenere un provino e poi partecipare al torneo. Per lui non ci sono al momento molte alternative, quindi la possibilità che parta è concreta, anche se un eventuale accordo sarebbe poi tutto da trovare. I Pacers sono sempre la prima opzione di Fucka, che una garanzia pluriennale di un certo livello la sta trovando solo oltreoceano, ma sicuramente per lui, per motivi anche anagrafici, non potrà spuntare un accordo come quello di Jaric.
Francesco Forni
È una guardia, che nelle ultime tre stagioni ha viaggiato tra un minimo di 16.6 e un massimo di 22.1 punti di media, con il 43% dal campo e il 33% da 3, provandoci molto dall´arco. Considerato un realizzatore, il leader offensivo di St. Joseph, non è entrato nel giro delle scelte anche per una statura non eccelsa, più da regista che da bomber. Non è un nome da copertina assoluta, ma viene definito, traducendo direttamente dalla stampa specializzata Usa, come «uno dei più esplosivi realizzatori dei college dell´Est», quindi numeri dovrebbe averne. Quello che non ha sicuramente è il ruolo e la stessa sagoma di Ginobili, anche se non manca di personalità a quanto si dice di lui: usa giocare con la fascia in testa alla Iverson. In sintesi non si tratta di un signor nessuno. Qua dovrà confermare il suo buon pedigree e convincere Boscia della sua utilità nel basket nostrano. Intanto Anthony Parker non sta andando bene con i New York Knicks nella stessa Summer League: per lui tre partite 52 minuti totali, 8 punti con 3/9 dal campo. Non brillantissimo, anzi tutt´altro, per lui la via rimane aperta, anche se per McDonald qualche passo in più è stato fatto. Per Hizhniak la faccenda è in dirittura d´arrivo, e tutto fa pensare che il centro ucraino sarà il quarto lungo della Virtus, anche non c´è al momento nero su bianco. La situazione sta per essere definita per quando riguarda alcuni benefits che sono davvero le ultime questioni da sistemare.
Nell´estate degli addii illustri da Bologna anche per Andrea Meneghin, una delle grandi incompiute delle ultime stagioni, potrebbe essere arrivato il momento di salutare Basket City. Il suo ingaggio e la durata del contratto non lo rendono attualmente un fattore sostenibile per la Fortitudo, che ovviamente da tempo sta cercando di trovargli una collocazione. In Italia dato l´andazzo è un problema piuttosto grosso, davvero poco probabile l´approdo a Milano ventilato negli scorsi giorni e tantomeno anche un ritorno a Varese: da lì però arriva una mano per trovare una soluzione. I Bulgheroni, che hanno lasciato la proprietà della Pallacanestro Varese, ma vantano ancora interessi diretti su Andrea, stanno proponendo una possibilità per piazzarlo, anche in questo caso oltreoceano. Sono infatti in ottimi rapporti con i Colangelo, ovvero la dirigenza dei Phoenix Suns, dove a metà degli anni '90 andò a provare Stefano Rusconi. Con la settimana entrante comincerà una Summer League all´Ovest, nello Utah, e per Meneghin ci sarebbe l´invito. Prima dovrebbe sostenere un provino e poi partecipare al torneo. Per lui non ci sono al momento molte alternative, quindi la possibilità che parta è concreta, anche se un eventuale accordo sarebbe poi tutto da trovare. I Pacers sono sempre la prima opzione di Fucka, che una garanzia pluriennale di un certo livello la sta trovando solo oltreoceano, ma sicuramente per lui, per motivi anche anagrafici, non potrà spuntare un accordo come quello di Jaric.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica