La spedizione a Roma del presidente Generoso Benigni e del dottor Francesco Acone non ha avuto gli esiti sperati. La Comtec non ha compiuto alcun passo indietro rispetto al verdetto di sette giorni fa, pur avendo visionato i documenti relativi alla situazione economica della Scandone. Ogni decisione, a questo punto, spetta alla Federbasket, alla quale il club biancoverde dovrà inoltrare ricorso entro la data del 23 luglio. I soci della Scandone si sono già incontrati nella serata di ieri per programmare nel migliore dei modi il da farsi e per mettere a punto un ricorso efficace entro la mattinata di lunedì. Il presidente Benigni, però, continua ad essere molto scettico in merito al modus operandi della Federazione. «Queste nuove regole - spiega il massimo dirigente irpino - sono entrate in vigore soltanto lo scorso maggio, nonostante facciano riferimento alle situazioni economiche dei club nelle stagioni precedenti. Non si cambia una regola così, di punto in bianco, senza poi voler sentire ragioni». Anche perché, se in casa Scandone si fosse saputo in anticipo di certi cambiamenti, forse Benigni e soci avrebbero potuto tentare di prepararsi molto prima ad una simile evenienza. Mentre ora, nonostante il deficit societario sia stato praticamente già ripianato, la Scandone sarà costretta a sborsare oltre mezzo miliardo di vecchie lire per mettersi in regola con la Federazione. A questo punto diventa davvero importantissima un'eventuale partecipazione alla ricapitalizzazione sociale da parte della famiglia De Vizia. Gli imprenditori di Montefusco non hanno ancora mandato segnali chiari circa le loro intenzioni, ma l'avvocato Montella pare stia tenendo sempre viva la trattativa tra le parti. Le cose, nel frattempo, non vanno nel migliore dei modi nemmeno in sede di mercato. I dubbi sollevati dalla presidenza del Coni, nelle ultime ore, in merito al numero degli extracomunitari per la serie A1, non hanno certo avuto effetti positivi nelle trattative. E così, in casa Air Avellino, si ricomincia tutto dall'inizio. Sanfilippo, bloccata ogni precedente trattativa, pare stia seguendo due pivot comunitari, che, comunque andranno le cose, saranno compatibili con le normative di Lega.
Raffaele Giusto
Raffaele Giusto