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E' una bella Benetton

Coach Messina soddisfatto: «Credo in Stojic»

Se per ipotesi stasera arrivasse il sì di Charlie Bell, domani la Benetton potrebbe già cominciare la stagione. Questo perché Messina & Gherardini sembra abbiano sciolto gli ultimi dubbi: no a Chikalkin, sì a Bell, a Loncar e sì anche a Mario Stojic nel ruolo di ala. Perciò l'unico vero acquisto sarebbe Nemeth, poichè Loncar era comunque un giocatore biancoverde.
Lo conferma Ettore Messina, tornato a Treviso dopo un po' vacanze lavorative (clinic in Grecia ed in Spagna): altri acquisti sarebbero l'eventuale sostituto di Bell, ed un tre nel caso si presentasse l'occasione per prendere un elemento di talento a costi non esorbitanti (in tal caso Stojic verrebbe ceduto in prestito).
«Innanzitutto dico che avere avuto la firma di Marconato sul contratto quadriennale è stato per noi positivo - attacca il coach - Denis è un giocatore fondamentale, che conosco dal 1997, dai tempi della Nazionale, e verso il quale nutro parecchia considerazione. Inoltre è adatto per giocare in una squadra come questa».
Per completare la squadra a chi state pensando?
«Stiamo esaminando chi c'è già. Ad esempio Stojic è un giocatore importante che la scorsa stagione non ha avuto fortuna a causa di troppi acciacchi, praticamente non l'avete potuto vedere in azione se non all'inizio: a me lui piace, merita attenzione e stiamo valutando attentamente la sua posizione: potrebbe diventare una scoperta, sulla scia di Nachbar. Poi stiamo seguendo le mosse di Bell e di altri nostri ragazzi che Gherardini tiene da tempo sott'occhio. Inoltre Kreso Loncar rientra e resta. Il problema è che a tutt'oggi non si conosce il numero di giocatori extracomunitari di cui si potrà disporre. Stando comunque alle regole, Loncar è uno dei nostri».
Dobbiamo dire addio allora a «Chika»?
«Il problema è considerarlo riserva di Bell: avrebbe dei costi troppo alti per il nostro budget. E la squadra va fatta sempre tenendo d'occhio il bilancio, cosa che talora comporta dei sacrifici anche dolorosi sul piano personale».
Quindi, Messina, la tua Benetton è quasi cosa fatta...
«Certo, e questo è molto importante. Per me che sono nuovo non mi sembra vero poter trovare il 16 agosto la squadra al completo, meno il solo Garbajosa impegnato ai Mondiali. Ciò significa che il grosso della squadra potrà lavorare assieme da subito. E mi aspetto molto da quella settimana che trascorreremo a Brunico, dove lavoreremo in serenità per gettare le basi della prossima stagione, anche perché poi si comincerà a giocare subito i primi tornei».
Tu alla Kinder eri abituato ad iniziare con mezzo roster.
«Mezzo? A volte anche meno. Vi rivelo una cosa: due anni fa al raduno mancarono solo Rigaudeau e Abbio, e, in quella stagione, centrammo il grande slam... L'estate per una squadra è un periodo delicato: riuscire a stare un po' assieme, conoscersi sia tecnicamente che umanamente è importantissimo. Io qualche mio giocatore già lo conosco ma altri no, quindi più tempo c'è e meglio è».
Silvano Focarelli
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