REGGIO CALABRIA – Pausa di riflessione in casa Viola. Dopo gli acuti d'inizio estate, tutto tace nel clan neroarancio. Non si ha fretta di definire l'organico, anche perché il più è stato già fatto. All'appello mancano solo un paio di elementi, da firmare non appena si avranno le idee chiare circa il futuro di Carlos Delfino. La Viola non recede di un passo dalla propria ferma posizione: se arrivasse l'offerta commisurata al reale valore del cartellino, si potrebbe discutere; altrimenti la guardia argentina continuerà a lavorare per la Viola nel rispetto di un regolare contratto, sottoscritto da entrambe le parti e già depositato in Lega. Ovviamente, non chiedete al coach Lino Lardo cosa si auspicherebbe, visto che in questa circostanza, dal retrogusto amarognolo, il valore tecnico del gaucho non è in discussione. La vicenda Real Madrid è stata indelicata, soprattutto nei riguardi del club dello Stretto, che in questi anni ha consentito a Delfino d'imporsi all'attenzione del grande pubblico. È indubbio che, dal punto di vista «diplomatico», qualcosa si sia incrinato tra la società del presidente Silipo e l'atleta. Lo stesso giocatore, forse mal consigliato dal suo procuratore Miguel Ferreyra, adesso si è reso conto dell'errore di valutazione nell'aver voluto forzare la mano. La prossima settimana potrebbe esserci un incontro chiarificatore, anche se la Viola ha già pronto un ventaglio di soluzioni interessanti, qualunque sia l'esito del summit. Delfino sì, Delfino no? La telenovela durerà ancora qualche giorno, poi riprenderà la campagna acquisti della Viola, già distintasi per le operazioni Rombaldoni e Lamma, talentuose guardie della nazionale azzurra. Continua intanto la campagna abbonamenti per la stagione 2002/2003, che con tutta probabilità avrà la sua impennata non appena prenderà definitivamente forma il progetto «ambizioso» della coppia Silipo-Barrile.
(v.c.)
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