LETTORE: Va´ dove ti porta il cuore…
GIORNALISTA: Ossia in coda a rifar l´abbonamento?
LETTORE: Ma cos´ha capito? Non è a Porretta che, nel romanzo della Tamaro, la signora frigida di Trieste trova il bel dottorino (di Bologna), che la rende felice?
GIORNALISTA: Ora capisco: Porretta, il ritiro della Virtus.
LETTORE: Così Tanjevic, la sera, anziché fare il giro di grappa, ne farà uno d´acque sulfuree. Consiglio la fonte delle Donzelle.
GIORNALISTA: Non lo sottovaluti, il vecchio Boscia. E´ entrato in Virtus in punta di piedi, saggiamente: e le dirò, il giorno della presentazione, così sommesso, non pareva nemmeno Tanjevic. Ma già al secondo, all´addio di Ginobili, quando s´è messo ad abbracciare Manu e a strillargli 'non te ne andare´, era il solito istrione. Presto si sentirà a casa sua, darà un´impronta forte, e anzi, se il problema della Virtus era che Messina s´allargava e non faceva solo il coach, lei crede che Boscia si limiti alle sue orette in palestra e riga? In nazionale non si spostava un foglio di carta che non l´avesse detto lui. La chiami personalità, carisma, comunicativa: in breve, chi ce l´ha diventa il volto stesso della società.
LETTORE: Come allenatore, piace e non piace.
GIORNALISTA: A Parigi '99 c´era una ressa della madonna sul carro del vincitore, tutti fradici di sudore e champagne, e scrissi allora che non ci salivo: all´oro europeo Boscia era arrivato per strade sue, fra molte diffidenze, ed era giusto lasciare il trionfo a chi ci aveva giocato la faccia. L´altro settembre ad Antalya, dopo il disastro, c´era gente che avevo visto sul carro e affilava i coltelli nell´ombra. Sono scene purtroppo abituali, anche se preferisco ricordare quando, la notte dopo la disfatta, Boscia regalò mezza scorta di sigari a Oscar Eleni, il giornalista con cui ha più sintonie, e fu una scena mesta e sincera. Ne avevo presi tanti – biascicò -, fino alla finale, ma non mi servono più.
LETTORE: Intanto, non vedo progressi. La nostra Basket City pare il deserto di ferragosto.
GIORNALISTA: Questo è un anno di crisi, o di svolta, se preferisce. Verso dove, chissà. Finiti i canditi, sicuro. Ma forse anche i brustulli. Qui eravamo abituati a vederli arrivare, i fenomeni, e adesso invece li accompagniamo alla porta, sperando solo che non ci ripensino. Vogliamo fare un riepilogo?
LETTORE: Prego.
GIORNALISTA: Jaric, Meneghin, Ginobili, Fucka, Griffith. Si vince l´Eurolega o no, con questo quintetto di saluti o baci?
LETTORE: Si vince bendati. Ma me lo diceva l´altra volta: quando la Nba chiama, c´è poco da fare.
GIORNALISTA: Mah, così pare. Però ho l´impressione, vedi Jaric & Ginobili, che talvolta si spalanchino le braccia nel gesto nobile della santa pazienza e poi, appena richiuse, si corra a fregarsi le mani. Ci metta anche Abbio, tra i perduti: se mai Boscia ci avesse ripensato, e una telefonatina a Picchio l´ha fatta, quel che prende a Valencia lo rende inaccostabile. Altri tempi, quando qui, all´atrio arrivi, vedemmo sfilare il ben di dio dell´incredibile estate '97…
LETTORE: Prego, faccio io. Quintetto base: Rivers, Danilovic, Wilkins, Fucka, Nesterovic. In panchina: Rigaudeau, Sconochini, Moretti, Galanda, Chiacig.
GIORNALISTA: E mi lascia fuori Attruia, Papanikolau, O´Sullivan, Conlon, Amaechi… Ma ha ragione, erano i tempi, splendidi e sciagurati, dell´usa-e-getta.
LETTORE: Beh, Fucka e Meneghin io li vedo ancora qui.
GIORNALISTA: Fucka pare convinto a partire e nessuno lo tratterrà: anche se, andasse a Barcellona, se ne avrebbe in cambio un bell´Okulaja. Con Meneghin è più dura.
LETTORE: Beh, dopo i 6´ con 0 punti della prima partita, ieri è andato meglio: 5 in 18´.
GIORNALISTA: Già, in un titanico Suns contro Grizzlies, dove Eddie Gill ne ha fatti 17. Ma Andrea è spinto alla grande. Si sono mossi tutti gli amici per questo giro di propaganda.
LETTORE: Dice la Summer League di Salt Lake City?
GIORNALISTA: Certo. Chi allena i Phoenix Suns? Michelino nostro adorato. E chi è il proprietario? Jerry Colangelo, quello che il 5 maggio firmò D´Antoni, materialmente, a Casalecchio. E che un mese fa brindava alle nozze varesine di un rampollo Bulgheroni, Edoardo. I Bulgheroni una mano su Meneghin ce l´hanno ancora, qui un signore abbronzato li ha pregati di piazzarglielo ovunque, ma piazzarlo, ed è partita l´operazione vetrina. Ma pure la benevola Gazzetta dà magre chances, sospettando una condizione modesta, dopo le allegre vacanze in Sardegna con De Pol. Di Meneghin a Bologna non s´è innamorato nessuno (sportivamente, s´intende), di Fucka un po´ più gente, ma se l´immagina Moratti che passa un mese a tentar di disfarsi di Vieri e Ronaldo? Pronostico: Andrea in America non ci va. Resta a Bologna. Magari alla Virtus.
LETTORE: Bum, non ci credo.
GIORNALISTA: Neanch´io, ma Tanjevic può anche sognarselo un restauro di Andrea sotto le sue cure. Certo, la Effe rischierebbe un altro affare Jaric, ma allora Marko veniva da uno scudetto, a parte tutte le altre cosucce al loro posto sull´atlante anatomico: dico cervello e cuore, nervi e gambe, fegato e soprattutto palle. I due anni bolognesi di Andrea li hanno visti tutti, non solo i fortitudini. E se il cambio di sponda spappola, non è che Meneghin sia stato tetragono, sui rumori fuori scena di Basket City. No, credo proprio che stiamo parlando di nulla. Fantabasket City.
LETTORE: O pensa che, non pagato un milione di dollari per Bodiroga, o per Ford, che va a Siena, si possa spendere una cifra simile per Meneghin? Dia retta, tartufo e champagne sono finiti. Una volta arrivavano i Wilkins, adesso gli O´Connor. O i Mrsic, probabile. O i Papanikolau, leggo. Non era bastato il bidone di 5 anni fa?
GIORNALISTA: I migliori tartufai del mercato annusano che oggi è comunque giornata Virtus: firma McDonald, Hyzniak l´ha già fatto (a 1,3 milioni per tre anni), può farlo Parker.
LETTORE: E la Fortitudo?
GIORNALISTA: Savic e Boniciolli sono volati alle Summer League. Qualcuno, almeno, gli ha detto di partire. Ieri a Boston, oggi a Salt Lake, ma giovedì saranno già a Bologna. Qualcosa avranno visto. Poi Lakovic, il primo obiettivo, l´han già visto tante volte.
Walter Fuochi
GIORNALISTA: Ossia in coda a rifar l´abbonamento?
LETTORE: Ma cos´ha capito? Non è a Porretta che, nel romanzo della Tamaro, la signora frigida di Trieste trova il bel dottorino (di Bologna), che la rende felice?
GIORNALISTA: Ora capisco: Porretta, il ritiro della Virtus.
LETTORE: Così Tanjevic, la sera, anziché fare il giro di grappa, ne farà uno d´acque sulfuree. Consiglio la fonte delle Donzelle.
GIORNALISTA: Non lo sottovaluti, il vecchio Boscia. E´ entrato in Virtus in punta di piedi, saggiamente: e le dirò, il giorno della presentazione, così sommesso, non pareva nemmeno Tanjevic. Ma già al secondo, all´addio di Ginobili, quando s´è messo ad abbracciare Manu e a strillargli 'non te ne andare´, era il solito istrione. Presto si sentirà a casa sua, darà un´impronta forte, e anzi, se il problema della Virtus era che Messina s´allargava e non faceva solo il coach, lei crede che Boscia si limiti alle sue orette in palestra e riga? In nazionale non si spostava un foglio di carta che non l´avesse detto lui. La chiami personalità, carisma, comunicativa: in breve, chi ce l´ha diventa il volto stesso della società.
LETTORE: Come allenatore, piace e non piace.
GIORNALISTA: A Parigi '99 c´era una ressa della madonna sul carro del vincitore, tutti fradici di sudore e champagne, e scrissi allora che non ci salivo: all´oro europeo Boscia era arrivato per strade sue, fra molte diffidenze, ed era giusto lasciare il trionfo a chi ci aveva giocato la faccia. L´altro settembre ad Antalya, dopo il disastro, c´era gente che avevo visto sul carro e affilava i coltelli nell´ombra. Sono scene purtroppo abituali, anche se preferisco ricordare quando, la notte dopo la disfatta, Boscia regalò mezza scorta di sigari a Oscar Eleni, il giornalista con cui ha più sintonie, e fu una scena mesta e sincera. Ne avevo presi tanti – biascicò -, fino alla finale, ma non mi servono più.
LETTORE: Intanto, non vedo progressi. La nostra Basket City pare il deserto di ferragosto.
GIORNALISTA: Questo è un anno di crisi, o di svolta, se preferisce. Verso dove, chissà. Finiti i canditi, sicuro. Ma forse anche i brustulli. Qui eravamo abituati a vederli arrivare, i fenomeni, e adesso invece li accompagniamo alla porta, sperando solo che non ci ripensino. Vogliamo fare un riepilogo?
LETTORE: Prego.
GIORNALISTA: Jaric, Meneghin, Ginobili, Fucka, Griffith. Si vince l´Eurolega o no, con questo quintetto di saluti o baci?
LETTORE: Si vince bendati. Ma me lo diceva l´altra volta: quando la Nba chiama, c´è poco da fare.
GIORNALISTA: Mah, così pare. Però ho l´impressione, vedi Jaric & Ginobili, che talvolta si spalanchino le braccia nel gesto nobile della santa pazienza e poi, appena richiuse, si corra a fregarsi le mani. Ci metta anche Abbio, tra i perduti: se mai Boscia ci avesse ripensato, e una telefonatina a Picchio l´ha fatta, quel che prende a Valencia lo rende inaccostabile. Altri tempi, quando qui, all´atrio arrivi, vedemmo sfilare il ben di dio dell´incredibile estate '97…
LETTORE: Prego, faccio io. Quintetto base: Rivers, Danilovic, Wilkins, Fucka, Nesterovic. In panchina: Rigaudeau, Sconochini, Moretti, Galanda, Chiacig.
GIORNALISTA: E mi lascia fuori Attruia, Papanikolau, O´Sullivan, Conlon, Amaechi… Ma ha ragione, erano i tempi, splendidi e sciagurati, dell´usa-e-getta.
LETTORE: Beh, Fucka e Meneghin io li vedo ancora qui.
GIORNALISTA: Fucka pare convinto a partire e nessuno lo tratterrà: anche se, andasse a Barcellona, se ne avrebbe in cambio un bell´Okulaja. Con Meneghin è più dura.
LETTORE: Beh, dopo i 6´ con 0 punti della prima partita, ieri è andato meglio: 5 in 18´.
GIORNALISTA: Già, in un titanico Suns contro Grizzlies, dove Eddie Gill ne ha fatti 17. Ma Andrea è spinto alla grande. Si sono mossi tutti gli amici per questo giro di propaganda.
LETTORE: Dice la Summer League di Salt Lake City?
GIORNALISTA: Certo. Chi allena i Phoenix Suns? Michelino nostro adorato. E chi è il proprietario? Jerry Colangelo, quello che il 5 maggio firmò D´Antoni, materialmente, a Casalecchio. E che un mese fa brindava alle nozze varesine di un rampollo Bulgheroni, Edoardo. I Bulgheroni una mano su Meneghin ce l´hanno ancora, qui un signore abbronzato li ha pregati di piazzarglielo ovunque, ma piazzarlo, ed è partita l´operazione vetrina. Ma pure la benevola Gazzetta dà magre chances, sospettando una condizione modesta, dopo le allegre vacanze in Sardegna con De Pol. Di Meneghin a Bologna non s´è innamorato nessuno (sportivamente, s´intende), di Fucka un po´ più gente, ma se l´immagina Moratti che passa un mese a tentar di disfarsi di Vieri e Ronaldo? Pronostico: Andrea in America non ci va. Resta a Bologna. Magari alla Virtus.
LETTORE: Bum, non ci credo.
GIORNALISTA: Neanch´io, ma Tanjevic può anche sognarselo un restauro di Andrea sotto le sue cure. Certo, la Effe rischierebbe un altro affare Jaric, ma allora Marko veniva da uno scudetto, a parte tutte le altre cosucce al loro posto sull´atlante anatomico: dico cervello e cuore, nervi e gambe, fegato e soprattutto palle. I due anni bolognesi di Andrea li hanno visti tutti, non solo i fortitudini. E se il cambio di sponda spappola, non è che Meneghin sia stato tetragono, sui rumori fuori scena di Basket City. No, credo proprio che stiamo parlando di nulla. Fantabasket City.
LETTORE: O pensa che, non pagato un milione di dollari per Bodiroga, o per Ford, che va a Siena, si possa spendere una cifra simile per Meneghin? Dia retta, tartufo e champagne sono finiti. Una volta arrivavano i Wilkins, adesso gli O´Connor. O i Mrsic, probabile. O i Papanikolau, leggo. Non era bastato il bidone di 5 anni fa?
GIORNALISTA: I migliori tartufai del mercato annusano che oggi è comunque giornata Virtus: firma McDonald, Hyzniak l´ha già fatto (a 1,3 milioni per tre anni), può farlo Parker.
LETTORE: E la Fortitudo?
GIORNALISTA: Savic e Boniciolli sono volati alle Summer League. Qualcuno, almeno, gli ha detto di partire. Ieri a Boston, oggi a Salt Lake, ma giovedì saranno già a Bologna. Qualcosa avranno visto. Poi Lakovic, il primo obiettivo, l´han già visto tante volte.
Walter Fuochi
Fonte: La Repubblica