I "Bad Boys" tra gli Junior, le "Nojo for ever" nella categoria unica Femminile e I "B C 2 Team" tra I Senior hanno vinto a Porto Sant'Elpidio (Ap) la Conference Tiscali di Beach & Basket, l'unico campionato italiano di basket 3 contro 3 riconosciuto dalla FIP. L'evento, organizzato da Showtime Promotion con la collaborazione dello Sporting Porto Sant'Elpidio e il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, ha avuto una folta cornice di pubblico sulle tribune allestite in Viale Trieste - Lungomare Nord del nuovo impianto all'aperto inaugurato per l'occasione. Tra gli appassionati, uno spettatore d'eccezione: l'ex nazionale Renzo Bariviera. "E' un torneo molto interessante - ci ha confidato il popolare Barabba - in quanto rappresenta l'unico campionato italiano di specialità riconosciuto dalla Federazione. E poi ci si diverte da matti, senz'altro di più rispetto ad un camp. Qui c'è più agonismo...si, giocherei anch'io, ma non ce la faccio più...."! .
Nella categoria Junior, Alessandro Rocchetti, Luigi Sorrenti e Luca Gelosi hanno superato in finale la squadra denominata "Senior", tutta composta sempre da sedicenni. "La finalissima di Gaeta sarà una buona occasione per vedersela con i nostri coetanei - hanno detto -, i migliori d'Italia. Il nostro obiettivo? Mah, veramente non pensavamo nemmeno di superare il primo turno in questa Conference. E pensare che a metterci sulle tracce della manifestazione è stato il sito ufficiale, www.showtime.it, e così ci abbiamo provato. Ora chissà...".
La formazione "Nojo for ever" si è imposta nella categoria unica Femminile battendo "Fly Women" della neo-Miss Superbasket di Porto Sant'Elpidio, Arianna Dinaro. Leader della squadra vincitrice è stata sicuramente Simona Tassara, ex della Nazionale maggiore, in passato stella della Faleria Basket Porto Sant'Elpidio con cui ha sfiorato più volte la promozione in A/1, poi finalmente raggiunta nell'esperienza a Cesena. Anche Chiara Scla! no ha giocato nella massima serie, a Bari e Reggio Calabria, mentre Federica Sanges ha militato in passato a Ostia e Cerveteri, squadra con cui in tre stagioni è passata dalla C alla A/2. Katya Smerili, la quarta componente del gruppo, è una giovane promessa della disciplina e attualmente milita nel Civitanova in serie B (con cui spera nella domanda di ripescaggio in A/2). "Non pensavo fosse un'esperienza così impegnativa - ha confessato Federica Sanges -, anche se da tempo ci prepariamo per questi tornei di basket 3 contro 3. Adesso puntiamo a fare bella figura a Gaeta, dove daremo ancora una volta il massimo".
Una delle sconfitte, Arianna Dinaro, si è rifatta come detto con il titolo di Miss Superbasket - concorso abbinato all'omonimo settimanale di settore - della Conference di Porto Sant'Elpidio. La giuria, composta da Fausto Lovatti - Direttore Sportivo della Stella Porto Sant'Elpidio -, Giordano Torresi - Assessore Provinciale allo Sport -, Giuseppe Rutolini - Vic! epresidente Fip Marche - e Francesco Marcucci - coordinatore locale di Emergency -, ha provveduto a valutare le cinque candidate, tutte naturalmente in gara nella categoria Femminile. La Dinaro, reduce dal positivo campionato con il Porto Recanati, è una ex stella della Faleria Porto Sant'Elpidio ai bei tempi della A2.
Lo Slum Dunk Contest, che ha preceduto la finalissima Senior, non ha tradito le attese. La gara delle schiacciate è stata a dir poco spettacolare, riuscendo ad esaltare il numeroso pubblico della finale Conference Tiscali di Porto Sant'Elpidio. Una finale a quattro, tra il sedicenne abruzzese Joyce Manzo (uno Spud Webb di periferia...) e quindi Fabio Mastromatteo, italiano, Oscar Gugliotta, di origine dominicana, e Seck Maari, di origine senegalese. Ovvero l'intera formazione degli "Hot Sauce", un terzetto multietnico impegnato nella categoria "Senior" dal basket spettacolare e con esperienza nelle serie maggiori tra Italia e Svizzera. Le tecniche usate da! i tre nello Slam Dunk Contest sono state le più fantasiose, i concorrenti hanno usato anche delle sedie nonché gli striscioni pubblicitari! Poi è stata partita a due, con Gugliotta e Maari a contendersi il trofeo. Alla fine la giuria, che ha votato giudicando la difficoltà, il gesto atletico e la coreografia delle schiacciate, ha scelto il giocatore africano. Un voto unanime, che ha premiato la capacità di Maari di coordinare fantasia e forza fisica.
Nella categoria "Senior", Marco Caldarelli, Francesco Gambacorta, Guido Morresi e Lorenzo Testasecca, ovvero i "BC2 Team", hanno staccato il biglietto per Gaeta, dove il 4 agosto si svolgerà la finalissima di "Beach & Basket". Per arrivare sino in fondo, il quartetto ha dovuto ingaggiare una intensa battaglia con il "Tantrapop 2" di Daniele Iagrosso. Tre partite equilibratissime, giocate punto a punto, molto difensive e dure ma corrette. Il "BC 2 Team" ha trovato la vittoria grazie ad una maggiore precisione dal perimetro. I! l "Tantrapop 2" ha opposto una fiera resistenza, ma in gara tre ha dovuto soccombere. Una finale degna di questa Conference, vissuta tra fasi altamente spettacolari ed un tasso tecnico invidiabile.
Lo stesso Daniele Iagrosso, comunque, aveva in precedenza vinto la gara di tiro da 3 e 5 punti della domenica, che invece al sabato ha visto come vincitore Fabio Lovatti. Iagrosso, ala pivot, originario di Roma, 26 primavere alle spalle, ha avuto la meglio su una concorrenza agguerritissima che, però, nella finalissima, ha accusato un po' di stanchezza. "Effettivamente - ha confessato Daniele - abbiamo dato il meglio nelle qualificazioni. Nella finale è bastato poco per vincere". Iagrosso, fino a poco tempo fa giocatore professionista di tennis, ha scoperto il basket in tarda età, attorno ai 19 anni. Cresciuto nelle Stelle Marine di Ostia, ha avuto la svolta tre anni fa, quando il suo cartellino fu acquistato dal Porto Sant'Elpidio Basket. La scorso anno è stato uno dei protago! nisti dell'ascesa in B2 della squadra marchigiana. Nella prossima stagione, vestirà la casacca del Porto S. Giorgio, iscritto al campionato di C1. Il tredicenne Fabio Lovatti, vincitore del sabato, in forza alle giovanili del Porto San Giorgio, appena promosso in terza media, è nientemeno che figlio d'arte, dal momento che il padre Fausto - attuale Direttore Sportivo del Porto Sant'Elpidio - è stato una stella delle giovanili dell'Olimpia Milano e, in serie A2, della Sangiorgese, con una media di 20 punti a partita. Gli 'esempi' da seguire per Fabio? Edney e Pozzecco; ma anche lui spera un giorno di imitarli, dato che sogna un futuro da giocatore professionista.
Ma la gara di tiro da 3 e 5 punti è vissuta anche su scontri generazionali. Carlo Queri e Walter Xillo hanno messo in gioco la loro mira, un tempo, forse, imbattibile, 'sfidando' i loro eredi Riccardo ed Enrico. E il loro è un confronto giocato sull'equilibrio e gli sfottò a distanza. Queri, 46 anni, è arrivato d! a Perugia dove ha militato con il Grifone. "Si, ma vent'anni fa - ha detto -, ora è mio figlio ad avere tutto tra le mani". Riccardo, 15 anni, gioca nel Don Bosco, sempre nel capoluogo umbro. "E' un torneo molto bello - ha spiegato Queri jr. - e non vedevo l'ora di arrivare qui. Ho conosciuto il circuito di Beach & Basket attraverso Tele +, poi mi sono collegato al sito www.showtime.it". Xillo è un autentico monumento del basket abruzzese. Ala pivot del Roseto negli anni '70 e '80, non ha perso il vizietto del basket. Dall'alto dei suoi 44 anni, riesce ancora a bruciare la retina. "Per me è una bella esperienza - ci ha confessato Walter -, sono arrivato da Roseto con il solito entusiasmo, dopo aver studiato per bene le informazioni sul sito". Il figlio Enrico ha ereditato lo stesso amore per la palla a spicchi, ed il tre contro tre non è una scoperta recente. "E' la mia sesta edizione - ha confermato il giovane figlio d'arte - e spero di arrivare in finale come già capitato ! a Lignano Sabbiadoro". La famiglia Xillo si era inoltre iscritta anche al tre contro tre con la formazione "Drink Team".
E' andato ad Alessandro Renzi, di Porto San Giorgio, il premio meno ambito dell'intera Conference Tiscali di Beach & Basket: quello denominato "Molto beach e poco basket", che da sempre spetta al partecipante meno interessato a vincere il torneo ma molto più intento agli aspetti collaterali di una Conference. Renzi, qui a Porto Sant'Elpidio, si è distinto per essere - tratto testualmente dalla motivazione della giuria - "molto rompi". Nel senso che, quando gioca, i suoi compagni di squadra gli fanno notare che lui fa delle azioni a dir poco 'allucinanti', ben poco a beneficio del risultato. "Però sono molto simpatico", si difende l'interessato, e a ragione, visto che è proprio questa la seconda parte della motivazione. "Io gioco a Porto San Giorgio, ma un premio così non mi era mai capitato. Però è vero, ci ho messo un po' del mio, ma la prendo così, p! er gioco". A questo punto non resta che riattenderlo alle prossime edizioni di Beach & Basket, magari per riscattarsi e vincere una Conference con un gioco un po' meno "beach".
Nella categoria Junior, Alessandro Rocchetti, Luigi Sorrenti e Luca Gelosi hanno superato in finale la squadra denominata "Senior", tutta composta sempre da sedicenni. "La finalissima di Gaeta sarà una buona occasione per vedersela con i nostri coetanei - hanno detto -, i migliori d'Italia. Il nostro obiettivo? Mah, veramente non pensavamo nemmeno di superare il primo turno in questa Conference. E pensare che a metterci sulle tracce della manifestazione è stato il sito ufficiale, www.showtime.it, e così ci abbiamo provato. Ora chissà...".
La formazione "Nojo for ever" si è imposta nella categoria unica Femminile battendo "Fly Women" della neo-Miss Superbasket di Porto Sant'Elpidio, Arianna Dinaro. Leader della squadra vincitrice è stata sicuramente Simona Tassara, ex della Nazionale maggiore, in passato stella della Faleria Basket Porto Sant'Elpidio con cui ha sfiorato più volte la promozione in A/1, poi finalmente raggiunta nell'esperienza a Cesena. Anche Chiara Scla! no ha giocato nella massima serie, a Bari e Reggio Calabria, mentre Federica Sanges ha militato in passato a Ostia e Cerveteri, squadra con cui in tre stagioni è passata dalla C alla A/2. Katya Smerili, la quarta componente del gruppo, è una giovane promessa della disciplina e attualmente milita nel Civitanova in serie B (con cui spera nella domanda di ripescaggio in A/2). "Non pensavo fosse un'esperienza così impegnativa - ha confessato Federica Sanges -, anche se da tempo ci prepariamo per questi tornei di basket 3 contro 3. Adesso puntiamo a fare bella figura a Gaeta, dove daremo ancora una volta il massimo".
Una delle sconfitte, Arianna Dinaro, si è rifatta come detto con il titolo di Miss Superbasket - concorso abbinato all'omonimo settimanale di settore - della Conference di Porto Sant'Elpidio. La giuria, composta da Fausto Lovatti - Direttore Sportivo della Stella Porto Sant'Elpidio -, Giordano Torresi - Assessore Provinciale allo Sport -, Giuseppe Rutolini - Vic! epresidente Fip Marche - e Francesco Marcucci - coordinatore locale di Emergency -, ha provveduto a valutare le cinque candidate, tutte naturalmente in gara nella categoria Femminile. La Dinaro, reduce dal positivo campionato con il Porto Recanati, è una ex stella della Faleria Porto Sant'Elpidio ai bei tempi della A2.
Lo Slum Dunk Contest, che ha preceduto la finalissima Senior, non ha tradito le attese. La gara delle schiacciate è stata a dir poco spettacolare, riuscendo ad esaltare il numeroso pubblico della finale Conference Tiscali di Porto Sant'Elpidio. Una finale a quattro, tra il sedicenne abruzzese Joyce Manzo (uno Spud Webb di periferia...) e quindi Fabio Mastromatteo, italiano, Oscar Gugliotta, di origine dominicana, e Seck Maari, di origine senegalese. Ovvero l'intera formazione degli "Hot Sauce", un terzetto multietnico impegnato nella categoria "Senior" dal basket spettacolare e con esperienza nelle serie maggiori tra Italia e Svizzera. Le tecniche usate da! i tre nello Slam Dunk Contest sono state le più fantasiose, i concorrenti hanno usato anche delle sedie nonché gli striscioni pubblicitari! Poi è stata partita a due, con Gugliotta e Maari a contendersi il trofeo. Alla fine la giuria, che ha votato giudicando la difficoltà, il gesto atletico e la coreografia delle schiacciate, ha scelto il giocatore africano. Un voto unanime, che ha premiato la capacità di Maari di coordinare fantasia e forza fisica.
Nella categoria "Senior", Marco Caldarelli, Francesco Gambacorta, Guido Morresi e Lorenzo Testasecca, ovvero i "BC2 Team", hanno staccato il biglietto per Gaeta, dove il 4 agosto si svolgerà la finalissima di "Beach & Basket". Per arrivare sino in fondo, il quartetto ha dovuto ingaggiare una intensa battaglia con il "Tantrapop 2" di Daniele Iagrosso. Tre partite equilibratissime, giocate punto a punto, molto difensive e dure ma corrette. Il "BC 2 Team" ha trovato la vittoria grazie ad una maggiore precisione dal perimetro. I! l "Tantrapop 2" ha opposto una fiera resistenza, ma in gara tre ha dovuto soccombere. Una finale degna di questa Conference, vissuta tra fasi altamente spettacolari ed un tasso tecnico invidiabile.
Lo stesso Daniele Iagrosso, comunque, aveva in precedenza vinto la gara di tiro da 3 e 5 punti della domenica, che invece al sabato ha visto come vincitore Fabio Lovatti. Iagrosso, ala pivot, originario di Roma, 26 primavere alle spalle, ha avuto la meglio su una concorrenza agguerritissima che, però, nella finalissima, ha accusato un po' di stanchezza. "Effettivamente - ha confessato Daniele - abbiamo dato il meglio nelle qualificazioni. Nella finale è bastato poco per vincere". Iagrosso, fino a poco tempo fa giocatore professionista di tennis, ha scoperto il basket in tarda età, attorno ai 19 anni. Cresciuto nelle Stelle Marine di Ostia, ha avuto la svolta tre anni fa, quando il suo cartellino fu acquistato dal Porto Sant'Elpidio Basket. La scorso anno è stato uno dei protago! nisti dell'ascesa in B2 della squadra marchigiana. Nella prossima stagione, vestirà la casacca del Porto S. Giorgio, iscritto al campionato di C1. Il tredicenne Fabio Lovatti, vincitore del sabato, in forza alle giovanili del Porto San Giorgio, appena promosso in terza media, è nientemeno che figlio d'arte, dal momento che il padre Fausto - attuale Direttore Sportivo del Porto Sant'Elpidio - è stato una stella delle giovanili dell'Olimpia Milano e, in serie A2, della Sangiorgese, con una media di 20 punti a partita. Gli 'esempi' da seguire per Fabio? Edney e Pozzecco; ma anche lui spera un giorno di imitarli, dato che sogna un futuro da giocatore professionista.
Ma la gara di tiro da 3 e 5 punti è vissuta anche su scontri generazionali. Carlo Queri e Walter Xillo hanno messo in gioco la loro mira, un tempo, forse, imbattibile, 'sfidando' i loro eredi Riccardo ed Enrico. E il loro è un confronto giocato sull'equilibrio e gli sfottò a distanza. Queri, 46 anni, è arrivato d! a Perugia dove ha militato con il Grifone. "Si, ma vent'anni fa - ha detto -, ora è mio figlio ad avere tutto tra le mani". Riccardo, 15 anni, gioca nel Don Bosco, sempre nel capoluogo umbro. "E' un torneo molto bello - ha spiegato Queri jr. - e non vedevo l'ora di arrivare qui. Ho conosciuto il circuito di Beach & Basket attraverso Tele +, poi mi sono collegato al sito www.showtime.it". Xillo è un autentico monumento del basket abruzzese. Ala pivot del Roseto negli anni '70 e '80, non ha perso il vizietto del basket. Dall'alto dei suoi 44 anni, riesce ancora a bruciare la retina. "Per me è una bella esperienza - ci ha confessato Walter -, sono arrivato da Roseto con il solito entusiasmo, dopo aver studiato per bene le informazioni sul sito". Il figlio Enrico ha ereditato lo stesso amore per la palla a spicchi, ed il tre contro tre non è una scoperta recente. "E' la mia sesta edizione - ha confermato il giovane figlio d'arte - e spero di arrivare in finale come già capitato ! a Lignano Sabbiadoro". La famiglia Xillo si era inoltre iscritta anche al tre contro tre con la formazione "Drink Team".
E' andato ad Alessandro Renzi, di Porto San Giorgio, il premio meno ambito dell'intera Conference Tiscali di Beach & Basket: quello denominato "Molto beach e poco basket", che da sempre spetta al partecipante meno interessato a vincere il torneo ma molto più intento agli aspetti collaterali di una Conference. Renzi, qui a Porto Sant'Elpidio, si è distinto per essere - tratto testualmente dalla motivazione della giuria - "molto rompi". Nel senso che, quando gioca, i suoi compagni di squadra gli fanno notare che lui fa delle azioni a dir poco 'allucinanti', ben poco a beneficio del risultato. "Però sono molto simpatico", si difende l'interessato, e a ragione, visto che è proprio questa la seconda parte della motivazione. "Io gioco a Porto San Giorgio, ma un premio così non mi era mai capitato. Però è vero, ci ho messo un po' del mio, ma la prendo così, p! er gioco". A questo punto non resta che riattenderlo alle prossime edizioni di Beach & Basket, magari per riscattarsi e vincere una Conference con un gioco un po' meno "beach".