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Muller, un Higgs nel motore

I veronesi in striscia perdente da otto gare

di Renzo Puliero Questo anticipo non ci voleva. Un giorno in più per inserire Nate Higgs sarebbe stato oro per Lino Lardo e la Müller. L’americano entra in campo, questa sera (ore 20.30) a Varese con, alle spalle, solo un paio di allenamenti assieme ai suoi nuovi compagni. L’impressione data al Palaolimpia è buona, ma va confermata alla prova del campo. Higgs sembra avere punti nelle mani, ma non è mai facile per un giocatore inserirsi in un meccanismo appena conosciuto e ben oliato. E’, comunque, un giocatore in più per Lardo e questo significa maggiore possibilità di rotazione, qualche minuto di riposo in più per chi ha tirato la «carretta» sino adesso e, si spera, anche un maggiore apporto sotto canestro. Higgs è un numero 3 « ma - dice Lardo - ha mostrato buona disponibilità a dare una mano anche dove siamo più scoperti ». Cioè sotto canestro dove, comunque, Camata conferma di essersi stabilizzato su un buon rendimento, Alberti sta veramente facendo gli «straordinari» e Ianes conferma di poter dare qualche minuto senza che il livello della squadra diminuisca sensibilmente.
La Metis Varese è reduce dalla vittoria casalinga sulla Mabo Livorno e già questo dice quanto sia in condizione, ricordando quanto hanno offerto i livornesi martedì scorso al Palaolimpia. Considera la partita con la Müller come occasione per portarsi decisamente in una posizione di centro classifica, in piena corsa per un posto ai play off. E’ indubbio che l’arrivo del francese Beugnot sulla panchina abbia rigenerato un po’ la squadra e l’uscita di scena, per infortunio, di Pozzecco, dopo, tra l’altro, una settimana di polemiche, potrebbe anche aver dato, persino, un pizzico di serenità in più alla squadra anche se ad un talento come il Pozz non è mai facile rinunciare.
« Varese - commenta Lino Lardo - è campo sicuramente difficile. La Metis presenta un organico che dice come volesse aspirare a posizioni ben migliori di quelle attuali di classifica. A parte questo, la gara si annuncia difficile soprattutto perché arriva alla fine di un "tour de force" veramente pesante per un organico ridotto quale è il nostro. Speriamo di avere la forza necessaria per reggere il confronto e, soprattutto, di essere psicologicamente pronti a sostenere una partita con la solita voglia di lottare ».
Una voglia che la Müller ha mostrato anche nell’«impossibile» partita di Pesaro, tanto che Lardo è venuto meno alla sua intenzione di dare maggiore spazio ai giovani, per far rifiatare i titolari. « E’ vero - conferma Lino - volevamo concedere più rotazioni, ma come fai se sei lì, in partita, contro la Scavolini e speri pur sempre, visto come si era messa, di portare a casa la gara. E non è nemmeno giusto fermare giocatori che stanno dando il massimo. Poi, è chiaro, è bastato si svegliasse Booker e la differenza di classe e di organico è subito emersa. Resta l’ennesima buona dimostrazione data dalla Müller ».
Dopo Pesaro, la Müller, intanto, conserva sei punti di vantaggio sulla Fillattice Imola, ultima in classifica, capace però di contrastare la Benetton al Palaverde sino al supplementare. Rispetto al girone di andata, nonostante le otto sconfitte consecutive, Verona ha solo due punti in meno. Proprio contro Va rese, la Müller cominciò la serie che ne fece la rivelazione del campionato e la porto alla Final Eight di Coppa Italia.
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