ROSETO. Si sfoglia la marcherita a Roseto, interrogandosi su quali saranno le prossime mosse, peraltro annunciate, del patron Martinelli. Intanto, è stato tagliato Watson. E' stato recuperato in pieno Max Monti dopo l'infortunio.
Per quanto riguarda la posizione del coach non dovrebbero esserci novità, almeno non prima della gara in programma sabato contro la Lauretana Biella, anche se Martinelli non fa mistero delle sue perplessità: «Ho stima di Impaloni come tecnico, solo che mi sembra che sia un po' "ostaggio" della squadra. Ribadisco, tuttavia, che non ho mai avuto contatti con Lombardi».
Da Bologna, peraltro, rimbalzano voci che vorrebbero il "Dado" nazionale intento a sfogliare la sua margherita, dopo aver rifiutato, nei messi passati (vox populi), le panchine di Milano e Varese. Quando fu chiamato a Varese l'anno scorso in una intervista Lombardi ebbe modo di dire che non allenava certo per soldi, perché altrimenti se ne starebbe nel suo agriturismo in Toscana, ma solo se mosso da stimoli. In tal senso Roseto offre più stimoli di quanti è lecito attendersi: ambiente caldo, che Lombardi conosce per essere legato da vincoli di parentela alla città, squadra in costante "work in progress", presidente tutto fuorché prevedibile e, non ultimo, il ritrovare "vecchi" amici come Bianchini e Bisson.
Di contro c'è da dire che Impaloni ha fin qui fatto bene, perdendo una sola volta tra le mura amiche e andando a vincere la prima gara esterna stagionale, sfiorando l'impresa in quel di Pesaro. Piuttosto sembra imminente l'arrivo di altri giocatori, ma non di giocatori qualsiasi, anche se in tal senso Martinelli ha la bocca cucita e ha imposto il silenzio anche ai muri della sede di via Salara.
Giorgio Pomponi
Per quanto riguarda la posizione del coach non dovrebbero esserci novità, almeno non prima della gara in programma sabato contro la Lauretana Biella, anche se Martinelli non fa mistero delle sue perplessità: «Ho stima di Impaloni come tecnico, solo che mi sembra che sia un po' "ostaggio" della squadra. Ribadisco, tuttavia, che non ho mai avuto contatti con Lombardi».
Da Bologna, peraltro, rimbalzano voci che vorrebbero il "Dado" nazionale intento a sfogliare la sua margherita, dopo aver rifiutato, nei messi passati (vox populi), le panchine di Milano e Varese. Quando fu chiamato a Varese l'anno scorso in una intervista Lombardi ebbe modo di dire che non allenava certo per soldi, perché altrimenti se ne starebbe nel suo agriturismo in Toscana, ma solo se mosso da stimoli. In tal senso Roseto offre più stimoli di quanti è lecito attendersi: ambiente caldo, che Lombardi conosce per essere legato da vincoli di parentela alla città, squadra in costante "work in progress", presidente tutto fuorché prevedibile e, non ultimo, il ritrovare "vecchi" amici come Bianchini e Bisson.
Di contro c'è da dire che Impaloni ha fin qui fatto bene, perdendo una sola volta tra le mura amiche e andando a vincere la prima gara esterna stagionale, sfiorando l'impresa in quel di Pesaro. Piuttosto sembra imminente l'arrivo di altri giocatori, ma non di giocatori qualsiasi, anche se in tal senso Martinelli ha la bocca cucita e ha imposto il silenzio anche ai muri della sede di via Salara.
Giorgio Pomponi