PESARO — Ultime ore a stelle e strisce per Marco Crespi, che rientra domani in città dopo una scorpacciata di partite: a Boston prima, a Salt Lake City poi. Verrebbe da dire che il nuovo coach ha depistato i segugi: perché alla fine il giocatore che potrebbe arrivare non era in nessuna di queste due leghe estive, ma stava giocando beatamente alla Summer League di Long Beach, California.
«Se vi riferite ad Aaron Mc Ghee, mi pare che questa certazza che lui sarà il nostro americano sia esagerata. E' uno dei 50 che fanno parte della nostra lista, uno che mi piace — ammette Crespi — ma che piace anche a tanti altri. E che, oltretutto, ha anche possibilità di firmare per la Nba. Perciò, non mi sembra il caso di correre».
Potrebbe almeno descriverci le sue caratteristiche?
«Lo farò solo coi giocatori che metteremo sotto contratto. Il resto per me è uno spreco di energie».
Crespi rientra domani, ma quando cominceranno ad arrivare i giocatori?
«C'è una data spartiacque nel basket americano ed è il 1° agosto: quel giorno scattano gli inviti per i camp dove si guadagnano i contratti garantiti tra i pro almeno fino a gennaio. E' evidente che tutti gli ex universitari che sono in ballo tra firmare ed essere scartati, non daranno nessuna risposta fino a quella data. Per noi perciò la prima settimana di agosto sarà quella buona: e lo spero vivamente perchè l'8 iniziamo il raduno e vorrei cominciarlo con qualcuno...».
Un'estate difficile?
«Ci sono abituato. L'anno scorso in Spagna ci comunicarono le regole definitive il 27 luglio. Oggi il Coni si pronuncia, quindi...».
Pare che alla fine gli extra-comunitari resteranno 5+1: che ne pensa?
«Ve lo dico quando si saprà per certo. Ormai non possiamo più dare niente di scontato: nella pallacanestro ogni giorno salta fuori una roba nuova».
Fuori dai denti: è vero che sulla conferma di Tusek, più dei problemi di passaporto, pesa il veto di Crespi?
«La società gli ha fatto un'offerta, giusto? E noi abbiamo detto che allenatore e dirigenza opereranno in sintonia, ricordate? Perciò non potrei non essere in sintonia se la mia società fa un'offerta a Tusek».
Intanto, ieri dalla Spagna è arrivata la notizia di un interessamento del Tau Vitoria per Brad Traina.
Elisabetta Ferri
«Se vi riferite ad Aaron Mc Ghee, mi pare che questa certazza che lui sarà il nostro americano sia esagerata. E' uno dei 50 che fanno parte della nostra lista, uno che mi piace — ammette Crespi — ma che piace anche a tanti altri. E che, oltretutto, ha anche possibilità di firmare per la Nba. Perciò, non mi sembra il caso di correre».
Potrebbe almeno descriverci le sue caratteristiche?
«Lo farò solo coi giocatori che metteremo sotto contratto. Il resto per me è uno spreco di energie».
Crespi rientra domani, ma quando cominceranno ad arrivare i giocatori?
«C'è una data spartiacque nel basket americano ed è il 1° agosto: quel giorno scattano gli inviti per i camp dove si guadagnano i contratti garantiti tra i pro almeno fino a gennaio. E' evidente che tutti gli ex universitari che sono in ballo tra firmare ed essere scartati, non daranno nessuna risposta fino a quella data. Per noi perciò la prima settimana di agosto sarà quella buona: e lo spero vivamente perchè l'8 iniziamo il raduno e vorrei cominciarlo con qualcuno...».
Un'estate difficile?
«Ci sono abituato. L'anno scorso in Spagna ci comunicarono le regole definitive il 27 luglio. Oggi il Coni si pronuncia, quindi...».
Pare che alla fine gli extra-comunitari resteranno 5+1: che ne pensa?
«Ve lo dico quando si saprà per certo. Ormai non possiamo più dare niente di scontato: nella pallacanestro ogni giorno salta fuori una roba nuova».
Fuori dai denti: è vero che sulla conferma di Tusek, più dei problemi di passaporto, pesa il veto di Crespi?
«La società gli ha fatto un'offerta, giusto? E noi abbiamo detto che allenatore e dirigenza opereranno in sintonia, ricordate? Perciò non potrei non essere in sintonia se la mia società fa un'offerta a Tusek».
Intanto, ieri dalla Spagna è arrivata la notizia di un interessamento del Tau Vitoria per Brad Traina.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino