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L'America di Fucka si allontana

I Pacers, alle prese con problemi di salary cap, stanno per mollare il colpo

NEW YORK - Passano i giorni e Gregor Fucka sembra allontanarsi sempre di più dalla Nba. Due settimane fa Luciano Capicchioni, l'agente del giocatore, si era lasciato scappare a un commento forse un po' prematuro che suonava così: "Al 90% Gregor nel prossimo campionato giocherà nella Nba." Ma le due squadre indicate da Capicchioni come le candidate a offrire un contratto di tutto rispetto al giocatore della Fortitudo, Indiana e Toronto, non sembrano essere sulla stessa lunghezza d'onda dell'agente di Fucka. Ai Pacers, infatti, il giocatore azzurro piace da diverso tempo, ma con i problemi di salary cap che si ritrovano non possono permettersi un triennale da 7 milioni di dollari, come trapelato all'inizio della trattativa. "Confermo che abbiamo seguito Fucka - confessa un dirigente di Indiana che chiede l'anonimato - ma in questo momento non possiamo proprio formulare un'offerta accettabile. Un triennale da 7 milioni? Non so da dove sia uscita questa cifra ma è poco realistica. Abbiamo ben 13 giocatori sotto contratto per la prossima stagione con un payroll di 53 milioni di dollari, quindi abbiamo le mani legate. Certo con qualche movimento di mercato le cose potrebbero cambiare. Sinceramente ritengo molto difficile un eventuale accordo tra i Pacers e Gregor Fucka". Parole di circostanza, i dirigenti Nba non amano parlare con troppo entusiasmo dei free agent, soprattutto se di secondo livello, che tengono sott'occhio, oppure Fucka e i Pacers sono davvero lontani? La seconda ipotesi sembra la più probabile. Lo stesso Donnie Walsh, il presidente della franchigia dell'Indiana, la settimana scorsa aveva raffreddato la pista Fucka definendo "assolutamente prematuro" qualsiasi discorso su un eventuale proposta dei Pacers al cestista azzurro. Walsh in questi giorni, peraltro, è impegnato a cercare un acquirente per Austin Croshere, un giocatore che con il suo contratto da 7 milioni di dollari a stagione è diventato un lusso per la panchina di Indiana. Anche i Raptors hanno diversi problemi legati al salary cap e proprio lunedì sono stati costretti, non potendo offrirgli un contratto soddisfacente, a togliere l'etichetta di "restricted" al free agent Keon Clark che cosi diventa un giocatore svincolato a tutti gli effetti. In questo contesto diventerebbe difficilissimo per Toronto accordarsi con il cestista della Fortitudo. "Fucka non rientra nei nostri obiettivi - dice Mark Dottori dell'ufficio stampa dei Raptors - almeno non in questo momento".
Simone Sandri
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