La Lega Società Pallacanestro di serie A, preso atto delle decisioni del Consiglio Nazionale del Coni che fa proprie le proposte della Giunta diffuse in mattinata, ha emesso il seguente comunicato:
"Le società di basket di serie A chiedono di disputare un campionato che le metta nella medesima condizione di utilizzo dello stesso numero di giocatori extracomunitari. Alcuni club hanno, tra l'altro, già manifestato l'indisponibilità a partecipare ad un campionato che non assicuri loro tale requisito.
La Lega inoltre ritiene che modificare alla fine del mese di luglio le delibere della Fip prese il 28 giugno per la corrente stagione costituisca una decisione che non rispetta minimamente i criteri organizzativi fondamentali di cui necessitano i club professionistici e conduca a situazioni di disparità competitiva che, si ribadisce, non si vogliono creare.
Non si comprende inoltre il criterio di assegnazione dei visti e quindi dei tesseramenti che ha portato al numero di 38 per il calcio e 150 per il basket. La Lega chiede che sia chiarito se, come per la Figc, oltre a questi numeri vanno calcolati anche i tesseramenti già in essere di cittadini di paesi non aderenti alla Ue o alle EE. Oltre a quelli le cui procedure di tesseramento sono già state avviate a seguito di contratti definitivi o preliminari o in base a richieste nominative di assenso.
La Lega ribadisce infine che la sua posizione è aperta a qualsiasi trattativa in relazione alla riduzione del numero degli atleti extracomunitari a partire dalla stagione 2003-2004".
"Le società di basket di serie A chiedono di disputare un campionato che le metta nella medesima condizione di utilizzo dello stesso numero di giocatori extracomunitari. Alcuni club hanno, tra l'altro, già manifestato l'indisponibilità a partecipare ad un campionato che non assicuri loro tale requisito.
La Lega inoltre ritiene che modificare alla fine del mese di luglio le delibere della Fip prese il 28 giugno per la corrente stagione costituisca una decisione che non rispetta minimamente i criteri organizzativi fondamentali di cui necessitano i club professionistici e conduca a situazioni di disparità competitiva che, si ribadisce, non si vogliono creare.
Non si comprende inoltre il criterio di assegnazione dei visti e quindi dei tesseramenti che ha portato al numero di 38 per il calcio e 150 per il basket. La Lega chiede che sia chiarito se, come per la Figc, oltre a questi numeri vanno calcolati anche i tesseramenti già in essere di cittadini di paesi non aderenti alla Ue o alle EE. Oltre a quelli le cui procedure di tesseramento sono già state avviate a seguito di contratti definitivi o preliminari o in base a richieste nominative di assenso.
La Lega ribadisce infine che la sua posizione è aperta a qualsiasi trattativa in relazione alla riduzione del numero degli atleti extracomunitari a partire dalla stagione 2003-2004".