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Snaidero, mercato ristretto

La riduzione del numero degli extracomunitari (3 più 1?) mette in difficoltà il club arancione

Troppi 220 extracomunitari, bisogna ridurne il numero. Detto e fatto: il Coni, riunitosi ieri, ha stabilito un tetto massimo di 150 visti da concedere ad atleti non cittadini Ue, in vista dell’imminente stagione sportiva. A questi, poi, se ne aggiungono dieci per gli allenatori (il macedone Markowski ad Avellino e il turco Ataman a Siena, al momento, gli unici stranieri). Il criterio di divisione dei 150 visti tra i tre campionati di Serie A, Legadue e A1 donne, però, sarà deciso solo sabato dal consiglio della Federbasket. Dalle prime indiscrezioni, ogni squadra di serie A maschile potrebbe averne quattro, dei quali, probabilmente, solo tre a referto. La Snaidero? Come le altre società è rimasta spiazzata da questa nuova situazione: «Una riduzione drastica – commenta Giancarlo Sarti – che impone a tutti nuove strategie di mercato».
Attualmente la Snaidero conta due extracomunitari sotto contratto, Vujacic e Scott, col free agent Alibegovic in trattative per un rinnovo, reso ora parecchio complicato dalla decisione del Coni. Fossero confermati loro tre, la Snaidero non avrebbe praticamente altre possibilità di aggiungere nuovi extracomunitari. Stando così le cose, è difficile anche la conferma di Brent Scott, che pare aver perso il treno per Roseto sulle sue tracce negli ultimi giorni. Anche il diciottenne sloveno Vujacic, pur in possesso di un accordo pluriennale, potrebbe diventare un lusso: Sasha ha talento e il futuro è dalla sua parte, ma dovrebbe avere un impatto da extracomunitario d’alto livello per giustificare la sua permanenza in arancione. Almeno gioca a suo favore (come per Teoman) lo status di comunitario per l’Uleb cup. Salvo, invece, il fisioterapista Jovo Mihaljcic: il suo ruolo non è interessato dalle regole sul contingentamento degli extracomunitari. Pertanto, il team arancione che il 5 agosto comincerà la preparazione precampionato, dovrà avere una forte matrice indigena, con almeno un paio di stranieri dominanti che fungano da traino. «Il lato positivo della situazione – spiega Sarti – è il fatto che ora aumenta il valore degli italiani». Ergo, può essere più semplice trovare qualcuno disposto a rilevare i contratti di chi, come Gentile ed Esposito, non farà più parte della Snaidero, pur avendo un contratto garantito anche per le prossime stagioni. Con Maggioli appena firmato da Siena, soliti noti, i centri Camata e Beard, sono i nomi che radio mercato gracchia per la Snaidero; i fitti contatti tra Sarti e il gm napoletano Fadini, poi, potrebbero significare qualche affare tra arancione e Di Nola: scambio Li Vecchi-Palladino, o interesse partenopeo per Gentile (sondato anche da Pesaro)? Entro un paio di giorni sarà indetta una conferenza stampa a Majano in cui saranno illustrati i nuovi programmi societari sul settore giovanile e la campagna abbonamenti, oltre a presentare ufficialmente il preparatore atletico Sepulcri.
Francesco Tonizzo
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