MILANO — La nuova proprietà dell' Olimpia preferisce la scopa d'assi alla roulette o alle slot machine. Un gioco più ruspante, quello del sette bello e della primiera, meno rischioso e, magari, pure più divertente. Niente puntate allo sbaraglio per Corbelli e la sua ciurma, si va sul sicuro senza osare troppo. L'età media dei nuovi acquisti dell'Olimpia è ben sopra i trent'anni. Si può dire giocatori stagionati, si può ribattere elementi di esperienza con pochi grilli per la testa. E anche il prossimo acquisto, imminente, conferma questo «modus operandi». Warren Lynn Kidd, gattone dell'Alabama, sogna di fare il presidente degli Stati Uniti ma per il momento colleziona rimbalzi sui parquet spagnoli. Anche su di lui si può andare sul sicuro. Nei due anni passati a Milano, in maglia Stefanel, il centro con il fisico da ala forte ha impressionato per la grinta e la rabbia con cui va a rimbalzo e per la velocità che lo rende un centro decisamente interessante per i campionati europei. Con Caja, Corbelli e Natali a Roma in maglia Virtus, il Kidd si è conquistato la fiducia dei nuovi reggenti di via Caltanissetta, che ora vogliono concludere in fretta il suo rientro a Milano. Si tratterebbe del primo acquisto «straniero» dell'Olimpia targata Corbelli - che tiene anche aperte le trattative per il play Bonora e l'ala piccola Marcaccini - e, viste le decisioni del Consiglio Nazionale del Coni, uno degli ultimi. Ieri è stato fissato in 150 il numero massimo di visti per giocatori extracomunitari in vista della prossima stagione, più 10 per gli allenatori. Un drastico taglio rispetto ai 220 extracomunitari che le Leghe avevano concordato con la Federazione il 21 giugno scorso. E soprattutto un ulteriore elemento che non contribuisce a fare chiarezza nel bel mezzo di un mercato che, anche per questo, stenta a decollare.
Maurizio Trezzi
Maurizio Trezzi