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Scavolini, McGhee in arrivo

Dopo quella di Maggioli per Siena un’altra partenza pesante dalla Scavolini

PESARO - Sta per sbarcare a Pesaro il 23enne Aaron McGhee, secondo tassello del pacchetto lunghi che inizia a prendere forma. Però l’emorragia di giocatori dalla Scavolini continua.
Tre anni a 1 milione e 100 mila euro complessivi in una squadra che sta facendo fuoco e fiamme. Un bell’affare per il pesarese Michele Maggioli, che se ne va da Pesaro con destinazione Siena. Dalla città del Palio raccontano di credere molto nel lungo della Nazionale. Il g.m. Minucci è comprensibilmente disorientato per l’ingarbugliata questione extracomunitari, ma è più che soddisfatto dell’ultimo acquisto mensanino. E’ certo che Maggioli troverà spazio, anche come numero quattro al fianco di Chiacig. Cosa che non avrebbe potuto fare Camata, che è un doppione del centro titolare di Azzurra. Probabilmente il Montepaschi alla fine rinuncerà a Topic.
E’ in partenza anche Marko Tusek, che ieri ha salutato la società e questa mattina firmerà per Roma, dove ritroverà Bucchi, coach con cui aveva condiviso gli anni riminesi. Si è fatta sotto prepotentemente anche l’Olympiakos, che ha sparato un’offertona («un anno là viene pagato come due anni in Italia»), ma alla fine Tusek resterà nel Belpaese e opterà per la capitale. Ha la voce triste lo sloveno, lasciare Pesaro per lui (e per i tifosi) è un colpo al cuore, ma ormai la decisione è irrevocabile. «Non rimango qui - sono le prime parole che proferisce dopo la chiacchierata di ieri pomeriggio con la dirigenza pesarese - Sicuramente non sono contento dell’offerta che mi ha fatto la Scavolini. Mi hanno proposto solo un anno di contratto, quando a me sarebbe piaciuto restare tante stagioni e magari finire la carriera da voi. Ma non sono arrabbiato, la vita è così, forse tra 2 o 3 anni torno... La squadra sta cambiando tanto... Quelle trascorse con la Scavolini sono state due annate bellissime, mi piaceva tutto: città, tifosi... Pesaro è la destinazione ideale per qualsiasi giocatore... Vado a Roma, dove qualche punto fermo c’è, ma non troppi... Ho parlato con Zanelli e mi ha detto che potrebbe anche andarsene... Prima di partire definitivamente però voglio salutare i tifosi e ho intenzione di organizzare una conferenza stampa i primi di agosto». Un duro addìo (o un arrivederci? Mah, sarà dura) al quale è difficile abituarsi. Marko Tusek era “uno di noi", come intonava l’“Inferno" e la separazione sarà difficile da digerire. Tanti al momento i giocatori in uscita, ma i tempi sono ormai maturi per i primi arrivi. Con la speranza che sappiano ricreare lo stesso clima (magari anche più caldo. Chi può dirlo?) e siano pronti ad entusiasmare a suon di canestri e di sorrisi.
Camilla Cataldo
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