“La prima tentazione è quella di chiudere il settore giovanile domani mattina”.
Marco Atripaldi, amministratore delegato di Pallacanestro Biella, non ci sta, anzi è furioso. I 150 permessi per giocatori extracomunitari concessi ieri dal Coni alla Fip, sono una riduzione drastica rispetto ai 220 concordati praticamente ‘l’altro ieri’. Una tegola sulle spalle.
“Con noi stanno scherzando - commenta amareggiato il gm in partenza dagli Stati Uniti per fare ritorno a Biella -. Questo provvedimento è l’ennesima mazzata sulla programmazione delle società professionistiche del basket italiano che in circa due mesi si sono viste cambiare tre volte le carte in tavola in materia di tesseramenti. Prima, tutto doveva rimanere come nella passata stagione in attesa della nuova legge, poi si è passati al cinque più uno e adesso ci dicono a fine luglio che saranno quattro, praticamente tre più uno, se non si vorrà rischiare tutto e subito”.
- Chi ne fa le spese e chi ci guadagna?
“Certo le piccole società come noi sono molto più penalizzate dei grandi club che possono permettersi di pagare stipendi faraonici ai pochi italiani e comunitari forti rimasti sul mercato, mentre chi ha pochi soldi come noi dovrà accontentarsi di ingaggiare comunitari o italiani, magari nemmeno all’altezza. Quello che fa rabbia è che con queste decisioni non si tutelano i giocatori italiani, anzi. Si creano solo le condizioni per scatenare un caos sul mercato che finirà per danneggiare tutti. I costi andranno alle stelle e a farne le spese sarà tutto il movimento. Evidentemente chi prende simili decisioni non sa come funzionano realmente le cose. Ora per noi cambia tutto e certo non per il meglio...”.
- La Lega ha preso una posizione forte cosa pensa che possa accadere nei prossimi giorni?
“Aspettiamo sabato le decisioni della Fip, ma è facile immaginare a cosa si va incontro. In questo momento non mi sentirei nemmeno di escludere una possibile serrata dei proprietari di serie A”.
Certo la Lauretana non è l’unica squadra in difficoltà, c’è chi ha addirittura già sotto contratto cinque extracomunitari come Napoli. Biella ha attualmente sei giocatori sotto contratto, dei quali il solo Cookie Belcher ha passaporto extracomunitario. Inoltre la sua versatilità in tutti i ruoli di esterno può consentire un margine di manovra abbastanza ampio a coach Ramagli che potrà così scegliere presumibilmente altri due americani ed altri due giocatori italiani o comunitari, potendo ruotare i ruoli con ampia discrezione, sempre considerando il ’piccolo’ dettaglio che il budget a disposizione non consente troppi voli pindarici sul mercato.
Quel che è sicuro, però, è che se già prima la Pallacanestro Biella era costretta a rischiare qualcosa (scommettere) sulla scelta dei giocatori, ora dovrà mettersi in gioco ancora di più. Mai come quest’anno l’ormai proverbiale fiuto per gli ‘Usa’ di Atripaldi dovrà dare i suoi frutti.
Gabriele Pinna
Marco Atripaldi, amministratore delegato di Pallacanestro Biella, non ci sta, anzi è furioso. I 150 permessi per giocatori extracomunitari concessi ieri dal Coni alla Fip, sono una riduzione drastica rispetto ai 220 concordati praticamente ‘l’altro ieri’. Una tegola sulle spalle.
“Con noi stanno scherzando - commenta amareggiato il gm in partenza dagli Stati Uniti per fare ritorno a Biella -. Questo provvedimento è l’ennesima mazzata sulla programmazione delle società professionistiche del basket italiano che in circa due mesi si sono viste cambiare tre volte le carte in tavola in materia di tesseramenti. Prima, tutto doveva rimanere come nella passata stagione in attesa della nuova legge, poi si è passati al cinque più uno e adesso ci dicono a fine luglio che saranno quattro, praticamente tre più uno, se non si vorrà rischiare tutto e subito”.
- Chi ne fa le spese e chi ci guadagna?
“Certo le piccole società come noi sono molto più penalizzate dei grandi club che possono permettersi di pagare stipendi faraonici ai pochi italiani e comunitari forti rimasti sul mercato, mentre chi ha pochi soldi come noi dovrà accontentarsi di ingaggiare comunitari o italiani, magari nemmeno all’altezza. Quello che fa rabbia è che con queste decisioni non si tutelano i giocatori italiani, anzi. Si creano solo le condizioni per scatenare un caos sul mercato che finirà per danneggiare tutti. I costi andranno alle stelle e a farne le spese sarà tutto il movimento. Evidentemente chi prende simili decisioni non sa come funzionano realmente le cose. Ora per noi cambia tutto e certo non per il meglio...”.
- La Lega ha preso una posizione forte cosa pensa che possa accadere nei prossimi giorni?
“Aspettiamo sabato le decisioni della Fip, ma è facile immaginare a cosa si va incontro. In questo momento non mi sentirei nemmeno di escludere una possibile serrata dei proprietari di serie A”.
Certo la Lauretana non è l’unica squadra in difficoltà, c’è chi ha addirittura già sotto contratto cinque extracomunitari come Napoli. Biella ha attualmente sei giocatori sotto contratto, dei quali il solo Cookie Belcher ha passaporto extracomunitario. Inoltre la sua versatilità in tutti i ruoli di esterno può consentire un margine di manovra abbastanza ampio a coach Ramagli che potrà così scegliere presumibilmente altri due americani ed altri due giocatori italiani o comunitari, potendo ruotare i ruoli con ampia discrezione, sempre considerando il ’piccolo’ dettaglio che il budget a disposizione non consente troppi voli pindarici sul mercato.
Quel che è sicuro, però, è che se già prima la Pallacanestro Biella era costretta a rischiare qualcosa (scommettere) sulla scelta dei giocatori, ora dovrà mettersi in gioco ancora di più. Mai come quest’anno l’ormai proverbiale fiuto per gli ‘Usa’ di Atripaldi dovrà dare i suoi frutti.
Gabriele Pinna