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Mens Sana, il sogno è Turkcan

Minucci: “Impossibile lavorare così. Aspettiamo sabato"

Il Coni ha messo paletti ancora più stretti sul numero degli atleti non comunitari (di cui fanno parte anche i “Bosman-2”) tesserabili e il mondo del basket insorge. Ora come ora è impossibile dire come i 150 visti concessi saranno ripartiti, la decisione spetta al Consiglio Federale che si riunisce nel fine settimana, ed è ancora ambigua la posizione, nel conteggio, dei giocatori i cui contratti sono già stati depositati. Un’ipotesi, abbastanza preoccupante, si può però fare: 4 per squadra in A, 3 in Legadue, 2 nell’universo femminile.
La Legabasket ha subito preso posizione: “Le società di serie A chiedono di disputare un campionato che le metta nella medesima condizione di utilizzo dello stesso numero di giocatori extracomunitari. Alcuni club hanno, tra l’altro, già manifestato l’indisponibilità a partecipare ad un campionato che non assicuri loro tale requisito. La Lega inoltre ritiene che modificare alla fine del mese di luglio le delibere della Fip prese il 28 giugno per la corrente stagione costituisca una decisione che non rispetta minimamente i criteri organizzativi fondamentali di cui necessitano i club professionistici e conduca a situazioni di disparità competitiva che, si ribadisce, non si vogliono creare. Non si comprende inoltre il criterio di assegnazione dei visti e quindi dei tesseramenti che ha portato al numero di 38 per il calcio e 150 per il basket. La Lega chiede che sia chiarito se, come per la Figc, oltre a questi numeri vanno calcolati anche i tesseramenti già in essere di cittadini di paesi non aderenti alla Ue o alle EE. Oltre a quelli le cui procedure di tesseramento sono già state avviate a seguito di contratti definitivi o preliminari o in base a richieste nominative di assenso. La Lega ribadisce infine che la sua posizione è aperta a qualsiasi trattativa in relazione alla riduzione del numero degli atleti extracomunitari a partire dalla stagione 2003-2004”.
Anche la Legadue non è rimasta con le mani in mano, facendo sapere di non essere disponibile “ad accettare questo nuovo, ulteriore cambiamento delle regole a stagione in corso che modifica in maniera sostanziale la programmazione dei club”.
Molto amareggiato anche il commento del general manager della Mens Sana Ferdinando Minucci, che ha preferito non dilungarsi troppo sull’argomento: “Il numero preciso lo sapremo solo sabato, ma una cosa è certa: ci chiedono di programmare, poi non solo non ce ne danno l’opportunità, ma anzi, continuano a ostacolarci e a metterci limitazioni”. Non c’è dubbio che la ventata arrivata da Roma, se verrà confermata, rivoluziona per l’ennesima volta le strategie di viale Sclavo. Al momento, la Montepaschi ha sotto contratto Vrbica Stefanov e ha in pugno il faticoso “sì” di Alphonso Ford, due elementi di primissimo piano che vanno a riempire altrettante caselle extracomunitarie. Se davvero ne rimarranno disponibili solo altre 2, da chi saranno occupate? Zukauskas rientra nei piani, forse più per la panchina che per il quintetto, la situazione di Topic è altrettanto incerta, ma sul tavolo di Minucci ci sono fior di nomi su cui puntare e che potrebbero spazzare via “Minda” e il “Professore”, se le circostanze lo imporranno. Il sogno delle ultime due estati è mettere sotto i tabelloni il turco Mirsad Turkcan, Mvp della prima fase di Euroleague, inseguito anche dal Real Madrid. Attualmente è in ritiro con la Nazionale in vista dei campionati del mondo a Indianapolis ed è in uscita dal Cska nonostante i russi gli abbiano proposto un’estensione contrattuale per altri due anni. Però, oltre a mettere in atto un gioco al rialzo, è appunto extracomunitario. Stesso discorso per la fenomenale ala dell’Ulker Milan Goljovic (203 centimetri, quasi 15 punti di media in campionato e 11,4 in Eurolega), un vero sterminatore di retine altrui. Peccato che sia sloveno e che una sua firma, a questo punto, avrebbe un peso specifico enorme. Il passaporto sembra penalizzare anche Andrius Giedraitis, lituano campione del Belgio con l’Ostenda che la palla sa trattarla davvero con i guanti anche nella massima competizione continentale (13,6 punti di media su 14 apparizioni). Sa fare la guardia e l’ala, ma Goljovic è di un passo superiore e ora come ora è sempre più vietato sbagliare.
La Mens Sana, comunque, non si è persa d’animo: in attesa delle notizie confortanti (o meno) di sabato, ha allacciato buoni rapporti per arrivare a Roger Esteller, ex Barcellona e ora al Pau Orthez: è comunitario (spagnolo), giostra sia da due che da tre a piacimento ed è una stella di prima grandezza. Il suo “sì” potrebbe chiudere il discorso con Giedraitis e (forse) con Goljovic, far concentrare le forze su Turkcan e lasciare magari qualche spiraglio a Zukauskas. Ma adesso è troppo presto per simili ipotesi.
Marco De Candia
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