LIVORNO — Un lungo periodo passato negli «States» a visionare giocatori nelle summer league di Boston e Salt Lake City e a tenere i contatti con il mondo cestistico americano, ma non solo. Luca Banchi, coach della Mabo, dagli Usa è appena tornato e si confessa.
Come è andato il lungo viaggio?
«Bene, anzi molto bene. Ho visto molte squadre e molti giocatori ed ho parlato con numerosi procuratori. Una full immersion in quel tipo di basket anche per vedere nuovi giocatori ed avere gli elementi per valutare anche quelli che talora ti propongono e non conosci direttamente».
Visto qualcosa di buono? «Giocatori buoni ce ne sono tanti. Io intanto ho avuto modo di vedere all'opera Conley e Watkins a Salt Lake ed anche Simon, ma soprattutto a Boston ho potuto parlare a lungo con Elliott».
La conclusione?
«Che a giorni si potrebbe firmare il contratto che riporta Rodney in amaranto. Lui sembra soddisfatto sia di tornare a Livorno sia delle condizioni che gli proponiamo e d'altra parte tra gli stranieri lui era l'obbiettivo numero uno».
Per il resto?
«Siamo vicini a concludere anche per gli altri due extracomunitari, la guardia e il pivot, ma prima attendiamo anche come si sviluppa l'affaire del numero di extracomunitari tesserabile».
Perché?
«Perché in linea di massima puntiamo a tre stranieri, ma se le cose si mettessero in un certo modo potremmo fare anche con due. Comunque la guardia sarà sicuramente statunitense mentre il pivot potrebbe anche essere dell'est europeo».
Gli italiani?
«Abbiamo un gruppo che tutti ci invidiano, giocatori che vorrebbero tantissime squadre e il fatto che la società, ora che l'accordo con Garri sembra vicino, voglia tenere tutti senza cedere alla lusinga di buone cifre è indice che si vuol fare le cose nel miglior modo possibile».
Intanto raduno il 5 agosto senza stranieri e Giachetti e Garri impegnati con la nazionale di categoria. Dal 12 squadra al completo.
Lorenzo Gremigni
Come è andato il lungo viaggio?
«Bene, anzi molto bene. Ho visto molte squadre e molti giocatori ed ho parlato con numerosi procuratori. Una full immersion in quel tipo di basket anche per vedere nuovi giocatori ed avere gli elementi per valutare anche quelli che talora ti propongono e non conosci direttamente».
Visto qualcosa di buono? «Giocatori buoni ce ne sono tanti. Io intanto ho avuto modo di vedere all'opera Conley e Watkins a Salt Lake ed anche Simon, ma soprattutto a Boston ho potuto parlare a lungo con Elliott».
La conclusione?
«Che a giorni si potrebbe firmare il contratto che riporta Rodney in amaranto. Lui sembra soddisfatto sia di tornare a Livorno sia delle condizioni che gli proponiamo e d'altra parte tra gli stranieri lui era l'obbiettivo numero uno».
Per il resto?
«Siamo vicini a concludere anche per gli altri due extracomunitari, la guardia e il pivot, ma prima attendiamo anche come si sviluppa l'affaire del numero di extracomunitari tesserabile».
Perché?
«Perché in linea di massima puntiamo a tre stranieri, ma se le cose si mettessero in un certo modo potremmo fare anche con due. Comunque la guardia sarà sicuramente statunitense mentre il pivot potrebbe anche essere dell'est europeo».
Gli italiani?
«Abbiamo un gruppo che tutti ci invidiano, giocatori che vorrebbero tantissime squadre e il fatto che la società, ora che l'accordo con Garri sembra vicino, voglia tenere tutti senza cedere alla lusinga di buone cifre è indice che si vuol fare le cose nel miglior modo possibile».
Intanto raduno il 5 agosto senza stranieri e Giachetti e Garri impegnati con la nazionale di categoria. Dal 12 squadra al completo.
Lorenzo Gremigni