Cambiano in corsa le regole sul numero di extracomunitari tesserabili per la prossima stagione, quattro nel basket salvo ripensamenti dell'ultima ora, e di conseguenza mutano anche le strategie di mercato della Benetton. In questa fase, forse, sarebbe meglio dire che più che "mutano" le strategie, si "fermano" in attesa di disposizioni più chiare. Intanto però si tenta di immaginare i possibili scenari futuri.
I biancoverdi hanno già raggiunto il tetto dei quattro "extra", ma sono ancora alla caccia di una guardia americana in grado di garantire punti, difesa e gioco in velocità. E' necessario quindi trovarle un posto e questo, se le regole non dovessero cambiare, significherebbe rinunciare ad uno tra Edney, Nemeth, Stojic (ieri il croato era in sede) e Loncar. I primi tre sono intoccabili, quindi l'indiziato numero uno ad essere sacrificato sull'altare delle regole imposte dal Coni sarebbe Kresimir Loncar, centro croato di vent'anni. Il suo posto verrebbe preso da Joey Beard, americano con passaporto italiano controllato dalla Benetton già da due anni e reduce da buoni campionato sia in Italia, con Rimini, sia in Spagna. Una scelta dolorosa ma inevitabile se le condizioni dei tesseramenti rimarranno quelle prospettate ieri. In Ghirada però si guardano bene dal fare ipotesi premature. Prima di procedere con il mercato, bloccato un po' per tutte le formazioni italiane, il procuratore generale Maurizio Gherardini e il coach Ettore Messina vogliono attendere l'esito del Consiglio Federale in programma domani mattina alle 10.
In quella sede si parlerà (piuttosto animatamente a quanto pare) di extracomunitari e si fisseranno le soglie ufficiali, per ogni campionato, in materia di tesserati. Ma, soprattutto, particolare importante, si dovrà stabilire anche chi deve essere considerato comunitario: se solo i tesserati dei 15 paesi della Comunità Europea o anche gli atleti dei paesi "associati" come quelli della ex Jugoslavia. Inoltre dovrà essere chiarito se il tetto dei 150 visti concessi dal Coni al basket comprende anche i giocatori che già militano in Italia oppure no e se, in questo computo, rientrano o meno gli atleti tesserati a fine giugno. Insomma, i nodi da sciogliere sono molti e da ognuna di queste decisioni dipende la fisionomia delle squadre per la prossima stagione.A portare un po' di buon umore in Ghirada ci ha pensato Nachbar, che nei giorni scorsi era a Treviso per ultimare il trasloco prima di lanciarsi nella nuova avventura in Nba. Martedì è passato negli uffici della Benetton: baci e abbracci con tutti e la promessa che all'inizio del ritiro della squadra ritornerà per un ultimo saluto ai compagni con cui ha vinto lo scudetto.
Paolo Calia
I biancoverdi hanno già raggiunto il tetto dei quattro "extra", ma sono ancora alla caccia di una guardia americana in grado di garantire punti, difesa e gioco in velocità. E' necessario quindi trovarle un posto e questo, se le regole non dovessero cambiare, significherebbe rinunciare ad uno tra Edney, Nemeth, Stojic (ieri il croato era in sede) e Loncar. I primi tre sono intoccabili, quindi l'indiziato numero uno ad essere sacrificato sull'altare delle regole imposte dal Coni sarebbe Kresimir Loncar, centro croato di vent'anni. Il suo posto verrebbe preso da Joey Beard, americano con passaporto italiano controllato dalla Benetton già da due anni e reduce da buoni campionato sia in Italia, con Rimini, sia in Spagna. Una scelta dolorosa ma inevitabile se le condizioni dei tesseramenti rimarranno quelle prospettate ieri. In Ghirada però si guardano bene dal fare ipotesi premature. Prima di procedere con il mercato, bloccato un po' per tutte le formazioni italiane, il procuratore generale Maurizio Gherardini e il coach Ettore Messina vogliono attendere l'esito del Consiglio Federale in programma domani mattina alle 10.
In quella sede si parlerà (piuttosto animatamente a quanto pare) di extracomunitari e si fisseranno le soglie ufficiali, per ogni campionato, in materia di tesserati. Ma, soprattutto, particolare importante, si dovrà stabilire anche chi deve essere considerato comunitario: se solo i tesserati dei 15 paesi della Comunità Europea o anche gli atleti dei paesi "associati" come quelli della ex Jugoslavia. Inoltre dovrà essere chiarito se il tetto dei 150 visti concessi dal Coni al basket comprende anche i giocatori che già militano in Italia oppure no e se, in questo computo, rientrano o meno gli atleti tesserati a fine giugno. Insomma, i nodi da sciogliere sono molti e da ognuna di queste decisioni dipende la fisionomia delle squadre per la prossima stagione.A portare un po' di buon umore in Ghirada ci ha pensato Nachbar, che nei giorni scorsi era a Treviso per ultimare il trasloco prima di lanciarsi nella nuova avventura in Nba. Martedì è passato negli uffici della Benetton: baci e abbracci con tutti e la promessa che all'inizio del ritiro della squadra ritornerà per un ultimo saluto ai compagni con cui ha vinto lo scudetto.
Paolo Calia
Fonte: Il Gazzettino
