ROMA – Le squadre di serie A non potranno iscrivere a referto più di quattro giocatori extracomunitari per ogni partita. Tre dei giocatori a disposizione del coach per ogni singolo match dovranno obbligatoriamente essere italiani. Sono queste alcune delle decisioni prese ieri dal Consiglio della Fip, riunitosi per discutere dopo la delibera del Coni che ha assegnato alla Fip la quota massima di 150 visti per ingressi di atleti extracomunitari, fino al 31 maggio 2003. In serie A il limite di 4 extracomunitari a squadra vale anche per il tesseramento, ma dal discorso sono esclusi coloro che erano già sotto contratto dalla scorsa stagione, come i vari Becirovic e Smodis (Virtus Bologna) o Edney (Benetton). Per evitare il rischio che alcuni club si ritrovassero ad affrontare una Benetton o una Virtus con 6 o 7 extracomunitari, è stato utilizzato l'escamotage dell'iscrizione a referto. La Viola ha già quattro extracomunitari, di cui due sotto contratto dalla passata stagione (il nigeriano Eze e l'americano Williams) e un paio con cui ha raggiunto l'accordo nell'attuale mercato (il confermato Eubanks e il neo arrivato Ivory). Quindi ha la possibilità di prendere altri due extracomunitari (ma ne potranno giocare solo quattro) o di usufruire di un paio di tagli nel corso della stagione. Il gm Giuse Barrile è stato chiaro: «In questo momento i nostri extracomunitari sono Eze, Williams, Eubanks e Ivory. Per quanto riguarda l'ala grande ancora da prendere, rivolgeremo il nostro interesse al mercato dei comunitari». Quanto alla Legadue i nuovo extracomunitari tesserabili non potranno superare il limite di 3 per squadra, che vale anche per l'iscrizione a referto. In questo campionato cinque dei giocatori a referto per ogni singola partita dovranno essere italiani. Nel campionato femminile il limite alle extracomunitarie è invece di 2 nuovi tesseramenti a squadra e di 2 giocatrici che comunque possono essere iscritte a referto. Sette le giocatrici italiane che ogni squadra deve mandare in campo, in base a quanto è stato stabilito. Affrontato anche il problema degli arbitri, che minacciano lo sciopero bloccando così l'inizio dei vari campionati. La Fip un mese fa ha introdotto per la sola serie A il triplo arbitraggio stile NBA, i “fischietti” chiedono invece che il provvedimento venga allargato anche alla Legadue, con una lista unica per tutti i direttori di gara ed un minimo garantito per ciascuno di 20 partite (di cui tre in A). Il Consiglio della Fip, secondo quanto è scritto in una nota diffusa a fine riunione, «pur avendo esaminato le richieste dell'Aiap, ha deciso di confermare che per la stagione 2002/2003 i campionati professionistici saranno diretti da due liste distinte. A metà del campionato ci sarà un interscambio tra le due liste di tre arbitri». Ora si attende la replica del settore arbitrale, e quindi di sapere se lo sciopero verrà confermato.