MILANO — Un visto extraCee in meno per ogni squadra di A1, LegaDue e A1 Femminile rispetto alla delibera di qualche settimana fa: la decisione del consiglio federale della Fip più turbolento di sempre era nell'aria. Il «rimbrotto» pubblico del Coni per il numero eccessivo di extracomunitari nel campionato di basket era legittimo, ma la nuova disposizione arriva a fine luglio, in pieno mercato, e i club non l'hanno presa bene. Nulla cambia per la Metis Varese, che ha sotto contratto solo il siberiano Podkolzin e vuole tesserare altri due extracomunitari, mentre l'Olimpia Milano ha già detto di voler puntare sugli italiani (Corbelli ne vorrebbe sette, con lo slovacco Rancik, l'americano Kidd e un altro extracomunitario). L'Oregon Cantù, invece, deve far bene i suoi conti, perché al trio delle meraviglie Mc Cullough-Thornton-Stonerook potrà affiancare al massimo un altro Usa. Probabile la conferma di Todd Lindeman e la rinuncia a Sam Hines, ma la società deve cambiare strategia, cercare qualche italiano o affidarsi al mercato europeo, con gli agenti dei comunitari pronti al rialzo. In LegaDue c'è Pavia che, come le altre squadre, dovrà mettere sotto contratto almeno cinque italiani e avrà spazio solo per tre visti. Nel settore femminile la Pool Comense è perfettamente in regola. Coach Fossati ha il miglior nucleo italiano del campionato (è quasi il quintetto della Nazionale...), Andrade è portoghese, Samoroukova ha il passaporto greco. Dunque l'unica extraCee è la ceka Eva Antonikova. In più, Como con la nuova normativa ha diritto a chiedere un ulteriore visto per utilizzare in Eurolega un'altra straniera oppure per effettuare un taglio. Rob.Pac.