Lardo, cosa ha provato domenica sera? «Ho pensato ai ragazzi, al merito di questo gruppo di restare sempre unito, di lavorare con serenità soprattutto in questi ultimi due, difficilissimi, mesi. Si sarebbe potuti arrivare a questa partita quasi decisiva stanchi, sfiduciati, privi di energie, invece i veri valori di questo gruppo si sono visti, non tanto domenica scorsa quanto nei due mesi precedenti e nell’arrivare pronti a questo appuntamento. Si poteva correre il rischio di cadere in depressione. Non è stato così e non so quanti altri giocatori avrebbero sopportato una situazione del genere».
Come ha vissuto la partita dalla panchina? «Mi aspettavo una partita molto tesa e nervosa, come è stata, soprattutto all’inizio. Sapevo che non avremmo potuto avere un gioco fluido in attacco perchè l’innesto di due nuovi giocatori in un meccanismo come il nostro era ed è sicuramente difficile. Mi aspettavo, invece, una grande prova difensiva, grande determinazione ed il solito cuore: su questo non avevo dubbi».
Cosa temeva maggiormente? «Anche se penso di aver sempre tranquillizzato la squadra, temevo la gara con Imola dal punto di vista emotivo, ma non avevo dubbi riguardo la risposta che avrei avuto sul campo e, nella lunga settimana che ha preceduto la partita, ero molto fiducioso».
E’ stata una vittoria della "vecchia guardia". «Non a caso il break è scaturito quando in campo c’era proprio la "vecchia guardia": lì si è visto tutto il nostro spirito, la voglia di combattere, di levare il fiato agli avversari. Quella è stata la "chiave" della partita. Voglio ribadire il ringraziamento a questi straordinari ragazzi che ci hanno permesso di arrivare a questo punto con una squadra da mettere in campo».
Higgs e Burroughs hanno, comunque, influito positivamente. «Si sono calati subito nello spirito della squadra. Higgs, non avendo trovato la serata al tiro di Varese, si è messo al servizio della squadra e, soprattutto, nella seconda parte della gara ha offerto difesa e rimbalzi. Burroughs ha fatto vedere che, quando ci servivano due-tre canestri, ha messo dentro quelli che ci hanno tenuto a distanza Imola».
Un bel passo avanti, ma non è finita. «Non dobbiamo pensare di aver già raggiunto la salvezza: sarebbe un grave errore. Il nostro calendario è difficilissimo. In particolare, le prossime quattro partite sono tremende. Si potrebbe andare incontro ancora a gare proibitive, ma ricordo che questa squadra ha sempre stupito per quanto riguarda i miglioramenti. Non abbiamo tantissimo tempo per inserire al meglio i nuovi, ma non partiremo mai battuti con alcuno. Il primo obiettivo è la salvezza».
Ed il secondo? «Nel caso che nel giro di pochi giorni andassero bene tante cose, potremmo avere un altro obiettivo, da... capogiro per noi, come i play off. Dovremmo metterci molto del nostro e andare a vincere gare difficili. Il nostro traguardo principale è vincere due partite per essere sicuri di restare in A1, senza contare sui regali degli altri: forse potrebbe bastare anche una sola vittoria».
Si potrà rivedere la Müller di... Turner e Fajardo? «Penso ci si potrà adattare ad una situazione tattica leggermente diversa, ma non potremo riavere gli equilibri raggiunti dalla precedente formazione sia perchè allora c’erano quattro anni di intenso lavoro alle spalle sia per le caratteristiche diverse dei giocatori di adesso. Ma non è detto che non possiamo trovare altri equilibri che possano permettere una nostra identità di squadra che lotta sempre e con buon bilanciamento in attacco».
Non è un caso che si sia vinto non appena la "panchina" si sia allungata. «Avevo una grande sensazione: che da quando era cominciato il ciclo con i giocatori contati, anche se speravamo sempre in qualche colpaccio, sarebbe stato veramente difficile portare a casa qualche punto. C’era la grandissima fiducia in giocatori che si sono espressi alla pari con tutte le squadre, pur giocando alcuni fuori ruolo. La Müller con quattro piccoli ha fatto tremare Skipper e Benetton, ha perso all’ultimo secondo con Cantù, di poco con Reggio Calabria, avrebbe meritato di vincere a Biella, ha giocato alla pari con Varese e per tre quarti di gara con Pesaro: forse la gente non sempre ha capito quanto siano stati straordinari i ragazzi. E’ bastato avere un attimo di respiro ed una maggiore rotazione, in un giorno dove, comunque, i due rinforzi non hanno fatto cose determinanti, per tornare a vincere. Ci vengono molti, molti rimpianti pensando a quello che si sarebbe potuto fare con la formazione al completo, ma è inutile piangere su quanto accaduto».
Teme, ora, una flessione di chi ha "tirato la carretta" sino ad un passo dal traguardo? «Il nostro obiettivo è tenere alta concentrazione e tensione, pur capendo che ci sono giocatori che sono veramente al limite come energie. Ma il discorso salvezza non è chiuso e, comunque, possiamo anche giocarci qualcosa di più importante. Sarà nostro compiro star lì a stimolare, ma non credo che ce ne sarà bisogno». Turno prepasquale questa sera per le formazioni maschili di serie C2 e D. La Ferroli San Bonifacio è attesa da un test molto impegnativo sul campo del San Donà. I veneziani sono reduci dalla sconfitta sulla sirena a Castelfranco e per di più si sono visti togliere i due punti conquistati a Spresiano dal giudice sportivo che ha ordinato la ripetizione della partita. Per la squadra di Zilio un severo esame dopo la vittoria nel big-match contro il Battaglia. Trasferta insidiosa anche per il Brahma Legnago che a Silea cercherà di stoppare la preoccupante striscia di tre sconfitte consecutive; i trevigiani vogliono conservare il dodicesimo posto per vantare il fattore campo nei play-out, ma il Legnago non può perdere ancora terreno nella corsa verso i play-off.
In sere D la Nuova Azeta Atletico ospita in via Badile, ore 21, il Montebello, fanalino di coda del campionato contro il quale il team di Zangani punta a conquistare due punti salvezza per evitare i play-out.
Trasferta rischio per il Tosoni Villafranca che contro l¹inseguitrice Chioggia cercherà di creare un divario di sicurezza per mantenere il terzo posto.
Tutto in salita anche il confronto per il Verona Basket, atteso dal Limena, avversaria che insieme ad altre due contendenti è in lotta per il quarto posto, ultima posizione utile per la conquista delle sfide-promozione. Anche il team gialloblù, in posizione più favorevole rispetto ai cugini dell’Atletico, cerca punti sicurezza.
Fermi invece i campionati femminili che riprenderanno il primo fine-settimana di aprile.
Anna Perlini Renzo Puliero
Come ha vissuto la partita dalla panchina? «Mi aspettavo una partita molto tesa e nervosa, come è stata, soprattutto all’inizio. Sapevo che non avremmo potuto avere un gioco fluido in attacco perchè l’innesto di due nuovi giocatori in un meccanismo come il nostro era ed è sicuramente difficile. Mi aspettavo, invece, una grande prova difensiva, grande determinazione ed il solito cuore: su questo non avevo dubbi».
Cosa temeva maggiormente? «Anche se penso di aver sempre tranquillizzato la squadra, temevo la gara con Imola dal punto di vista emotivo, ma non avevo dubbi riguardo la risposta che avrei avuto sul campo e, nella lunga settimana che ha preceduto la partita, ero molto fiducioso».
E’ stata una vittoria della "vecchia guardia". «Non a caso il break è scaturito quando in campo c’era proprio la "vecchia guardia": lì si è visto tutto il nostro spirito, la voglia di combattere, di levare il fiato agli avversari. Quella è stata la "chiave" della partita. Voglio ribadire il ringraziamento a questi straordinari ragazzi che ci hanno permesso di arrivare a questo punto con una squadra da mettere in campo».
Higgs e Burroughs hanno, comunque, influito positivamente. «Si sono calati subito nello spirito della squadra. Higgs, non avendo trovato la serata al tiro di Varese, si è messo al servizio della squadra e, soprattutto, nella seconda parte della gara ha offerto difesa e rimbalzi. Burroughs ha fatto vedere che, quando ci servivano due-tre canestri, ha messo dentro quelli che ci hanno tenuto a distanza Imola».
Un bel passo avanti, ma non è finita. «Non dobbiamo pensare di aver già raggiunto la salvezza: sarebbe un grave errore. Il nostro calendario è difficilissimo. In particolare, le prossime quattro partite sono tremende. Si potrebbe andare incontro ancora a gare proibitive, ma ricordo che questa squadra ha sempre stupito per quanto riguarda i miglioramenti. Non abbiamo tantissimo tempo per inserire al meglio i nuovi, ma non partiremo mai battuti con alcuno. Il primo obiettivo è la salvezza».
Ed il secondo? «Nel caso che nel giro di pochi giorni andassero bene tante cose, potremmo avere un altro obiettivo, da... capogiro per noi, come i play off. Dovremmo metterci molto del nostro e andare a vincere gare difficili. Il nostro traguardo principale è vincere due partite per essere sicuri di restare in A1, senza contare sui regali degli altri: forse potrebbe bastare anche una sola vittoria».
Si potrà rivedere la Müller di... Turner e Fajardo? «Penso ci si potrà adattare ad una situazione tattica leggermente diversa, ma non potremo riavere gli equilibri raggiunti dalla precedente formazione sia perchè allora c’erano quattro anni di intenso lavoro alle spalle sia per le caratteristiche diverse dei giocatori di adesso. Ma non è detto che non possiamo trovare altri equilibri che possano permettere una nostra identità di squadra che lotta sempre e con buon bilanciamento in attacco».
Non è un caso che si sia vinto non appena la "panchina" si sia allungata. «Avevo una grande sensazione: che da quando era cominciato il ciclo con i giocatori contati, anche se speravamo sempre in qualche colpaccio, sarebbe stato veramente difficile portare a casa qualche punto. C’era la grandissima fiducia in giocatori che si sono espressi alla pari con tutte le squadre, pur giocando alcuni fuori ruolo. La Müller con quattro piccoli ha fatto tremare Skipper e Benetton, ha perso all’ultimo secondo con Cantù, di poco con Reggio Calabria, avrebbe meritato di vincere a Biella, ha giocato alla pari con Varese e per tre quarti di gara con Pesaro: forse la gente non sempre ha capito quanto siano stati straordinari i ragazzi. E’ bastato avere un attimo di respiro ed una maggiore rotazione, in un giorno dove, comunque, i due rinforzi non hanno fatto cose determinanti, per tornare a vincere. Ci vengono molti, molti rimpianti pensando a quello che si sarebbe potuto fare con la formazione al completo, ma è inutile piangere su quanto accaduto».
Teme, ora, una flessione di chi ha "tirato la carretta" sino ad un passo dal traguardo? «Il nostro obiettivo è tenere alta concentrazione e tensione, pur capendo che ci sono giocatori che sono veramente al limite come energie. Ma il discorso salvezza non è chiuso e, comunque, possiamo anche giocarci qualcosa di più importante. Sarà nostro compiro star lì a stimolare, ma non credo che ce ne sarà bisogno». Turno prepasquale questa sera per le formazioni maschili di serie C2 e D. La Ferroli San Bonifacio è attesa da un test molto impegnativo sul campo del San Donà. I veneziani sono reduci dalla sconfitta sulla sirena a Castelfranco e per di più si sono visti togliere i due punti conquistati a Spresiano dal giudice sportivo che ha ordinato la ripetizione della partita. Per la squadra di Zilio un severo esame dopo la vittoria nel big-match contro il Battaglia. Trasferta insidiosa anche per il Brahma Legnago che a Silea cercherà di stoppare la preoccupante striscia di tre sconfitte consecutive; i trevigiani vogliono conservare il dodicesimo posto per vantare il fattore campo nei play-out, ma il Legnago non può perdere ancora terreno nella corsa verso i play-off.
In sere D la Nuova Azeta Atletico ospita in via Badile, ore 21, il Montebello, fanalino di coda del campionato contro il quale il team di Zangani punta a conquistare due punti salvezza per evitare i play-out.
Trasferta rischio per il Tosoni Villafranca che contro l¹inseguitrice Chioggia cercherà di creare un divario di sicurezza per mantenere il terzo posto.
Tutto in salita anche il confronto per il Verona Basket, atteso dal Limena, avversaria che insieme ad altre due contendenti è in lotta per il quarto posto, ultima posizione utile per la conquista delle sfide-promozione. Anche il team gialloblù, in posizione più favorevole rispetto ai cugini dell’Atletico, cerca punti sicurezza.
Fermi invece i campionati femminili che riprenderanno il primo fine-settimana di aprile.
Anna Perlini Renzo Puliero