PESARO — Sereno e tranquillo è il commento del direttore generale della Scavolini Ario Costa sulle decisioni adottate ieri dal Consiglio Federale in merito al tesseramento di giocatori extracomunitari per la prossima stagione. «Avevamo percepito da tempo certi problemi — dice Costa — e abbiamo orientato tutto il nostro mercato in perfetta sintonia con le norme che poi sono state decise ieri. Non abbiamo nessun commento da fare, salvo sperare che d'ora in avanti le regole siano sempre prese e applicate in modo preciso e chiaro». Le decisioni adottate ieri dal Consiglio della Federazione Basket erano già nell'aria: nel prossimo campionato le squadre di serie A non potranno iscrivere a referto più di quattro giocatori extracomunitari per ogni partita e, sempre per ogni partita, a disposizione dell'allenatore ci dovranno essere obbligatoriamente tre giocatori italiani. Comunque, fino al 31 maggio 2003, i nuovi ingressi in Italia di atleti extracomunitari non potranno superare le 150 unità, quota decisa dal Coni per quanto riguarda il basket e già comunicata alla Federazione.
Saranno al massimo quattro anche i giocatori extracomunitari che possono essere tesserati da ogni squadra di serie A, ma a questi vanno aggiunti quelli che erano già sotto contratto dalla scorsa stagione. E siccome alcune società ne hanno sotto contratto già parecchi, ecco che, per pareggiare la situazione, è stato introdotto il limite dei quattro che possono essere iscritti a referto. Nel caso specifico della Scavolini sotto contratto dallo scorso anno c'è già Beric, al quale, volendo, la società potrà aggiungere altri tre nomi di extracomunitari (oltre al già firmato Aaron McGhee). «Non credo che arriveremo a sfruttare l'intera quota subito, per lo meno uno ce lo terremo di riserva — dice ancora Costa — quest'anno ci siamo dati dei principi da seguire e li seguiremo. Ripeto, ci stiamo muovendo in perfetta armonia con quanto deciso ieri». Le norme che limitano l'ingresso e il tesseramento degli extracomunitari potrebbero avere anche un effetto indotto e positivo per la Scavolini per quanto riguarda la posizione di Traina (foto): «Lui — dice Costa — ha un passaporto italiano e questo, nella nuova situazione che regolamenta i tesseramenti, potrebbe fare salire la sua appetibilità sul mercato». Per il resto? «Per il resto — continua Costa — non c'è nulla di nuovo». La Lega Basket ha invece espresso riserve sulle decisioni della Federzione e ne discuterà nella riunione di dopodomani.
Saranno al massimo quattro anche i giocatori extracomunitari che possono essere tesserati da ogni squadra di serie A, ma a questi vanno aggiunti quelli che erano già sotto contratto dalla scorsa stagione. E siccome alcune società ne hanno sotto contratto già parecchi, ecco che, per pareggiare la situazione, è stato introdotto il limite dei quattro che possono essere iscritti a referto. Nel caso specifico della Scavolini sotto contratto dallo scorso anno c'è già Beric, al quale, volendo, la società potrà aggiungere altri tre nomi di extracomunitari (oltre al già firmato Aaron McGhee). «Non credo che arriveremo a sfruttare l'intera quota subito, per lo meno uno ce lo terremo di riserva — dice ancora Costa — quest'anno ci siamo dati dei principi da seguire e li seguiremo. Ripeto, ci stiamo muovendo in perfetta armonia con quanto deciso ieri». Le norme che limitano l'ingresso e il tesseramento degli extracomunitari potrebbero avere anche un effetto indotto e positivo per la Scavolini per quanto riguarda la posizione di Traina (foto): «Lui — dice Costa — ha un passaporto italiano e questo, nella nuova situazione che regolamenta i tesseramenti, potrebbe fare salire la sua appetibilità sul mercato». Per il resto? «Per il resto — continua Costa — non c'è nulla di nuovo». La Lega Basket ha invece espresso riserve sulle decisioni della Federzione e ne discuterà nella riunione di dopodomani.
Fonte: Il Resto del Carlino