Tanti gli spettatori che hanno affollato le tribune di Largo Portesin, a Porto Santa Margherita di Caorle (Venezia) a pochi metri dalla spiaggia, dove sono dislocati i campi di gioco della Conference "Mars Ice Cream" di "Beach & Basket", Campionato Italiano di basket 3 contro 3. Le iscrizioni ben superiori alle previsioni hanno consentito anche la disputa di incontri di preselezione per Junior e Femminile.
Proprio in quest'ultima categoria si è registrato il graditissimo ritorno delle "Ci penserò", ragazze tutte provenienti da Concordia Sagittaria (Venezia), o per meglio dire le campionesse italiane di categoria in carica che al nome della squadra avrebbero dovuto... pensarci già dall'anno scorso, come avevano annunciato. Silvia Miorin, Silvia Rossi, Chiara Bergamo e Anna David, tra l'altro, hanno bissato anche il successo di Conference sempre a Caorle, circostanza di ottimo auspicio in vista della Finalissima Nazionale a Gaeta del 4 agosto. ! Secca la vittoria di fronte alle pur agguerrite "Sister", quattro ragazze di Bolzano che almeno nelle intenzioni non avrebbero dovuto essere presenti alla tappa di Caorle. Laura Da Damos, 30 anni, Claudia Picus, 27, Stefania Baldi, 30, e Alessandra Vigorito, 29, non avevano infatti programmato la partecipazione a questa Conference. "Siamo state convinte in extremis - ci confessano - dalle ragazze di un'altra squadra, le 'Choice' ", tra l'altro poi eliminate. "Non pensavamo assolutamente - proseguono le altoatesine - di poter centrare un così eccellente risultato, se solo immaginate che ben tre di noi non si sono potute allenare per vari motivi. L'esperienza ci è piaciuta a tal punto - concludono - che non mancherà l'occasione di ritentare già dall'anno prossimo, magari puntando a qualcosa di più se riusciremo ad allenarci...".
La Picus, tra l'altro, era in corsa per l'incoronazione a "Miss Superbasket", il concorso abbinato al noto settimanale specializzato che ad ogni Con! ference premia la regina del playground tra le concorrenti in gara nella categoria Femminile, selezionata in base a criteri di simpatia, conoscenza delle regole del basket e capacità tecniche. La giuria, composta da Guido Toso di "Emergency", Lorenzo De Salvo di RCS ha premiato la trentaduenne Martina Colussi, originaria di Casarsa della Delizia (Pordenone) ma residente per motivi lavorativi a Biella (è agente di viaggio). La Colussi, da due anni lontana dai campi di gioco per la nascita della piccola Viola (10 mesi e mezzo, ieri in tribuna a 'tifare' per la mamma), era in gara con le "Barcollai", nome che corrisponde alle lettere iniziali dei cognomi delle tre cestiste. Dunque un appellativo quantomai composito ma sicuramente efficace almeno per lei, che aveva chiesto il voto affermando che sarebbe stato giusto premiare "donne più mature". E ne aveva ben donde, tanto da convincere anche qualcuno del pubblico a scriverle nel concorso del più bell'SMS indirizzato alla candid! ata-miss "Alla mamma più dolce del mondo". Martina Colussi ha così tolto lo scettro di "Miss Superbasket" di Caorle ad Anna David delle "Ci penserò".
Tra gli altri appuntamenti collaterali, la gara di tiro da 3 e 5 punti del sabato - con un eccellente 6 su 10 - è andata al ventenne playmaker Mattia Caroldi, di Mestre (Venezia), terzo posto in B/1 quest'anno con Montichiari e in procinto di passare a Cento (sempre B/1) dopo l'esperienza con l'Under 20 che l'ha portato ad un passo dal partecipare agli Europei di categoria in corso in Lituania, mentre quella dei "Golden Shots" è stata appannaggio di Simone Volpato, sedicenne play-guardia di Marghera (Venezia) in forza ai Cadetti dei Giants Marghera, che è riuscito a segnare due canestri da bendato e uno da metacampo, ma non quello di rimbalzo dalla linea dei tre punti.
Lo stesso Volpato si è poi preso la soddisfazione di vincere anche la finalissima Junior con i "Raw Blow", che in squadra vedono anche il sedicenne Angel! o Smith e il diciassettenne Anderson Tegon. "E' tutto bello, bellissimo, quasi non ci crediamo di poter disputare la finalissima nazionale a Gaeta - ci raccontano con entusiasmo -. Dobbiamo ringraziare il nostro coach, Francesco Volpato, ma anche gli 'dei' del basket che ci hanno aiutato a conquistare un risultato così prestigioso". I "Raw Blow" hanno superato in una finale molto ben giocata tecnicamente i "Peter Punk", Marco Tiseno, Giulio Storer, Federico Vincenti e Marco Picchierru.
Proprio in quest'ultima categoria si è registrato il graditissimo ritorno delle "Ci penserò", ragazze tutte provenienti da Concordia Sagittaria (Venezia), o per meglio dire le campionesse italiane di categoria in carica che al nome della squadra avrebbero dovuto... pensarci già dall'anno scorso, come avevano annunciato. Silvia Miorin, Silvia Rossi, Chiara Bergamo e Anna David, tra l'altro, hanno bissato anche il successo di Conference sempre a Caorle, circostanza di ottimo auspicio in vista della Finalissima Nazionale a Gaeta del 4 agosto. ! Secca la vittoria di fronte alle pur agguerrite "Sister", quattro ragazze di Bolzano che almeno nelle intenzioni non avrebbero dovuto essere presenti alla tappa di Caorle. Laura Da Damos, 30 anni, Claudia Picus, 27, Stefania Baldi, 30, e Alessandra Vigorito, 29, non avevano infatti programmato la partecipazione a questa Conference. "Siamo state convinte in extremis - ci confessano - dalle ragazze di un'altra squadra, le 'Choice' ", tra l'altro poi eliminate. "Non pensavamo assolutamente - proseguono le altoatesine - di poter centrare un così eccellente risultato, se solo immaginate che ben tre di noi non si sono potute allenare per vari motivi. L'esperienza ci è piaciuta a tal punto - concludono - che non mancherà l'occasione di ritentare già dall'anno prossimo, magari puntando a qualcosa di più se riusciremo ad allenarci...".
La Picus, tra l'altro, era in corsa per l'incoronazione a "Miss Superbasket", il concorso abbinato al noto settimanale specializzato che ad ogni Con! ference premia la regina del playground tra le concorrenti in gara nella categoria Femminile, selezionata in base a criteri di simpatia, conoscenza delle regole del basket e capacità tecniche. La giuria, composta da Guido Toso di "Emergency", Lorenzo De Salvo di RCS ha premiato la trentaduenne Martina Colussi, originaria di Casarsa della Delizia (Pordenone) ma residente per motivi lavorativi a Biella (è agente di viaggio). La Colussi, da due anni lontana dai campi di gioco per la nascita della piccola Viola (10 mesi e mezzo, ieri in tribuna a 'tifare' per la mamma), era in gara con le "Barcollai", nome che corrisponde alle lettere iniziali dei cognomi delle tre cestiste. Dunque un appellativo quantomai composito ma sicuramente efficace almeno per lei, che aveva chiesto il voto affermando che sarebbe stato giusto premiare "donne più mature". E ne aveva ben donde, tanto da convincere anche qualcuno del pubblico a scriverle nel concorso del più bell'SMS indirizzato alla candid! ata-miss "Alla mamma più dolce del mondo". Martina Colussi ha così tolto lo scettro di "Miss Superbasket" di Caorle ad Anna David delle "Ci penserò".
Tra gli altri appuntamenti collaterali, la gara di tiro da 3 e 5 punti del sabato - con un eccellente 6 su 10 - è andata al ventenne playmaker Mattia Caroldi, di Mestre (Venezia), terzo posto in B/1 quest'anno con Montichiari e in procinto di passare a Cento (sempre B/1) dopo l'esperienza con l'Under 20 che l'ha portato ad un passo dal partecipare agli Europei di categoria in corso in Lituania, mentre quella dei "Golden Shots" è stata appannaggio di Simone Volpato, sedicenne play-guardia di Marghera (Venezia) in forza ai Cadetti dei Giants Marghera, che è riuscito a segnare due canestri da bendato e uno da metacampo, ma non quello di rimbalzo dalla linea dei tre punti.
Lo stesso Volpato si è poi preso la soddisfazione di vincere anche la finalissima Junior con i "Raw Blow", che in squadra vedono anche il sedicenne Angel! o Smith e il diciassettenne Anderson Tegon. "E' tutto bello, bellissimo, quasi non ci crediamo di poter disputare la finalissima nazionale a Gaeta - ci raccontano con entusiasmo -. Dobbiamo ringraziare il nostro coach, Francesco Volpato, ma anche gli 'dei' del basket che ci hanno aiutato a conquistare un risultato così prestigioso". I "Raw Blow" hanno superato in una finale molto ben giocata tecnicamente i "Peter Punk", Marco Tiseno, Giulio Storer, Federico Vincenti e Marco Picchierru.