REGGIO CALABRIA – Domani a Bologna si svolgerà una riunione informale della Lega basket per discutere un po' delle novità in materia di extracomunitari decise dalla Federazione. Decisioni che, ovviamente, la Lega non accetta supinamente – ci sarebbe da sorprendersi del contrario! – e dunque ha convocato tutte le società di serie A per discutere sul da farsi.
LE STRATEGIE. Tuttavia, in attesa di trovare una soluzione che possa salvare capra e cavoli, la Viola non resta inoperosa. Anzi il g.m. Giuse Barrile tesse le fila per cercare di costruire, nonostante le restrizioni dell'ultimora, ugualmente una squadra altamente competitiva. Dopo la firma di Titus Ivory, l'organico della Viola è stato virtualmente completato e sulla carta è altamente competitivo. Certo ci sono alcune incognite da risolvere nell'equazione di coach Lardo, ma tutto lascia sperare che si possa risolvere per il meglio.
LE INCOGNITE. Coach Lardo dovrà gestire il dopo-Montecchia e non sarà facile. Il g.m. Barrile è convinto che la coppia Rombaldoni-Lamma è uguale a quella Montecchia-Blasi. «Anzi, se dovessi scegliere a bocce ferme, confermerei Rombaldoni-Lamma», dice Barrile. La seconda incognita riguarda il ruolo di ala forte che dovrà essere coperto dopo la rinuncia a Tony Tucker.
L'ALA GRANDE. L'uomo dei sogni della Viola era Marko Tusek, ala grande di grande talento che avrebbe messo a posto tutti i tasselli del mosaico della Viola. Con Alan Tomidy avrebbe completato il tandem degli uomini sotto canestro, dando alla Viola grande concretezza, forza fisica e taglia atletica per le lotte cruente sotto i tabelloni. Ma, appunto, era un sogno. Tusek ha scatenato gli appetiti di tante società, il suo prezzo è lievitato e poi è extracomunitario. Dunque, fuori dalla portata della Viola. «Con queste regole e questo mercato – dice Barrile – ci può interessare qualche francese o qualche lungo greco. Tuttavia, il prezzo dei comunitari è cresciuto di colpo non appena è stata resa la decisione della Federbasket».
DELFINO. Un capitolo a parte si merita il fuoriclasse argentino. Carlos è attualmente un giocatore della Viola. Meglio: Carlos attualmente è l'unico giocatore della Viola che disputerà i Mondiali di Indianapolis. Si narra che si stia preparando con grande puntiglio alla sfida mondiale che si svolgerà nel cuore dello Stato dell'Indiana, dove ci saranno puntati tutti gli occhi degli scout Nba. È naturale che se Delfino dovesse giocare un grande Mondiale mettendo in luce tutto il suo straordinario talento e le sue infinite potenzialità, le sirene degli States comincerebbero a diventare irresistibile e la Viola dovrà farsi da parte. Ma qui cominciamo a percorrere il campo delle ipotesi fantasiose...
GLI ENTI. La società di Silipo confida sempre negli impegni presi dagli Enti per dare sostegno alla sua squadra. E confida anche nella risposta che i tifosi gli daranno in questa campagna abbonamenti per capire quanto i suoi sforzi sono graditi alla città. Il futuro della Viola dipende anche dalle risposte che giungeranno a Silipo e soci.
Piero Gaeta
LE STRATEGIE. Tuttavia, in attesa di trovare una soluzione che possa salvare capra e cavoli, la Viola non resta inoperosa. Anzi il g.m. Giuse Barrile tesse le fila per cercare di costruire, nonostante le restrizioni dell'ultimora, ugualmente una squadra altamente competitiva. Dopo la firma di Titus Ivory, l'organico della Viola è stato virtualmente completato e sulla carta è altamente competitivo. Certo ci sono alcune incognite da risolvere nell'equazione di coach Lardo, ma tutto lascia sperare che si possa risolvere per il meglio.
LE INCOGNITE. Coach Lardo dovrà gestire il dopo-Montecchia e non sarà facile. Il g.m. Barrile è convinto che la coppia Rombaldoni-Lamma è uguale a quella Montecchia-Blasi. «Anzi, se dovessi scegliere a bocce ferme, confermerei Rombaldoni-Lamma», dice Barrile. La seconda incognita riguarda il ruolo di ala forte che dovrà essere coperto dopo la rinuncia a Tony Tucker.
L'ALA GRANDE. L'uomo dei sogni della Viola era Marko Tusek, ala grande di grande talento che avrebbe messo a posto tutti i tasselli del mosaico della Viola. Con Alan Tomidy avrebbe completato il tandem degli uomini sotto canestro, dando alla Viola grande concretezza, forza fisica e taglia atletica per le lotte cruente sotto i tabelloni. Ma, appunto, era un sogno. Tusek ha scatenato gli appetiti di tante società, il suo prezzo è lievitato e poi è extracomunitario. Dunque, fuori dalla portata della Viola. «Con queste regole e questo mercato – dice Barrile – ci può interessare qualche francese o qualche lungo greco. Tuttavia, il prezzo dei comunitari è cresciuto di colpo non appena è stata resa la decisione della Federbasket».
DELFINO. Un capitolo a parte si merita il fuoriclasse argentino. Carlos è attualmente un giocatore della Viola. Meglio: Carlos attualmente è l'unico giocatore della Viola che disputerà i Mondiali di Indianapolis. Si narra che si stia preparando con grande puntiglio alla sfida mondiale che si svolgerà nel cuore dello Stato dell'Indiana, dove ci saranno puntati tutti gli occhi degli scout Nba. È naturale che se Delfino dovesse giocare un grande Mondiale mettendo in luce tutto il suo straordinario talento e le sue infinite potenzialità, le sirene degli States comincerebbero a diventare irresistibile e la Viola dovrà farsi da parte. Ma qui cominciamo a percorrere il campo delle ipotesi fantasiose...
GLI ENTI. La società di Silipo confida sempre negli impegni presi dagli Enti per dare sostegno alla sua squadra. E confida anche nella risposta che i tifosi gli daranno in questa campagna abbonamenti per capire quanto i suoi sforzi sono graditi alla città. Il futuro della Viola dipende anche dalle risposte che giungeranno a Silipo e soci.
Piero Gaeta
