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E' Mazique il desiderio nascosto di Melillo

Tante idee e pochi affari negli Usa. Roseto aspetta gli indecisi Santiago e Attruia

ROSETO. E' tornato dagli Stati Uniti con un taccuino pieno zeppo di appunti ma senza il contratto del giocatore che manca per completare il quintetto con il quale andrà a cominciare la sua quarta stagione (non consecutiva) a Roseto. Così, Phil Melillo, invece di godersi in santa pace questi ultimi giorni di vacanza, resta incollato ai vari telefonini (c'è chi è pronto a giurare che ne gestisce addirittura tre), cercando da un lato di capire le intenzioni degli indecisi, Santiago e Attruia, dall'altro, di sondare il mercato alla ricerca dei due ruoli mancanti: play/guardia e centro.
«Abbiamo ancora un po' di tempo per decidere ma non troppo» conferma Melillo. In settimana faremo ancora un tentativo per Santiago e Attruia e se la situazione dovesse restare allo stato attuale decideremo diversamente. Con Santiago abbiamo raggiunto un accordo di massima, tuttavia il giocatore vorrebbe aspettare fino alla conclusione dei campionati del mondo per una eventuale chiamata dalla Nba. E' evidente che se a quel punto dovesse arrivare noi resteremmo con un pugno di mosche in mano, per giunta a pochissimi giorni dall'inizio della stagione. Per quanto riguarda Attruia il giocatore è in "stand by", nel senso che non ha ancora preso una decisione definitiva riguardo il suo futuro. Io e "Steve" abbiamo lo stesso agente e pertanto ho indirettamente sue notizie, quasi quotidianamente, e lui resta per caratteristiche tecniche e tattiche la mia prima opzione, ma a questo punto non dipende più dalla nostra volontà».
Le alternative, al momento, non sono tante, soprattutto per il ruolo di pivot.
«A Boston ho avuto l'opportunità di ammirare Mario Bennet, che ha fatto molto bene nel campionato francese ed è tra quelli che hanno buone possibilità di strappare un contratto nella Nba» prosegue il coach del Roseto Basket Town. «Il fatto è che ha un ingaggio piuttosto alto e per caratteristiche mi sembra più un "quattro" che un giocatore d'area. Piuttosto mi ha impressionato molto il giovane nigeriano Olumide Oyedeji, reduce da due grandi stagioni in Germania, ma quando eravamo sul punto di contattarlo è stato firmato dagli Orlando Magic. Un brutto colpo, perché non mi aspettavo che un giocatore di appena 21 anni potesse fare il grande salto in tempi così brevi. La Summer League di Boston è stata molto interessante, per il ruolo di play/guardia c'erano due prospettive interessanti quali Lakovic e Rakocevic, ma sul primo ci sono la Skipper e il Panathinaikos e quando abbiamo chiesto informazioni le cifre che ci hanno prospettato sono enormi».
Anche sul fronte italiano la pista Bonora sembra essersi improvvisamente superaffollata.
«Bonora aveva un contratto "importante" alla Kinder» precisa Melillo «e il fatto che a lui si interessano Roma e Milano gli offre l'opportunità di restare in una certa fascia di guadagno che noi non possiamo garantirgli. Certo, lui resta un giocatore che ci interessa ma non sarà facile strapparlo alla concorrenza».
La decisione del Coni di ridurre il numero complessivo di extracomunitari e quella successiva della Fip di limitare a quattro la presenza degli extracomunitari a referto e di imporre un minimo di 3 giocatori italiani non ha colto di sorpresa Melillo: «Quando abbiamo aderito alla Uleb Cup, abbiamo scelto di formare una squadra con due extracomunitari, quindi non vedo il problema».
Probabilmente, tuttavia, il nuovo Roseto, che si radunerà in sede il 7 agosto (nel tardo pomeriggio) per consentire di espletare le visite mediche, avrà tre extracomunitari: Monroe, il pivot, per il cui ruolo il nome più gettonato, anche se Melillo non lo lascia intendere, è quello dell'ex triestino M.C. Mazique (27 anni, 206 cm., 15,5 punti e 7 rimbalzi/partita in 31,7' di utilizzo medio la scorsa stagione), e uno tra Sean Colson, James Collins, Sam Mack e David Vanterpool, a meno di un ripensamento di Stefano Attruia.
L'interessamento a Mazique è confermato dall'identikit che lo stesso Melillo fornisce del suo centro ideale: «Premesso che Santiago è un buon giocatore, qualora non dovesse arrivare (ma a questo punto la rinuncia al portoricano sembra scontata, ndc) mi piacerebbe un giocatore più atletico, più verticale, con punti nelle mani e in grado di correre bene in campo aperto. Insomma un Burditt con 3-4 centimetri in più».
Sfumato Oyedeji, quello fatto dal coach del Roseto sembra il ritratto di M.C. Mazique che, a questo punto, potrebbe essere il prossimo colpo annunciato dalla società del presidente Amadio, oltre al nome dello sponsor.
Giorgio Pomponi
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