PESARO — Tra meno di un mese la nuova Scavolini sarà già in campo: e basterà percorrere 35 km verso nord per vedere all'opera i biancorossi di Crespi. Il 23 agosto al palasport di Rimini (ore 21) la Vuelle aprirà il suo precampionato sfidando Providence University nell'ambito del «Meeting dell'amicizia». E' una nuova data, precedente rispetto all'esordio che era previsto il 27 e 28 agosto a San Marino (con Kinder, Rimini e Osimo). Chiaro che adesso la curiosità è sapere come sarà completata la nuova squadra, quali saranno gli altri quattro pezzi del puzzle che Crespi e lo staff dirigenziale sceglieranno: all'appello mancano due lunghi e due esterni, perchè sembra ormai assodato che Traina lascerà Pesaro: Brad vorrebbe giocare titolare mentre le intenzioni sono quelle di partire in quintetto con una guardia americana e Beric come ala piccola: «Lui è un giocatore che ha un ottimo mercato — conferma Lucio Zanca, appena rientrato dalla Sardegna — è desiderio comune cambiare strada perciò penso che alla fine decideremo di separarci».
Per quanto riguarda la guardia, la Scavolini punta a prendere un giocatore di un certo spessore: uno che possa completarsi bene con Pecile e Beric a livello tecnico e di chimica, ma che sappia anche dire la sua in fase offensiva. La sua scelta sarà la mossa chiave del mercato biancorosso e non è scontato che sia un «collegiale», forse c'è la disponibilità a fare un sacrificio in più per consegnare a Crespi una pedina che possa alzare il livello del pacchetto degli esterni.
Parallelamente, si va verso la definizione del reparto lunghi: come a Biella, il coach punta ad avere quattro giocatori abbastanza diversi come caratteristiche, per poter fronteggiare qualsiasi situazione a livello tattico. Non è escluso che dopo due giocatori abbastanza interni come McGhee e Lacey, uno dei due (forse il quarto lungo) possa essere un elemento un po' più perimetrale; mentre sul gigante Christoffersen, 2.18, di passaporto danese, che esce da Oregon, ci sono già idee abbastanza precise.
Intanto, domani è prevista un'altra giornata calda in Lega: non solo perché uscirà finalmente il calendario, ma soprattutto è prevista una protesta feroce in assemblea contro l'ultima decisione della Fip che ha modificato ancora le regole del mercato. Pesaro - con Pecile, Gigena e Malaventura - è a posto, ma la grana è destinata a venir fuori: non tutti i club sono d'accordo sul numero minimo di tre italiani a referto, è stata una mossa sorprendente che ha spiazzato molte società e che comunque andrebbe incontro al sicuro fallimento se qualcuno dovesse far ricorso ai tribunali per utilizzare quanti comunitari vuole.
Elisabetta Ferri
Per quanto riguarda la guardia, la Scavolini punta a prendere un giocatore di un certo spessore: uno che possa completarsi bene con Pecile e Beric a livello tecnico e di chimica, ma che sappia anche dire la sua in fase offensiva. La sua scelta sarà la mossa chiave del mercato biancorosso e non è scontato che sia un «collegiale», forse c'è la disponibilità a fare un sacrificio in più per consegnare a Crespi una pedina che possa alzare il livello del pacchetto degli esterni.
Parallelamente, si va verso la definizione del reparto lunghi: come a Biella, il coach punta ad avere quattro giocatori abbastanza diversi come caratteristiche, per poter fronteggiare qualsiasi situazione a livello tattico. Non è escluso che dopo due giocatori abbastanza interni come McGhee e Lacey, uno dei due (forse il quarto lungo) possa essere un elemento un po' più perimetrale; mentre sul gigante Christoffersen, 2.18, di passaporto danese, che esce da Oregon, ci sono già idee abbastanza precise.
Intanto, domani è prevista un'altra giornata calda in Lega: non solo perché uscirà finalmente il calendario, ma soprattutto è prevista una protesta feroce in assemblea contro l'ultima decisione della Fip che ha modificato ancora le regole del mercato. Pesaro - con Pecile, Gigena e Malaventura - è a posto, ma la grana è destinata a venir fuori: non tutti i club sono d'accordo sul numero minimo di tre italiani a referto, è stata una mossa sorprendente che ha spiazzato molte società e che comunque andrebbe incontro al sicuro fallimento se qualcuno dovesse far ricorso ai tribunali per utilizzare quanti comunitari vuole.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino
