FABRIANO — Tranquilli, l'ambiente resta compatto. Un messaggio univoco quello che arriva dalle parole di coach e presidente, quasi una sprone alla squadra a guardare oltre e puntare l'attenzione al derby di sabato (PalaIandesit, ore 20,30) con la Scavolini piuttosto che al rovescio di Udine. E, soprattutto, a quell'episodio in ogni caso destinato a far discutere.
«Niente di grave». Tolto a quattro minuti dal termine dei regolamentari, Monroe (di norma compassatissimo) ha scosso visibilmente il capo e agitato un po' le braccia, dimostrando di mal digerire la sostituzione nella fasi decisivi del confronto in suolo friulano. Volto corrucciato poi riproposto quando è stato reinserito come arma tattica negli ultimi otto secondi e rimesso di nuovo in panca in avvio del supplementare. Quel che si dice una scelta coraggiosa e controcorrente in merito al miglior cannoniere del campionato sulla quale il tecnico si limita a poche parole di commento. «Se un giocatore esce malvolentieri si vede che tiene alla squadra e a fornire il suo contributo», sottolinea il nocchiero biancazzurro. «Comunque con Rodney nessun problema. Dopo tre anni insieme ormai ci conosciamo talmente bene da costruire un rapporto di notevole stima reciproca».
«Non mi preoccupo». Parole che fanno rima con quelle pronunciate dal presidente Claudio Biondi, ugualmente improntate alla serenità. «Non credo che quanto accaduto possa 'inficiare' l'ambiente», rileva il massimo dirigente. «Il gruppo resta unito e ritengo che lo sia ancor di più da quando abbiamo comunicato di non voler tornare sul mercato e rendere ancora più forte la fiducia nei confronti di questo organico. No, non vedo incrinature e lo dico con la stessa schiettezza con cui a suo tempo criticai la squadra minacciando di congelare gli stipendi e chiesi chiarimenti all'allenatore. Siamo e restiamo compatti, perché sabato c'è il derby e il presidente vuole vincere…».
Obiettivo play-off. I quattro punti di margine sulla tredicesima (e il due a zero su Biella e Avellino) consentono al Fabriano Banca Marche di guardare con fiducia alla possibilità di centrare l'accesso al primo turno della fase successiva, ma è chiaro che per arrivare sotto l'ultimo striscione serviranno almeno un altro paio di vittorie di qui al termine della fase regolare. «La Scavolini? E' una formazione costruita per partecipare al gran galà dello scucdetto e sulla sue capacità tecniche c'è ben poco da aggiungere», evidenza Lasi. «Comunque la vedremo all'opera domani sera in Eurolega con la Benetton per comprendere meglio la sua condizione psicofisica».
Alessandro Di Marco
«Niente di grave». Tolto a quattro minuti dal termine dei regolamentari, Monroe (di norma compassatissimo) ha scosso visibilmente il capo e agitato un po' le braccia, dimostrando di mal digerire la sostituzione nella fasi decisivi del confronto in suolo friulano. Volto corrucciato poi riproposto quando è stato reinserito come arma tattica negli ultimi otto secondi e rimesso di nuovo in panca in avvio del supplementare. Quel che si dice una scelta coraggiosa e controcorrente in merito al miglior cannoniere del campionato sulla quale il tecnico si limita a poche parole di commento. «Se un giocatore esce malvolentieri si vede che tiene alla squadra e a fornire il suo contributo», sottolinea il nocchiero biancazzurro. «Comunque con Rodney nessun problema. Dopo tre anni insieme ormai ci conosciamo talmente bene da costruire un rapporto di notevole stima reciproca».
«Non mi preoccupo». Parole che fanno rima con quelle pronunciate dal presidente Claudio Biondi, ugualmente improntate alla serenità. «Non credo che quanto accaduto possa 'inficiare' l'ambiente», rileva il massimo dirigente. «Il gruppo resta unito e ritengo che lo sia ancor di più da quando abbiamo comunicato di non voler tornare sul mercato e rendere ancora più forte la fiducia nei confronti di questo organico. No, non vedo incrinature e lo dico con la stessa schiettezza con cui a suo tempo criticai la squadra minacciando di congelare gli stipendi e chiesi chiarimenti all'allenatore. Siamo e restiamo compatti, perché sabato c'è il derby e il presidente vuole vincere…».
Obiettivo play-off. I quattro punti di margine sulla tredicesima (e il due a zero su Biella e Avellino) consentono al Fabriano Banca Marche di guardare con fiducia alla possibilità di centrare l'accesso al primo turno della fase successiva, ma è chiaro che per arrivare sotto l'ultimo striscione serviranno almeno un altro paio di vittorie di qui al termine della fase regolare. «La Scavolini? E' una formazione costruita per partecipare al gran galà dello scucdetto e sulla sue capacità tecniche c'è ben poco da aggiungere», evidenza Lasi. «Comunque la vedremo all'opera domani sera in Eurolega con la Benetton per comprendere meglio la sua condizione psicofisica».
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino