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Flamini tenta la Scavolini

«Non credo di rientrare nei programmi biancorossi di quest’anno, ma non si sa mai»

PESARO - Niente riposino sotto il solleone. Si gioca, in Lituania.
E’ stata brevissima l’estate agitata di Simone Flamini che - dopo uno stop forzato di una settimana per via di una contrattura - si è lanciato nell’avventura azzurra. Ora fisicamente sta bene e ha appena terminato una seduta di massaggio («facciamo i turni, dipende dallo stadio di stanchezza...»).
Lo abbiamo disturbato a Kaunas, nella giornata di riposo dell’Italia - impegnata nell’Europeo Under 20 - e il primo a sorprendersi è stato lui. «Davvero il mio recupero difensivo contro la Grecia ha fatto il giro del mondo? Mi fa piacere che se ne parli... Io ho semplicemente corso come un matto in difesa e ho evitato un canestro avversario, che ci sarebbe stato fatale, visto che eravamo sopra di uno. E’ stata una vittoria storica, perchè non avevamo mai superato prima questa formazione greca».
E averci messo più di uno zampino è per Simone motivo di giustificato orgoglio.
«Purtroppo però, il giorno dopo abbiamo preso una vera batosta contro la Slovenia. Non c’eravamo proprio con la testa... L’altro ieri invece abbiamo reagito nel migliore dei modi battendo nettamente la Turchia (100-68) giocando bene di squadra, sia in attacco che in difesa e oggi aspettiamo la Jugoslavia (si gioca a Kaunas alle 21), una formazione forte, esperta, con un lungo formidabile».
Se il team di Gebbia dovesse spuntarla, accederebbe automaticamente ai quarti di finale. In caso di sconfitta, i giochi sarebbero ancora aperti, visto che passano il turno le prime quattro di ogni girone. Al momento la classifica vede al comando Yugoslavia e Slovenia, con 6 punti, seguono Italia (4), Grecia (2), Lituania e Turchia (0).
L’ala di Macerata si è sempre dimostrato molto utile alla causa: ha segnato 3, 7 e 9 punti (4/4, 0/2 e tre assist nell’ultima uscita), in un crescendo che la dice lunga sulla sua affidabilità.
Contro la Turchia - ma non solo in quella occasione - ha svolto un ottimo lavoro difensivo, limitando ai minimi termini il pericoloso mitragliere Ozer, contenuto a 14 punti.
«Siamo lo stesso gruppo da 5 anni e, rispetto ad altre precedenti avventure, questa volta abbiamo trovato anche un posto carino... L’ambiente è tranquillo. Non sto in campo 30 minuti, però i miei 15-20 non me li toglie nessuno...».
Flamini rientrerà in Italia il 5 agosto, ma non sa ancora con quale squadra effettuerà la preparazione.
Fino a qualche tempo fa sembrava certa la sua permanenza a Jesi, in prestito, ma oggi la situazione si è un po’ complicata. «Non dico niente, nessuna sensazione. Basta aprire bocca che ti danno in questa o quella squadra. Intanto sono concentrato su questo europeo - taglia corto il talentuoso 20enne della Scavolini - e mi tengo aggiornato da lontano. Preferisco non sbilanciarmi, anche se confermo che i contatti con la Sicc ci sono. La Scavolini? Penso di non rientrare nei loro programmi, per quest’anno».
Camilla Cataldo
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