Due situazioni psicologiche completamente diverse. Da una parte il Barcellona che, in Eurolega, ha riaperto la corsa alla final four con due tiri all'ultimo secondo e che nella Liga ha ripreso il comando grazie alla larghissima vittoria (98-70) contro il Canarias Telecom. Dall'altra una Skipper umiliata due volte ( dalla Scavolini e dalla Kinder) e sull'orlo del burrone nella massima competizione europea.
Stamattina, questa Skipper malata nell'anima e nel fisico, parte per Barcellona sapendo di non poter sbagliare. E' nell'identica situazione in cui ricominciò tutto da zero dopo il ko casalingo con il Novo esto di Lakovic. Anche allora sembrava una missione impossibile eppure la Fortitudo centrò il passaggio tra le top 16 ed è a questa speranza che si aggrappa un Boniciolli tutt'altro che rassegnato pensando che due mesi fa bisognava centrare un percorso netto di quattro vittorie, sperando che si incastrassero con altri risultati favorevoli, mentre questa volta le perle da infilare sono soltanto tre.
Un percorso a ostacoli, quello della Skipper che non deve fare i conti soltanto con la forza della concorrenza (nell'ordine Barcellona, Benetton e Scavolini) ma anche con le precarie condizioni fisiche di parecchi giocatori e con le scorie di un derby difficile da dimenticare.
Cominciamo dal bollettino medico: l'obiettivo è di farli salire tutti sull'aereo per Barcellona e poi verificare sul parquet le reali possibilità di tenuta di Basile e Kovacic (tornati finalmente ad allenarsi con i compagni ma fisicamente lontani anni luce dalla migliore condizione). Soprattutto il centro croato (nella foto) avrebbe bisogno di ulteriore riposo per mettere a posto la schiena ma l'emergenza e il fatto di dover giocare una partita senza domani costringerà la Fortitudo a mandarlo in campo contro i blaugrana. Notizie più rassicuranti dalla caviglia di Goldwire mentre i soliti dolori rovinano la vigilia di Meneghin e Pilutti.
Gianni Cristofori
Stamattina, questa Skipper malata nell'anima e nel fisico, parte per Barcellona sapendo di non poter sbagliare. E' nell'identica situazione in cui ricominciò tutto da zero dopo il ko casalingo con il Novo esto di Lakovic. Anche allora sembrava una missione impossibile eppure la Fortitudo centrò il passaggio tra le top 16 ed è a questa speranza che si aggrappa un Boniciolli tutt'altro che rassegnato pensando che due mesi fa bisognava centrare un percorso netto di quattro vittorie, sperando che si incastrassero con altri risultati favorevoli, mentre questa volta le perle da infilare sono soltanto tre.
Un percorso a ostacoli, quello della Skipper che non deve fare i conti soltanto con la forza della concorrenza (nell'ordine Barcellona, Benetton e Scavolini) ma anche con le precarie condizioni fisiche di parecchi giocatori e con le scorie di un derby difficile da dimenticare.
Cominciamo dal bollettino medico: l'obiettivo è di farli salire tutti sull'aereo per Barcellona e poi verificare sul parquet le reali possibilità di tenuta di Basile e Kovacic (tornati finalmente ad allenarsi con i compagni ma fisicamente lontani anni luce dalla migliore condizione). Soprattutto il centro croato (nella foto) avrebbe bisogno di ulteriore riposo per mettere a posto la schiena ma l'emergenza e il fatto di dover giocare una partita senza domani costringerà la Fortitudo a mandarlo in campo contro i blaugrana. Notizie più rassicuranti dalla caviglia di Goldwire mentre i soliti dolori rovinano la vigilia di Meneghin e Pilutti.
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino