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Per Minucci una giornata intensa

“Il calendario della Mens Sana ha i pro e i contro con una partenza molto dura”

SIENA - Non si può dire che la giornata di ieri sia stata priva di impegni per il giemme della Mens Sana Ferdinando Minucci: la mattina a Bologna, per la compilazione del calendario di serie A e la riunione delle società, nel pomeriggio in sede a cercare l’ultima pedina dello scacchiere, un’ala che all’occorrenza sappia fare anche la guardia. Quadro perfetto per Esteller, ma a quanto pare in viale Sclavo non si cerca un titolare, ma un elemento da panchina. Questo esclude lo spagnolo e restituisce la maglia da titolare a Zukauskas, un roccioso difensore tra tanti realizzatori.
I temi da affrontare sono diversi, come si può intuire. Impossibile strappare indiscrezioni di mercato, dirottiamo allora sulla griglia della stagione di serie A appena sfornata. “Come tutti i calendari - spiega il giemme - ha i suoi pro e i suoi contro. La partenza, in trasferta a Pesaro, è durissima, poi il discorso si fa un po’ più abbordabile in casa. Non dimentichiamo, però, che tutte le valutazioni sono relative, soprattutto quando comincerà l’Eurolega. La qualità per lottare su entrambi i fronti c’è, ma dovremo farci trovare pronti sul campo”.
Cambiamo pagina: la riunione dei club della Lega di serie A per prendere in esame le delibere del Coni e della Fip. Al termine è stato diramato un comunicato. Leggiamolo: «E’ stato affrontato e discusso il problema del contingentamento del numero dei visti d’ingresso per atleti extracomunitari nel rispetto della imminente promulgazione di una legge dello Stato e dei poteri attribuiti, al riguardo, al Coni. Il quale è intervenuto modificando le delibere già adottate dalla Fip e imponendo ai club professionistici un dannoso e gravoso cambiamento delle proprie strategie a date avanzate della stagione. I club hanno deciso, al contempo, di non accettare la delibera della Fip che fissa un numero minimo di tre italiani a referto per la prossima stagione. La Lega di serie A ritiene questa delibera tardiva, inopportuna e non vincolante perché contraria al principio della libera circolazione dei comunitari. In più, essa non rientra nel quadro di un preventivo accordo con la Lega di serie A. I club ribadiscono che, sino a quando non vi sarà un confronto tra Fip, Lega e Giba che affronti il problema, la delibera non potrà trovare concreta attuazione. Perché questo avvenga, la Lega ritiene necessario un accordo preliminare con le suddette componenti sui seguenti punti. 1) Definizione di un numero di extracomunitari che le società potranno utilizzare nelle prossime due stagioni dopo averlo concordato con il Coni, superando nel contempo gli ostacoli che si sono già evidenziati in queste settimane al rilascio dei visti. Operando con anticipo si raggiungerà più facilmente la effettiva parità di condizioni dei club. 2) Modifica della legge ’91 per i giovani di serie che va estesa agli atleti sino ai 21 anni di età. 3) Disponibilità della Giba alla rinegoziazione dei contratti pluriennali nella misura del 25%, introducendo al contempo nei contratti una quota variabile nella misura del 30%».
“Sono decisioni che erano nell’aria - spiega Minucci. - La Lega, malgrado i vari cambiamenti che si sono verificati negli ultimi tempi, si è adeguata al numero di extracomunitari da mandare a referto, ovvero 4. La Mens Sana, del resto, lo aveva già fatto, puntando più sulla qualità che sulla quantità. Dall’incontro erano attese indicazioni sul discorso degli italiani e credo che il metodo di ribellarsi possa anche essere giusto per far sentire la propria voce e non farsi imporre decisioni altrui. Noi, però, siamo favorevoli alla tutela dei giocatori nazionali, che in passato non abbiamo potuto ingaggiare solo per questioni di budget, visto che le richieste sono sempre state astronomiche. Il nostro settore giovanile è fiorente e quest’anno ci presentiamo con ben 4 elementi, compreso Scarone, nel giro azzurro: mi sembra un segnale chiaro. Questo non toglie niente al dato di fatto che, con un po’ di buonsenso, debba essere trovata una soluzione, anche mediante laiuto della Giba, come si legge nel documento. Serve equilibrio per avere indicazioni e poter programmare. Diciamo che la speranza di tutti è che questo sia una sorta di anno zero e che in futuro ci sia maggiore chiarezza da subito”
Marco De Candia
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