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Pecile entusiasta del nuovo corso

Il play della Scavolini: «Sono pronto»

PESARO — E' tornato dagli Stati Uniti con una carica incredibile: la partenza di Booker gli ha praticamente consegnato in mano una grandissima opportunità e coach Crespi gli ha promesso che non prenderanno un play americano. Per Andrea Pecile significa dunque avere in mano le chiavi della squadra: «Considero tutto quello che è accaduto l'ultimo grande regalo che Melvin mi ha fatto. In questi due anni ho imparato tanto da lui ed è ora di mettere a frutto i suoi insegnamenti. Crespi mi ha detto che ha molta fiducia in me e che avrò grandi responsabilità. Tutto sommato — prosegue Pecile come un fiume in piena — pur avendo 22 anni non sono poi così inesperto, ho tenuto il campo da quando avevo 18 anni e forse le mie buone prestazioni in Nazionale, quando Recalcati mi aveva messo in quintetto, hanno spazzato le ultime perplessità. Era quello che sognavo tre anni fa: diventare un uomo importante per la Scavolini».
I tifosi la vorrebbero anche capitano: «Sì, ho saputo che sono in testa nel sondaggio, mi fa un enorme piacere. Annuncio anche che, partito Middleton, giocherò col n.10, il numero del regista».
Conosci i nuovi acquisti della Scavolini?
«Aaron McGhee l'ho visto nelle finali Ncaa, mi è sembrato un bell'animale, messo molto bene fisicamente, mancino e quindi più imprevedibile. Quanto a Ken Lacey è il classico elemento che serve a cementare un gruppo: me lo ricordo generoso, uno che gioca con passione e si butta dappertutto per recuperare una palla. Non credo che qusta squadra sarà scarsa come molti pensano, a me piace come sta venendo fuori...».
Raccontaci del tuo viaggio in America a casa di Blair...
«Joseph è stato super: abita a Tucson, in Arizona e mi ha fatto visitare gli studi dove si girano i film western e poi il college che è grande come una città. Siamo andati nei campetti a giocare con tutte le razze: bianchi e neri, messicani e asiatici. Sono tutti matti, al confronto io sono normale. Poi quattro giorni a Los Angeles, che sono stati fantastici».
Ma Blair non doveva provare per l'Nba?
«Aveva la possibilità di andare al camp di Seattle e magari strappare un contratto. Ma alla fine ha deciso di tornare in Europa: andrà all'Ulker Istanbul a riformare la mitica coppia con Melvin Booker».
Questa sì che è una notizia! Segnatevi questa data: 29 gennaio 2003, Virtus Bologna-Ulker Istanbul. Ci si può scommettere che saranno molti i pesaresi a salire a Casalecchio.
Intanto, a proposito di stelle e strisce, uno dei nomi che la Scavolini aveva seguito, è approdato in Nba: Tamar Slay, 2ª scelta di New Jersey ha firmato ieri per i Nets. Ora in via Paterni sperano che Derrick Dial non prenda la stessa strada...
Elisabetta Ferri
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