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Confessioni in chat di Maggioli

Il lungo della Mens Sana spiega: “Sono venuto per vincere”

SIENA - A Siena si è visto poco, poche ore nella scorsa settimana per una rapida ricognizione del parquet e un abbraccio fraterno con Scarone, che si sta allenando da solo per farsi trovare pronto il 10 agosto, giorno del raduno. Malgrado ciò, Michele Maggioli, pivot azzurro proveniente dalla Scavolini, è già entrato nel cuore dei tifosi mensanini. Ieri il giocatore si è lungamente intrattenuto in chat con i sostenitori biancoverdi, ma anche con tutti gli appassionati che volevano rivolgergli domande, complimenti o, in qualche caso, critiche. In particolare, hanno digitato sulla tastiera cybernauti di Siena, Pesaro e Avellino, questi ultimi delusi per il suo mancato approdo in maglia Scandone dopo i positivi trascorsi in A2.
Il tono dei quesiti è stato principalmente mirato sulla scelta operata da Maggioli di accettare la proposta della Montepaschi pur sapendo di doversi accomodare in panchina. “La scelta che ho fatto - si legge in una delle tante risposte - è stata importante e non difficilissima, perchè essere un tassello di un gruppo che punta a vincere ai massimi livelli è il sogno di ogni giocatore. Spero di aprire un ciclo con Siena, ho una sensazione bellissima, quella di far parte di un grande progetto”. Cosa si aspetta di conquistare? “L’Eurolega è una cosa enorme, non tutti gli anni ci si partecipa, e vincere sarebbe importantissimo. Ma uno scudetto non si butta via...”.
I nomi con cui misurarsi sono di primissimo piano, Chiacig e Turkcan, ma “Maggiolone” è tutt’altro che preoccupato: “Non temo la concorrenza - scrive a fc - perchè siamo compagni di squadra e si va in un’unica direzione. Siamo tutti importanti, e alla fine daremo tutti il nostro contributo”. Rincara la dose con Vampiro: “Io penso che con tutti gli impegni, ci sarà spazio per tutti, tra Eurolega e campionato, perchè è difficile tirare avanti in questi due impegni giocando 35 minuti a partita perchè ci saranno tantissimi incontri”. Come se non bastasse, a Frankie7 assicura: “Credo di imparare molto da Turkcan e Ghiaccio, e spero di dare un contributo importante per vincere qualcosa”.
Insomma, grinta e umiltà per il pivot azzurro, a cui qualcuno ha già dato qualche informazione sulla città. Ad Antonio che lo aspetta nel Bruco per offrirgli da bere al prossimo Palio d’agosto, replica: “La prima dritta che mi hanno dato per essere benvoluto a Siena è di non far parte di nessuna Contrada. Comunque verrei volentieri a conoscerti, un abbraccio. Ci vediamo a giorni!”.
Si torna a parlare di basket giocato e c’è chi si informa su che tipo di atleta è Maggioli. “Penso di essere un giocatore con buone mani da fuori nonostante la stazza - rivela - non sono un portento atleticamente, ma nemmeno un 2.12 statico, ho un buon passaggio e posso migliorare spalle a canestro”. Non può mancare il nome di Ataman in una chat con un campione della Mens Sana, ed ecco che puntualmente il nome del coach turco salta fuori: “Di persona non lo conosco, ma mi han detto tutti che è un’ottima persona, un ottimo allenatore e che ci farà fare un mazzo così! Mi aspetto che mi faccia fare un salto di qualità importante”. Speranza senz’altro condivisa da tutti i tifosi del Palasclavo e di Siena, una città che Michele non conosce ma che non vede l’ora di scoprire: “Tutte le volte che venivo non avevo mai tempo per visitarla, spero di farlo ora tra un allenamento e l’altro”.
Ma tra le schiere di mensanini entusiasti per il suo ingaggio e di pesaresi amareggiati per la sua partenza, irrompono gli avellinesi inferociti per il mancato ritorno in Irpinia. “Tra Avellino e Napoli - spiega il giocatore - ero più vicino ad Avellino, anche perchè sinceramente dopo quello che c’è stato tra me e la Scandone difficilmente avrei scelto diversamente, anche rinunciando a qualche cosa. Poi è venuta fuori Siena, che fa parte di quelle squadre che puntano a vincere”. I sospetti di aver voltato le spalle solo per il denaro si fanno pesanti. “Mi spiace che tu creda che la mia scelta è stata dettata solo dai soldi - replica a uno dei tanti accusatori. - La mia è stata una scelta professionale e di vita. Mi dispiace che tu non capisca questo. Per i fischi cercherò di chiudere le orecchie, anche se mi faranno male”.

Esordio a Pesaro: i mille motivi di una partita
PESARO - La Mens Sana esordirà a Pesaro, proprio nella tana della squadra che occupa il cuore di Maggioli e da cui se ne è andato non senza lasciare qualche rimpianto. Ecco un collage di emozioni del pivot, così come le ha espresse in chat. “Meglio presto che tardi la partita contro la Scavolini, così rompo subito il ghiaccio, anche se sarà difficile perchè sarò nella mia città davanti ai miei parenti ed amici e contro la squadra per la quale faccio il tifo da bambino. Diciamo che la separazione è stata reciproca: io non rientravo nei piani della società e volevo cambiare aria. A Pesaro mi aspetto applausi o comunque manifestazioni di affetto, ma da una parte di pubblico mi aspetto anche indifferenza, perchè il tifo pesarese è un pò particolare. Magari a un americano perdonano di più di quello che perdonano a un ragazzo del posto. Spero di rispondere con i fatti a queste accuse. Spero di giocare una buona partita, per tanti motivi. Uno è per far mangiare le mani a qualcuno...”
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