FABRIANO — Hulett DeAndre ha firmato ieri mattina, per Chris Porter e Ira Clark è solo questione di formalità burocratiche, ma vanno già inseriti a tutti gli effetti nel nuovo roster del Fabriano basket.
Pienamente confermate, dunque, le anticipazioni del «Carlino» e praticamente compiuta la missione di coach Roberto Carmenati, che domenica mattina sbarcherà in Italia con in mano i tre prestigiosi accordi.
Talenti Nba. Che è fatta lo conferma lo stesso tecnico al telefonino dagli States. «Tutti loro avevano un Nba escape, cioè la possibilità di rifiutare Fabriano nel caso di una chiamata dei professionisti americani entro il 31 luglio. Ma siccome non sono rientrati nei draft dei 'pro' vorrà dire che avranno tanta voglia di mettersi in mostra in Italia e interpretare il nostro campionato come una gran bella occasione per estrinsecare il loro indubbio potenziale. Sì, si tratta di ragazzi alla prima esperienza europea e anche piuttosto giovani, ma credo e spero che avranno le motivazioni giuste per adeguarsi alla nuova realtà. Comunque mi conoscete e sapete che non sono un amante dei proclami o delle esagerazioni. Ma siccome io in questi atleti ci credo davvero, i primi allenamenti stagionali (si dovrebbe cominciare con le visite mediche il 16 agosto, ndr) saranno a porte aperte proprio per 'mostrare' a tutti come cercheremo di non vivere solo dei pur splendidi ricordi lasciati da Monroe, Thompson e compagni».
«Come Kobe…». Il primo «colpo» - e anche il più eclatante – si chiama DeAndre. A soli 22 anni il colored è già un ex Nba (Toronto Raptors), dove è entrato giovanissimo, ma ha avuto la sfortuna di imbattersi nel suo ruolo in un certo Vince Carter. «Ma di stoffa ce n'è tanta», aggiunge Carmenati che stavolta fatica a mordere il freno. «Joe Bryant, che lo ha allenato in questi giorni nella Summer league di Los Angeles, dice che è atletico come il figlio Kobe. Lo stesso giocatore mi ha confessato di voler venire da noi per essere uno dei migliori giocatori del campionato italiano e sicuramente le doti tecniche e soprattutto fisiche non gli mancano».
Salto triplo. Se DeAndre dovrà sostituire Monroe nei cuori della tifoseria, il solido Chris Porter (ala di 202 centimetri del'78) sarà impegnato a… fare il verso a Thompson e Ira Clark (27enne ala forte di due metri) proporsi come il nuovo Meeks. Sul piano atletico dinamico (tutti saltatori, tutti sopra i due metri, tutti più giovani dei predecessori) ci siamo di sicuro, su quello tecnico molti indizi fanno credere che non sfigureranno affatto.
Alessandro Di Marco
Pienamente confermate, dunque, le anticipazioni del «Carlino» e praticamente compiuta la missione di coach Roberto Carmenati, che domenica mattina sbarcherà in Italia con in mano i tre prestigiosi accordi.
Talenti Nba. Che è fatta lo conferma lo stesso tecnico al telefonino dagli States. «Tutti loro avevano un Nba escape, cioè la possibilità di rifiutare Fabriano nel caso di una chiamata dei professionisti americani entro il 31 luglio. Ma siccome non sono rientrati nei draft dei 'pro' vorrà dire che avranno tanta voglia di mettersi in mostra in Italia e interpretare il nostro campionato come una gran bella occasione per estrinsecare il loro indubbio potenziale. Sì, si tratta di ragazzi alla prima esperienza europea e anche piuttosto giovani, ma credo e spero che avranno le motivazioni giuste per adeguarsi alla nuova realtà. Comunque mi conoscete e sapete che non sono un amante dei proclami o delle esagerazioni. Ma siccome io in questi atleti ci credo davvero, i primi allenamenti stagionali (si dovrebbe cominciare con le visite mediche il 16 agosto, ndr) saranno a porte aperte proprio per 'mostrare' a tutti come cercheremo di non vivere solo dei pur splendidi ricordi lasciati da Monroe, Thompson e compagni».
«Come Kobe…». Il primo «colpo» - e anche il più eclatante – si chiama DeAndre. A soli 22 anni il colored è già un ex Nba (Toronto Raptors), dove è entrato giovanissimo, ma ha avuto la sfortuna di imbattersi nel suo ruolo in un certo Vince Carter. «Ma di stoffa ce n'è tanta», aggiunge Carmenati che stavolta fatica a mordere il freno. «Joe Bryant, che lo ha allenato in questi giorni nella Summer league di Los Angeles, dice che è atletico come il figlio Kobe. Lo stesso giocatore mi ha confessato di voler venire da noi per essere uno dei migliori giocatori del campionato italiano e sicuramente le doti tecniche e soprattutto fisiche non gli mancano».
Salto triplo. Se DeAndre dovrà sostituire Monroe nei cuori della tifoseria, il solido Chris Porter (ala di 202 centimetri del'78) sarà impegnato a… fare il verso a Thompson e Ira Clark (27enne ala forte di due metri) proporsi come il nuovo Meeks. Sul piano atletico dinamico (tutti saltatori, tutti sopra i due metri, tutti più giovani dei predecessori) ci siamo di sicuro, su quello tecnico molti indizi fanno credere che non sfigureranno affatto.
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino