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Traina ai saluti: va in Spagna

Il passaporto italiano rende molto appetibile l'esterno della Scavolini

PESARO — Se vedete le luci accese in via Paterni durante la notte non chiamate il 113: non sono i ladri, ma d'ora in poi e per diversi giorni si lavorerà in orari particolari, perchè il fuso orario lo impone. La sta stringendo le sue trattative con l'America per completare il roster. Ma tutto comincerà con una cessione che porterà denaro fresco in cassa: Brad Traina è ai saluti dopo due anni in cui non è mai riuscito a dimostrare appieno il suo valore. L'oriundo, che è diventato da poco papà, farà valere quel prezioso documento che si è messo in tasca per merito dei suoi nonni italiani: sono diversi i club spagnoli che lo vogliono e l'affare per il suo trasferimento dovrebbe chiudersi a breve. Il suo contratto, onestamente pesantissimo per il contributo fornito in queste due stagioni, era un macigno sul budget ridotto e, se le cose vanno in porto, la dirigenza biancorossa avrà un po' più di disponibilità economica per l'aggancio di una forte guardia americana. Per capirci, se si vuole convincere Derrick Dial a lasciar perdere la Nba, bisogna mettere sul piatto argomenti convincenti...
Potrebbero passare anche un paio di settimane in attesa degli ultimi pezzi, specie se saranno pregiati. La Scavolini a questo punto, con Traina in partenza, andrà a prendere altri quattro giocatori, due lunghi e due esterni (due titolari e due per la panchina). Se non accadono imprevisti, uno dei due «panchinari» dovrebbe essere Christoffersen, il palangone danese di 2,18 sfornato da Oregon University che ha fatto da sparring partner a Yao Ming durante il provino che il gigante cinese ha sostenuto davanti a tutti gli scout Nba prima di essere chiamato col n.1 all'ultimo draft. L'altro «panchinaro» potrebbe essere un play-guardia ma l'importante è che abbia passaporto comunitario perché i visti «extra» sono previsti per i due titolari ancora mancanti all'appello.
Una storia, quella dei 4 extra-comunitari per squadra, che ha complicato la vita a Marko Tusek: il suo passaporto sloveno che prima valeva oro non è più considerato comunitario e lo sta mettendo un po' in difficoltà nella trattativa con Roma che, in attesa dei regolamenti del prossimo anno in materia, gli avrebbe offerto solo un contratto annuale. Mentre Joseph Blair avrebbe strapapto all'Ulker la stessa cifra di Booker: 750.000 dollari netti. Alla faccia!
Elisabetta Ferri
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