MILANO — La media è di un acquisto al giorno. Un bel ritmo per i tifosi dell' che, dopo quello di Franco Ferroni, salutano l'arrivo in maglia biancorossa di Marlon Garnett. Letteralmente soffiata a Varese, che lo aveva messo in cima alla lista delle sue preferenze, la point guard della West Coast è davvero un acquisto coi fiocchi. Un giocatore che va a inserirsi nell'ossatura tutta italiana, o quasi, di un'Olimpia a cui ormai manca solo un altro pezzo per concludere la sua vera rifondazione. Della squadra dello scorso anno, infatti, resta il solo Rancik e francamente, visti gli arrivi, non si può essere dispiaciuti, a livello tecnico, delle tante partenze. Resta ancora da sistemare la questione dell'allenatore ma anche lì siamo all'arrivo. Oggi a mezzogiorno il presidente Corbelli dovrebbe presentare ufficialmente, in una conferenza stampa, Attilio Caja che ieri, a cena con il proprietario delle Virtus, Toti, ha finalmente sistemato la sua uscita contrattuale da Roma.
L'ultimo arrivato in casa Olimpia è un giocatore esplosivo, dallo spiccato talento offensivo, con tanti punti nelle mani, soprattutto dall'arco e in penetrazione. Veloce, preciso e pungente sui pick 'nd roll, Marlon Garnett ha un nome che è tutto un programma. Omonimo del celebre attore Brando e del califfo dell'Nba Kevin, il nuovo pupillo del giemme Natali fonde un pizzico del carisma del protagonista di «Ultimo Tango a Parigi» con l'esplosività della stella dei Minnesota Timberwolves. Per Milano, oltre che un ottimo acquisto, ecco anche un vero leader, capace di portarsi sulle spalle molte delle responsabilità al tiro ma anche, forse più dell'ex scorer Bullock, di coinvolgere i compagni.
Uscito dalla Santa Clara University, dove è stato compagno della star di Dallas Steve Nash, ha giocato fra i pro nei Celtics di Rick Pitino, senza però avere troppa fortuna soprattutto a causa dei pochi centimetri, 188, scritti sulla sua carta d'identità. Diverso l'impatto nelle leghe minori, ha esaltato le folle a Gran Rapids e a San Diego e in Europa, dove nella passata stagione ha giocato in Spagna nell'Estudiantes Madrid chiudendo l'annata con 17 punti di media in 33 minuti a partita con il 38% da tre e quasi il 50 da due. Numeri importanti per un giocatore importante che saprà sicuramente farsi subito ben volere da un pubblico che ha fame di campioni come Marlon Garnett.
Maurizio Trezzi
L'ultimo arrivato in casa Olimpia è un giocatore esplosivo, dallo spiccato talento offensivo, con tanti punti nelle mani, soprattutto dall'arco e in penetrazione. Veloce, preciso e pungente sui pick 'nd roll, Marlon Garnett ha un nome che è tutto un programma. Omonimo del celebre attore Brando e del califfo dell'Nba Kevin, il nuovo pupillo del giemme Natali fonde un pizzico del carisma del protagonista di «Ultimo Tango a Parigi» con l'esplosività della stella dei Minnesota Timberwolves. Per Milano, oltre che un ottimo acquisto, ecco anche un vero leader, capace di portarsi sulle spalle molte delle responsabilità al tiro ma anche, forse più dell'ex scorer Bullock, di coinvolgere i compagni.
Uscito dalla Santa Clara University, dove è stato compagno della star di Dallas Steve Nash, ha giocato fra i pro nei Celtics di Rick Pitino, senza però avere troppa fortuna soprattutto a causa dei pochi centimetri, 188, scritti sulla sua carta d'identità. Diverso l'impatto nelle leghe minori, ha esaltato le folle a Gran Rapids e a San Diego e in Europa, dove nella passata stagione ha giocato in Spagna nell'Estudiantes Madrid chiudendo l'annata con 17 punti di media in 33 minuti a partita con il 38% da tre e quasi il 50 da due. Numeri importanti per un giocatore importante che saprà sicuramente farsi subito ben volere da un pubblico che ha fame di campioni come Marlon Garnett.
Maurizio Trezzi