SIENA - Chi sarà l’ultima tessera del mosaico umano che sta per trasformarsi nella Mens Sana 2002/2003? La data del raduno, il 10 agosto, si avvicina e ancora il nodo non è stato sciolto. Si sa solo che tipo di caratteristiche dovrà possedere: deve essere un numero tre giovane, comunitario, che possa all’occorrenza giostrare da numero due. In più, è chiamato ad avere lo stesso spirito con cui il pivot Michele Maggioli si è avvicinato a viale Sclavo: accomnodarsi in panchina, pur consapevole della propria forza, in attesa che Ataman gli conceda minuti preziosi. Le occasioni, tra campionato ed Eurolega, non mancheranno di certo. La maglia da titolare, ormai, sembra essere rimasta sulle spalle di Zukauskas, dal momento che, con tiratori del calibro di Stefanov e Ford (miglior marcatore della Top 16 di Eurolega) e realizzatori come Chiacig e Turkcan, servirà qualcuno che difenda e il lituano sa farlo molto bene. Senza niente togliere alle doti offensive di “Minda”, che all’occorrenza sa fare male ai canestri avversari.
Tornando al giocatore che ancora manca, a chi corrisponde l’identikit? Nelle stanze della società le bocche sono rigorosamente cucite, ma anche negli ambienti del mercato gli addetti ai lavori annaspano. Un nome che ricorre con insistenza, come già anticipato su queste stesse pagine poco più di una settimana fa, è quello di Diamantopulos del Panionios. Il giovane greco è un fenomeno, ma è anche consapevole di esserlo, quindi difficilmente accetterebbe di rimanere fuori dallo starting five. In più sta chiedendo cifre difficili da accettare, specialmente in chiave pluriennale (la Mens Sana vuole programmare a largo raggio) e la sua società avrebbe sparato qualcosa come 800.000 Euro per cedere il cartellino. La pista è calda, ma a queste condizioni non ha futuro.
Semnpre in tema di candidati, uno di quelli scartati da viale Sclavo ha trovato un’ottima sistemazione. Il lituano Andrius Giedraitis, fresco campione del Belgio con il Telindus Oostende, è stato ingaggiato dai polacchi dell’Idea Slask Wroclaw. Nell’ultima Eurolega viaggiava a 13.6 punti per gara, con il 52.9% dalla linea dei 6 metri e 25, ma la sua nazionalità lo ha tolto dalla gara mensanina, sorte toccata anche al potente Goljovic. La riduzione a 4 del numero di extracomunitari a referto, infatti, non ha dato scampo ai contatti di alto valore che il giemme Minucci aveva intrecciato con tempestività.
Tornando al giocatore che ancora manca, a chi corrisponde l’identikit? Nelle stanze della società le bocche sono rigorosamente cucite, ma anche negli ambienti del mercato gli addetti ai lavori annaspano. Un nome che ricorre con insistenza, come già anticipato su queste stesse pagine poco più di una settimana fa, è quello di Diamantopulos del Panionios. Il giovane greco è un fenomeno, ma è anche consapevole di esserlo, quindi difficilmente accetterebbe di rimanere fuori dallo starting five. In più sta chiedendo cifre difficili da accettare, specialmente in chiave pluriennale (la Mens Sana vuole programmare a largo raggio) e la sua società avrebbe sparato qualcosa come 800.000 Euro per cedere il cartellino. La pista è calda, ma a queste condizioni non ha futuro.
Semnpre in tema di candidati, uno di quelli scartati da viale Sclavo ha trovato un’ottima sistemazione. Il lituano Andrius Giedraitis, fresco campione del Belgio con il Telindus Oostende, è stato ingaggiato dai polacchi dell’Idea Slask Wroclaw. Nell’ultima Eurolega viaggiava a 13.6 punti per gara, con il 52.9% dalla linea dei 6 metri e 25, ma la sua nazionalità lo ha tolto dalla gara mensanina, sorte toccata anche al potente Goljovic. La riduzione a 4 del numero di extracomunitari a referto, infatti, non ha dato scampo ai contatti di alto valore che il giemme Minucci aveva intrecciato con tempestività.
