NEL WEEK-END di Gianmarco Pozzecco, che ha già incorporato un incontro a Bologna con Savic e uno a Trieste con Boniciolli, potrebbe esserci anche la firma. E, se non ci sarà, verrà solo rinviata. Ma sarà lui il nuovo play della Skipper: la scelta ormai è stata fatta, direttamente da Seragnoli, ed esiste pure l´intesa sull´ingaggio. Pozzecco sarà il primo innesto dell´Aquila, comunque vada a finire l´affare Meneghin, sempre in attesa di esser piazzato (la più facile è Varese, insieme a De Pol). Fucka pare invece ogni giorno più vicino al Barcellona, dove intanto s´è risolta la grana Femerling con l´Olympiakos: il pivot tedesco giocherà in blaugrana. Altra grana spagnola: ieri Scariolo ha transato col Real la sua uscita (scrivono, in Spagna, a 1,8 milioni di euro). Poi, don Sergio ha ribadito che si farà l´anno sabbatico. Magari gli capiterà una bella occasione prima.
Da casa Virtus è filtrata l´idea di puntare ora su Delfino, il che illumina una strategia più aggressiva, e più accattivante con la piazza, d´un club passato in settimana attraverso proposte indecenti. Delfino ha i vent´anni che nessun tecnico e nessuna tifoseria può bocciare, era già nei piani un anno fa ed è un pezzo pregiato del mercato europeo. L´hanno ora nel mirino il Real Madrid e, soprattutto, la Benetton di Messina, cui da queste parti farebbe sugo sfilarlo. Costa caro, fra i 400.000 euro da pagare alla Viola e i 500 annui da dare a lui. E la ritirata di Treviso sarebbe stata provocata proprio dal costo. La Virtus s´è inserita con tempismo, ora si vedrà dove intende arrivare. Delfino potrà essere o no l´erede di Ginobili, come soffiano ovvie suggestioni, ma intanto si presenta bene. Come Manu a San Antonio, del resto, dove ha chiesto il numero 7 o il 20. E, quando i cronisti del posto gli hanno parlato di pressione da Nba, ha risposto: «So cosa significa. Dove stavo prima, alla Kinder, qualsiasi risultato che non fosse la vittoria era un fallimento».
(w.f.)
Da casa Virtus è filtrata l´idea di puntare ora su Delfino, il che illumina una strategia più aggressiva, e più accattivante con la piazza, d´un club passato in settimana attraverso proposte indecenti. Delfino ha i vent´anni che nessun tecnico e nessuna tifoseria può bocciare, era già nei piani un anno fa ed è un pezzo pregiato del mercato europeo. L´hanno ora nel mirino il Real Madrid e, soprattutto, la Benetton di Messina, cui da queste parti farebbe sugo sfilarlo. Costa caro, fra i 400.000 euro da pagare alla Viola e i 500 annui da dare a lui. E la ritirata di Treviso sarebbe stata provocata proprio dal costo. La Virtus s´è inserita con tempismo, ora si vedrà dove intende arrivare. Delfino potrà essere o no l´erede di Ginobili, come soffiano ovvie suggestioni, ma intanto si presenta bene. Come Manu a San Antonio, del resto, dove ha chiesto il numero 7 o il 20. E, quando i cronisti del posto gli hanno parlato di pressione da Nba, ha risposto: «So cosa significa. Dove stavo prima, alla Kinder, qualsiasi risultato che non fosse la vittoria era un fallimento».
(w.f.)
Fonte: La Repubblica