VARESE — Da una parte una società ambiziosa e un proprietario che ha manifestato stima e ammirazione al suo giocatore di punta. Dall'altra qualcuno che non ha mai fatto mistero di volerlo scaricare, il giocatore, dicendo a tutti che Pozzecco deve cambiare aria perchè a Varese ha fatto il suo tempo. Di mezzo c'è un contratto da cedere o da risolvere consensualmente: sono ore delicate e di riflessione per Gianmarco Pozzecco che dopodomani, salvo sorprese, si presenterà al raduno di Varese. L'entusiasmo non sarà alle stelle, ma basterà qualche gesto d'affetto dei tifosi per far volare la Mosca Atomica sul parquet del PalaIgnis. Poi, una volta salutati i compagni e un allenatore, Gregor Beugnot, che non si strapperà i capelli in caso di cessione, il Poz si preparerà a dire faticosamente addio a chi lo ha amato alla follia per otto stagioni. I tifosi, però, non staranno zitti: se il popolo di internet ha già detto la sua, con decine di messaggi di protesta nel forum del sito della società e su varesefansbasket.it, bisognerà vedere al raduno di lunedì come reagirà la città all'eventuale partenza del talento numero uno della Metis.
La notizia di oggi non è tanto l'offerta della Skipper a Pozzecco, vecchia di settimane, o l'incontro a Bologna con il gm Zoran Savic (da ex giocatore ha parlato solo di motivazioni e non dell'aspetto economico), quanto che la trattativa è svincolata dagli scambi ipotizzati con i contratti di Meneghin e De Pol. Il pàtron Giorgio Seragnoli stravede per Pozzecco e lo vuole a Bologna, il resto gli interessa poco, compreso il fatto che il suo allenatore Matteo Boniciolli non sia per nulla entusiasta. Certo è che a Meneghin la Skipper ha proposto la risoluzione del rapporto (ovvio il rifiuto, quindi è probabile che resti a Bologna se non troverà un contratto nella Nba) e con De Pol, fermo da un anno ma pagato in virtù di una sentenza di tribunale, i rapporti non sono certo idilliaci. Sandrino, rispetto al Menego, ha qualche possibilità in più di tornare dove tre anni fa vinse lo scudetto ma questa è comunque un'altra storia. I dirigenti della Pallacanestro Varese, per il momento, attendono una mossa ufficiale della Skipper e continuano a sondare il mercato alla ricerca di due giocatori forti, anzi tre: se davvero Pozzecco lascerà la Metis bisognerà sostituirlo con qualcuno al suo livello, e potrebbe non bastare a evitare un crollo degli abbonati.
Roberto Pacchett
La notizia di oggi non è tanto l'offerta della Skipper a Pozzecco, vecchia di settimane, o l'incontro a Bologna con il gm Zoran Savic (da ex giocatore ha parlato solo di motivazioni e non dell'aspetto economico), quanto che la trattativa è svincolata dagli scambi ipotizzati con i contratti di Meneghin e De Pol. Il pàtron Giorgio Seragnoli stravede per Pozzecco e lo vuole a Bologna, il resto gli interessa poco, compreso il fatto che il suo allenatore Matteo Boniciolli non sia per nulla entusiasta. Certo è che a Meneghin la Skipper ha proposto la risoluzione del rapporto (ovvio il rifiuto, quindi è probabile che resti a Bologna se non troverà un contratto nella Nba) e con De Pol, fermo da un anno ma pagato in virtù di una sentenza di tribunale, i rapporti non sono certo idilliaci. Sandrino, rispetto al Menego, ha qualche possibilità in più di tornare dove tre anni fa vinse lo scudetto ma questa è comunque un'altra storia. I dirigenti della Pallacanestro Varese, per il momento, attendono una mossa ufficiale della Skipper e continuano a sondare il mercato alla ricerca di due giocatori forti, anzi tre: se davvero Pozzecco lascerà la Metis bisognerà sostituirlo con qualcuno al suo livello, e potrebbe non bastare a evitare un crollo degli abbonati.
Roberto Pacchett