FABRIANO – Ieri l'altro Hulett, ieri Porter e, se tanto ci dà tanto, oggi o al massimo lunedì, Clark. Al di là del balletto delle ufficializzazioni diradate, il Fabriano basket ha già materializzato tre quinti dello starting five.
Ora resta aperto il discorso per l'asse strutturale, quello play-pivot, per il quale il coach-manager Roberto Carmenati (a proposito domani mattina dovrebbe essere finalmente a Fabriano) si prende qualche giorno in più di tempo.
Quintetto straniero. Per il centro, il tecnico è orientato sulle piste americane, intenzionato com'è a «rischiare» sùbito la partenza con il numero massimo di extracomunitari, malgrado le nuove norme (comunque da confermare…) non concedano la posibilità di tesserarne più di quattro. Piace il giovanissimo Corsley Edwards, ma l'Nba (scelto dai Sacramento) e perfino la Scavolini gli hanno messo gli occhi addosso. Possibile, allora, che ci si dirotti su Bryan Lucas, anche lui nell'ultima stagione impegnato in Usbl. E il play? In Italia il mercato offre ancora abbastanza (Attruia, Bonora, Busca, Davolio), ma questioni di budget, e quindi di continimento dei costi, potrebbero indirizzare il coach – unico depositario del mercato fabrianese – su alternative comunitarie.
Panca al risarmio. Fin qui un quintetto che con i primi tre colpi messi a segno può già dirsi competitivo e in grado di combattere con le armi giuste per evitare il rischio retrocessione (a proposito, dovrebbero essere due i posti per la discesa in Legadue, ma anche in questo caso non c'è nulla di ufficiale) e continuare la bella favola della scorsa stagione. Quano, invece, alle seconde linee, si stanno stringendo i tempi per ri-firmare Gattoni e reclutare il primo cambio dei lunghi, anche in questo caso con buone probabilità che si tratti di un comunitario. Una volta arrivati a sette elementi, è possibile che per gli altri tre – visto il budget ristretto – si peschi nelle categorie minori.
Tutti in sede. Intanto la campagna abbonamenti (sconto del 5 per cento fino al 14 agosto, diritto di prelazione per la conferma dei posti dello scorso anno entro il 4 settembre) comincia a lanciare segnali incoraggianti. «Il progetto Carmenati sta riscuotendo consensi», rileva il presidente Biondi.
Alessandro Di Marco
Ora resta aperto il discorso per l'asse strutturale, quello play-pivot, per il quale il coach-manager Roberto Carmenati (a proposito domani mattina dovrebbe essere finalmente a Fabriano) si prende qualche giorno in più di tempo.
Quintetto straniero. Per il centro, il tecnico è orientato sulle piste americane, intenzionato com'è a «rischiare» sùbito la partenza con il numero massimo di extracomunitari, malgrado le nuove norme (comunque da confermare…) non concedano la posibilità di tesserarne più di quattro. Piace il giovanissimo Corsley Edwards, ma l'Nba (scelto dai Sacramento) e perfino la Scavolini gli hanno messo gli occhi addosso. Possibile, allora, che ci si dirotti su Bryan Lucas, anche lui nell'ultima stagione impegnato in Usbl. E il play? In Italia il mercato offre ancora abbastanza (Attruia, Bonora, Busca, Davolio), ma questioni di budget, e quindi di continimento dei costi, potrebbero indirizzare il coach – unico depositario del mercato fabrianese – su alternative comunitarie.
Panca al risarmio. Fin qui un quintetto che con i primi tre colpi messi a segno può già dirsi competitivo e in grado di combattere con le armi giuste per evitare il rischio retrocessione (a proposito, dovrebbero essere due i posti per la discesa in Legadue, ma anche in questo caso non c'è nulla di ufficiale) e continuare la bella favola della scorsa stagione. Quano, invece, alle seconde linee, si stanno stringendo i tempi per ri-firmare Gattoni e reclutare il primo cambio dei lunghi, anche in questo caso con buone probabilità che si tratti di un comunitario. Una volta arrivati a sette elementi, è possibile che per gli altri tre – visto il budget ristretto – si peschi nelle categorie minori.
Tutti in sede. Intanto la campagna abbonamenti (sconto del 5 per cento fino al 14 agosto, diritto di prelazione per la conferma dei posti dello scorso anno entro il 4 settembre) comincia a lanciare segnali incoraggianti. «Il progetto Carmenati sta riscuotendo consensi», rileva il presidente Biondi.
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino